289 MD1X, .MAGGIO. andarò questa sera a trovar li magnifici provedadori et farò quello me ordenerano. A la magnificencia vostra de continuo me ricomando, et pregola che la voglij tore le còse sue con più desterità sia possitele. Ex Urcis Novis, XVmai 1509, hora 16:■ Vincentius Valerius, provisor etc'. "139 A dì 19 mago. La matina in colegio vene l’o-rator yspano, dicendo aver auto letere dii suo re, dovesse tuor licentia e ritornar in Spagna, con quelle parole acomodate li parse; et che ’1 pregava la Signoria li desse una galia fino ini Puja, dove dismon-teria, anderia a Napoli dal vice re e di lì in Spagna ; si oferiva far ogni bon officio etc. LI principe li usò bone parole, dolendossi di questa partita, e di la fortuna di questo stado de. ; e galie non era in bordine, ma nave e altri navilij, qual el volesse, se li da-ria. E cussi tolse licentia, partirà il di sequente. Itcm, iti questi zorni pasati, za 12 dì, el vene in colegio, dicendo aver letere dii suo re, come la raina havia fato uno figlio maschio, eh’ è sta gran jubilo a la majestà catholicha. Vene etiam 1’ orator di Ferara e tolse licentia di partir, dicendo il suo signor è fiol di questa Signoria, ma lo fa per bon rispeto. 11 principe li usò grate parole; e cussi poi cargo la sua fameglia e ro: he tutte im burchio e parti a dì... dito. Vene sier Alvixe Bondimier, stato provedador e castelan a Russi, el qual, pianzendo, disse esser sta (radio da li soldati, e non havia posuto far di meno. 11 colegio e il principe non volse aldirlo altramente, ma li disse si intenderia la verità per li capi di X, et ordinato stesse in caxa ; e cussi non andava atorno. Da poi disnar fo pregadi. Et leto le infrascriple letere : Di Bergamo, dì rectori e provedador Zorzi, di 17. Come li citadini haveano tolto una porta di San Bortolameo in si; e non haveano più ubedienlia, habiano fato conseglio senza chiamarli, et tien habino mandà a capitular. Et non è venuto campo alcun atorno, solimi uno (rombeta dii re, a dimandar la terra. Llioro rectori e provedador non sa che far, anderano in la rocha etc. Itcm, la parte gelpha mostra più contraria dia la gebelina. Di Brexa, di redori, di 17. Come brexani dicono haver bon animo e volersi difender, non vo-leno zente forestier, fanno provision per la terra. 11 conte Alvise Avogaro è venuto di campo lì ; e li provedadori è stati lì, hano fato bon animo etc. Dicono I Diarii di M. Sanuto. — Tom. Vili. volersi lenir per la Signoria nostra, tamen ù da dubitar. Et questo medemo scriveno li provedadori zenerali. Di provedadori, di Lonà, date in campo, a Lonà, a dì 18. Come sono levati di Reza e venuti lì ; et vieneno col campo a Peschiera, per doy respe-ti. Hanno aviso, il campo dii re dia vegnir a Brexa, et parte vegnir per mantoana, per tuorli di mezo di nostri, et perhò vèrano a Peschiera. Ite ni, il conte Zuan Francesco di Gambara voleva licentia di andar a Brexa, non l’anno voluta dar. El qual è insieme col capitallio e domino Lucio Malvezo; et che il capita-ilio à perso, dice non valer niente. Itcm, la terra di Brexa,. e il campo, esser in remor, per una relation dii canzelier dii conte Zuan Francesco di Gambara, stato in campo dii re, che ha fato gran danno c a Brexa e al campo. Concludeno, essi provedadori 139' esser desperadi etc. Le fcente non si voi unir per palo alcuno tulle, adco nostri sono perssi. Noto. Se intese li chariazi dii capitanio averli mandali in qua versso Peschiera, el la soa moglie fata levar di Gedi, dii suo alozamento. Itcm, per la Signoria fo mandato di qui in campo Piero di lìi-biena, suo secretano, per inanimar esso capitanio. Di Cremona, di 17. Come inlendeno li successi ; et di zorno in zorno aspectano il campo etc., come dirò. Di Eoverè, di sier Antonio Zustignan, do-tor, orator nostro. Etiam si ave letere di sier Bortolo Dandolo, podestà, in consonantia, di 17. Dii zonzer lì esso orator,’jusla i mandati; ma haver mandato a Trento per aver salvo condulo dal vescovo. Et dito vescovo è partito e andato con-tra il re di romani, vien in qua. Ha expedito driedo Piero Pender per aver dito salvo condulo. Item, di lì si risona farsi preparation di guerra. Di Bavena, di rectori e provedador. Chome el campo, da poi auto Russi, non è parso, tien sia andato a Faenza ; e si provedi. Fu posto, per li savij, alcuni, scriver in Romagna levino le insegne dii papa, aproximandoli il campo, acciò non patissa, et le zente si lievi e vengi di qua. Parlò sier Matio di Prioli, quondam sier Francesco, cataver, qual, etiam avanti fusse messo parte alcuna, volse parlar. -Or, messa questa, andò in renga e disse la soa opinion; e questo veniva per li nostri pechati di zoveni etc. Parlò sier Alvise da Molili, savio dii consejo, contra la parte ; et parlò contra sier Alvise di Prioli, savio a terra ferma, per la sua opinion, che lui fo quello messe dita parte con alcuni altri. Or li savij messnio aspetar risposta 19