105 MUIX, APRILE. 106 con molte elausule, come dirò di solo, la qual si ha a meter a gran consejo ; e la canzelaria pagi ducati 500 et le quarantie la mità, et commenzi a dì primo mazo. Ave 20 di no, 156 di la parte ; et fu presa. Fu posto, per sier Lunardo Mozenigo, sier Al-vixe da Molin, sier Zorzi Emo, dotor, cavalier, pro-curator, savij dii consejo, et li savij a terra ferma, una parte di bandizati per bomicidio puro, di ban-dizati di le terre nostre, venendo a servir per mexi 4 siano absolti con 4 compagni ; et quelli non volcs-seno andar, pagando . . . compagni in campo, ballino il benefìcio, tuta via havendo la paxe di oftesi etc., ut in parte. La qual si ha a publichar in le terre nostre.........Et ave...... Di Isola di la Scala, si ave, a hore 22, le-tere dii provedador Corner, di eri, hore . . . Come ozi si leveriano. Et che hessendo sta a veder il bastion verso Ponte Molin, e parlato col signor Bortolo, e ritornato poi lì a Ixola, per aviar le fantarie et zente d’arme, par poi havesse letere, che in quella note el dito signor Bortolo lì al bastion era stato con quelle zenle in arme per dubito di mantoani ; el erano venute 12 burcbiele con zente e archibusi, per impedir nostri di compir il bastion. Et nostri dii bastion li risposeno con sacri, et fo amazato di nostri uno caporal dii signor Piero dal Monte. Et che più di 600 Ira cavali e fanti mantoani erano stati lì a-torno, per voler far qual cossa e obviar non fosse compito ditto bastion ; el che tamen saria fornito, et li lasserà dentro ... fanti et . . . homeni d’arme a quella guardia, et si leveria la mafina, eh’ è ozi, per andar a trovar il zeneral et unirse insieme a lo alozamento vorano. Item, aver mandalo fanti 400 a Cremona. Item, il prefato signor Bortolo scrive a la Signoria in consonantia ; et ha bon cuor et promete far facende, et si provedi. Di Rimano, si ave aviso et Ravena. Che quelle zente dii duca di lirbin erano levate et andate versso Bologna, zoò prima versso Forlì. Et di Faenza si ave letere, etiam che Bologna era in arme, dubitando di Bentivoy, qualli sono li a Faenza, dove etiam vi hè Zuan Paulo Manfrom con la sua compagnia. A dì 20. Da ma fina do letere di Cremona, 17 et 18. In la prima, come francesi, di Oimeran doveano andar a campo a Pizigaton; et hanno fato, che Fregosin di Campo Fregoso slij dentro Pizigaton. Et che alcuni lochi di solo Cremona, zoè Pia-dena, Calvaton, Spineda, San Zuane, Croxe el il ca-sldleto di Ponzoni, e altri lochcli, si hano dati a’ fran- cesi ; sì che fin 5 mia a presso la terra hano olenulo. Item, domino Andrea Alli, citadin ile lì, ha promesso darli 3000 ducati per li bisogni. Item, la note tutta la terra è sta in arme, persone 4000, dubita etc. ; à solicità si li mandi provisionati, per non esser si non 500 di Latantio in la terra, et in la ro-cha 200. Item, le porte ha dale 3 al conte Bernardin con la sua compagnia, et 2 al conte Alvise Avogaro. Lctera di 18, hore 14. Come, vedendo non esser provisto, à expedito quella matina sier Saba-stian Malipiero, camerlengo, a Brexa, al provedador Grilli, acciò li provedino presto e di bon pressidio, aliter vedeno mal assai. Francesi hanno li ponti su Adda et Po, et si ingrossano etc. Di Brexa, si ave di sier Andrea Griti, provedador zeneral. Come solicità li fanti si fazi per mandarli a Cremona. E il capitanio zeneral, è a Gè-di, si melte in bordine, vorano far la massa ai Ursi Nuovi. Di Ixola di la Scala, dii Corner, provedador zeneral, di 19. Chome a dì 20 si leveriano con il signor Borlolo, come ho diio ili sopra. Di Rimano, letere. Quelle zente partide etc. Item, quel corier, portò le letere, dice a bocha, che eri vele quelli di Cesena haver corsso su quel di Zervia e menalo via animali et fato danno; non sanno la quantità, perchè parte di animali erano fu-ziti in la Pignea di Ravena, ergo etc. Fo parlato in colegio di danari, e proveder ozi im pregadi certa parte di fitti et di arzenti in zecha, come dirò. Item, mandar armada im Po, et far capitanio in lago dì Garda. Et li fanti, che di qui si expedivano per Romagna, zoè Vassalo et Muschalello, si metevano in bordine, ma non potevano expedirsi per quel Dome-nego Sporcho, che, di hordine di sier Marco Antonio Loredarn, executor, havia fatozercha 100 compagni, bona parte famegij e altri di l’arsenal; adeo quelli di colegio, venuti questa malina dita compagnia a San Marco, per far la mostra, fo ordinato per colegio non fosse expedito etc. È da saper, l’altro eri in colegio, per solicilar quelli sono debitori di tanse el decime e altri debitori, fono elecli 3 di colegio, sier Piero Duodo, con-sier, sier Andrea Venier, savio dii consejo, et sier Antonio Zustignau, dotor, savio a terra ferma, i qualli si reduseno etc. E nota, fo ditto per la terra, che sier Vicenzo Capello, quondam sier Nicolò, vol-leva imprestar ducali X rnilia. Fo manda questa matina per lui, e pregato a imprestar, disse non poteva,