123 MD1X, APRILE. 124 Sier Domenego Dolfmi, fo provedador in campo, quondam sier Dolfim. Sier Alvixe Dolfim, fo podestà e capetanio di Cividal di Belun, quondam sier Dolfim. Sier Daniel Vendramin, è di la zonta, quondam sier Nicolò, quondam serenissimo. Sier Nicolò Zustignam, quondam sier Ferigo. f Sier Nicolò Marzello, fo provedador a la Zefa-lonia, quondam sier Nadal. Sier Lorenzo Loredan, fo sopracomito, quondam sier Piero. Sier Antonio Bori, fo provedador in Albania, quondam sier Fantin. Sier Hironimo Liom, fo podestà a Charavazo, quondam sier Andrea. Sier Alvixe da Canal, fo provedador dii castel di Gorfù, quondam sier Luca. Sier Hironimo Zorzi, fo sopracomito, quondam sier Andrea. Sier Trojam Bolla ni, fo provedador a Lonà, quondam sier Hironimo. Sier Francesco Zigogna, fo di la zonta, quondam sier Marco. Sier Pollo Contarmi, fo provedador sora i stra-tioti, quondam sier Francesco. Sier Vicenzo Contarmi, quondam sier Hironimo. Sier Andrea Arimondo, el grando, quondam sier Simon. Sier Carlo Contarmi, quondam sier Jacomo, di Santo Agustin. Non. Sier Vicenzo Valier, è provedador sopra le ar-lilarie, quondam sier Piero. Non. Sier Zuam Diedo, è provedador sopra le fan-tarie, quondam sier Alvise. Non. Sier Jacomo Manolesso, è provedador a Pizi-gaton, quondam sier Orssato. Fi vene zozo il pregadi a horre 24. Et nota, di Roma fo una letera, di 17, di oratori, di fede a Zuan Cobo, corier ; et che non poleno scriver, per esser Roma in arme etc. A dì 24 aprii. In colegio fono uditi li do oratori di Ravena, vidclicet domino Biasio di Preti, dotor, et domino Jacomo Morando, dotor, qualli dimandano ajuto et presto ; e il campo dii papa vien lì. 11 principe li usò bone parole, e li disse di le ar-tilarie et monition li è sta mandate ; et si manderia fanti, et si faria di le altre provisiom neccessari al bisogno. Et in colegio fo parlato quid fiendum. Da Roma 0 si haveva; el fo aldito sier Andrea Tiepolo, quondam swv Pollo, venuto di Roma, partì a dì 19 poi il corier, et ave salvo conduto dii papa. Disse che Or-ssini fevano zente a furia a Roma ; et che ’1 papa era reduto in castello, per dubito di questi talli, qualli erano su le arme; et di la retention di domino Pietro Santa f, fo fiol di domino Jacomo, in castello per il papa. Item, havia inibito li do banchieri non desseno li danari, remessi per letere di qui, per dar a’ditti Orssini et li altri, videltcet quel’Agustin di Sandro et il Gizi. Item, die li oratori nostri non vanno più a palazo et non ponno pili scriver letere etc. El nota, questo sumario referì Zuan Cobo et l’altro, corieri venuti l’altro eri, a bocha. E che Orssini volenoal tutto vegnir a liberar Italia, nè stima il papa, imo l’à fato serar in castel Santo Anzolo. Et par ditto Zuan Gobo sia sta retenuto et spogliato; sì che di Roma in qua le strade è serate. Fo parlalo di mandar ducati . . . milia a Roma per ditti Orssini, per letere di cambio, et pratichato con alcuni zenoesi et altri secretissime. Quello sarà poi fato lo scriverò. Fo consultato di ajutar domino Hannibal Benli-voy, e li altri fratelli, figlioli dii magnifico Joanne Betivoli, a intrar in Bologna, dicono esser chiamati e aver la parte dentro: et fo ordinà pregadi da poi vesporo. Item, fo ordinalo a sier Sabastian Moro, capela-nio electo di l’armada im Po, o in l’Adexe, qual era in bordine, con la fusta compita in l’arsenal, inanellava ussir, et le barche di San Nicolò et contrade, fate conzar a furia in l’arsenal, li redeguarda, bar-bote e altro, con le artilarie, ita che era una bona e grossa armada per aqua dolze; et fo terminato so-prasieder. Di Ferara, si ave dii vicedomino. Come sa-bado, a dì 21, el ducha di Ferara era partito per andar a trovar il re di Franza,*vien in Italia ; el è andato con 100 cavalli, tra li qual molti ciladini* pri-marij di Ferara. Etiam si ave, per altri avisi, il marchexe di Mantoa vi etiam andato. Et l’orator suo, sta qui, fo in colegio a scusar il suo ducha, dicendo è bon fiol di questa illustrissima Signoria, et non à potuto far di meno. Da poi disnar fo a vesporo di San Marco el principe nostro, vestito di restagno d’oro. Vi fu etiam el Cardinal sopra nominato, qual vene con li pi;ili, et senta di sora il principe. Eravi li oratori Spagna et Ferara, et questi episcopi : Zane di Spalato, arziepiscopo di Baffo, Pexaro, di Cità Nuova, Fosca-rini, et domino Zuan Francesco Bragadim, profilo-