■MD1X, \PRII.K. 76 grosse. Item, hanno inteso per a lira via, che francesi conduseno con si qualche chareta de artelaria, mazore et menore, secondo la sorte de le compagnie. Item, per letere dii conte Alvixe Avogaro, da Pizigatom, hanno come 2000 vasconi Imveano passato Po, e doveano venir alozar a Castiom, mia tre a presso Castel Liom, loco nostro; tamen questa nova non reusi te. Letera di 3 ditto. Come a Milano è sta fata una crida, che tutti li salvi conduti, fati per avanti, non siano de algun vigor, nè habbia alcun effetto ; e se persona alguna del prefato territorio venitian anderano, con robe o merchantie o senza, dile robe siano confiscate et le persone fati presoni ; et che se persona alcuna del territorio venitian, e subdito di la Signoria, se ritrova al presente nel dominio dii re di Pranza, in termine di 3 zorni se hab-bino a parlir, altramente non serano seguri et 34" serano fatti presoni; tutta volta, che tutti quelli cremonesi, di Geradada, cremaschi, brexani et bergamaschi, se vorano retirar ne le terre dii re di Pranza, siano seguri lhoro et le robe sue. Item, come hanno per via certa, che a Parma e Piasenza hanno principia a dar danari a le fantarie. Da Milam li è sta confinila, che domino Achiles de Grassis, andava a Berna per far li '3000 guizari per il papa, anderia poi a trovar ¡1 re di romani. Item, il Cardinal Pavia, eh’ è a Bologna, dia andar oninino a Pavia. Item si dice, che in questo apontamento di Cambrai è acordà, il re di Pranza dia romper guerra ìi la Signoria et star 40 zorni in campagna, prima che li altri collegati rompino. sali con le robe. Item, per uno riladino cremonese hanno inteso, che francesi haveano deliberato far uno ponte versso Montixelli, eli’ è a l’incontro di Cremona. Letera di 5. Come haveano auto letere di sier Lorenzo Foscarini, podestà di Pizigalon, che à ’uto aviso, la note passa a Lodi era sta arma 4 burehie-le, e doveano venir, quella note pasata, over questa che vierte, a brusar tulli li molini da la nostra banda. Unde, inteso questo, essi rectori hanno fato caval-cliar e andar homeni d’arme armati a la liziera tutta la notte atorno quelle rive, e mandatovi etiam provisionati di domino Vicenzo di Naldo ; tamen non veneno. Letera di 6. Dii zonzer li domino Zuan Agnolo' de Baldo, viem di Trento. Dice haver de lì aviso di la corte di l’imperador, di X marzo, qual è ini Bar-banza a Balduch, e teniva li stali in ditto loco per haver sussidio di danari ; et che la dieta di Vormes si prorongeria a San Zorzi e forsi a San Zuanne. Et che il zeneral di Laminano dice, che l’imperador 35 non sarà in bordine avanti septembrio. Item, hanno lì a Cremona inteso, per do vie, che a Milan e Lodi si dubitava di guizari non fazesse novità ; e più, che certi vasconi, doveano venir a Lodi, erano sta inviati . a quelle bande. Item, lì a Cremona si dize, che l’im-perador à rimesso Zuan Piero Stella, nostro secretarlo, in qualche loco, perbò non si ha letere di lui za tanto tempo. Letera di 7. Come, per uno venuto ozi di Milam, hanno che erri el vete lezer una letera, publice, dii re di Franza. Qual scrive che ’1 si dovea parlir di Liom a dì 29 e venir a far Pasqua a Garnopoli, e faceva pensier di partirse el di sequente poi Pasqua da Garnopoli et esser in Aste la octava di Pasqua. Item, che a Milan era fama venisse con gran exer-cito. Si dice, 300 zenthilomeni dii stato di Milan se hanno oferto servir il re a questa guerra con certo numero di cavali a so spexe. Item, si dice il signor Zuan Jacomo è molto acharezato dal re, e venia in Italia con lui. Item, che l’armada di Provenza e Ze-noa dovea andar a Gaeta a unirse con quella dii re di Spagna. Et havea visto a Milan uno araldo di dito re yspano, havea comprato da zercha 16 some de armadure, et dicea con ditte armadure voleno far P impresa di porti di le terre di la Signoria ne la Puja. Item, a Pavia à visto gran numero di burchij, dove è fato uno ponte da meter su Po, e uno altro Letera di 4. Come, per uno messo dii conte Alvise Avogaro,_ venuto di Milam, hanno che a Mi-lan era qualche difflcultà a far el compartito de li ducati 100 milia promessi al re, perchè molti vo-leano aspetar la venuta dii re in Italia, prima se pa-gasseno ditti danari. Item, ditto messo ha veduto li da 1500 fin 2000 fanti, non ben in hordine; et che le arme a Milan sono incharite, per le zente vengono, e per la trata di ferareza li à levà la Signoria nostra. Item, a Pavia à veduto 14 pezi de artelaria grossa et 26 fin 30 de menore, trata dii castello de Milano e fata condur lì a Pavia ; et ha veduto 18 cubie de burchij, incadenati ;i doy a doy, e molti maistri che lavoravano schale. Item, che domino Tiberio Minio, di sier Luca, et il suo compagno da la Torre, che venivano di Barbaria, qualii a Piasenza da monsignor Rocha Berlini erano stati las-