85 MMX, APHILE. . 8C presti conira Mantoa. Scrive assa’ cosse, ut in lit-teris. Di Ferara, dii vicedomino. Di monstre fate per quel marchexe de lì, et varie zanze. Et nota, a li dì passati le’ far una crida a Ferara, che niun suo subdito non dovesse andar a stipendio di niun potentato, et quelli vi sono debino ritornar solo certe pene, ut in crida. Unde per questo, quel signor Nicolò di Eslo, fo fio! dii signor missier Renaldo, qual havia auto soldo con la Signoria nostra, et il . conte Almerigo di San Severino non poteno venir a servir. Quello sarà scriverò di soto. Di domino Hironimo Sovergnan, qual andò per il consejo di X a’ sguizari, et fo qui, et poi ritornò, date a ... a dì 2 aprii. Scrive di quelle materie, et quanto voleno quelli 4 cantoni da la Signoria ; et altre occorentie de lì etc., ut in eis. E nota, questa materia di sguizari lo aperta al prega,li a li dì passali. Nola, lutisi volenno a l’anno ducati 130 milia etc. • Fu posto, per li savij, che sier Zuau Diedo, qual è zonto e fo electo provedador in Romagna, che ’1 sia electo provedador in campo sopra le fanlarie. con quelli modi fo electo; et clic sier l’icro Landò, vien di Faenza, deputato per il colegio in Romagna a sopraveder, resti provedador in Romagna con 6 cavali et ducati 80 al mexe. Et fu presa. Fo fato seurtinio con bolelini di do a li X savij a tansar, in luogo di sier Alvixe Malipiero, è intrado consier, et sier Bernardo Barbarigo, è intrado go-vernador di l’intrade. Et tolti 9, rimase sier Matio Donado, fo governador di l’intrade, quondam sier Francesco, et sier Alvixe Grimani, fo cao dii consejo di X, quondam sier Bernardo. Fo posto, per alcuni savij di colegio, quasi tutti, excepto sier Antonio Trun, procurator, et sier Lu-nardo Grimani, di levar domino Zuan Paulo Man-l'ron, con la conduta, et domino Carlo Secho, e li altri condutieri nostri, di le terre di Romagna, et mandarli in veronese a conzonzersi col nostro campo. Fo gran disputation : parlò sier Alvise da Molin. poi sier Andrea Venier, poi sier Piero Capello, poi sier Zorzi Emo, poi sier Piero Duodo, consier, ma fo rimesso a doman. E li do savij messe non fusseno mossi, tamen nihil conclusuni fuit. Noto. In questa sera, per barcha a posta, venuta di Liesna, con letere di sier Bernardini Zane, conte, di X, et di esso Cardinal, drizate a sier Alvixe d’Ar- 39 nier, fo governador a Trani, suo amico. Per le qual se intese, esser zonto lì el Cardinal Iladriano de Cor-ueto, ti tuli sancii Grisogoni, di nalione italiano, qual è vescovo di 'frane, et fin borra stato a Tranc per dubito dii papa, el borra il papa el voleva in le mano. Hor scrive che ’I voria vegnir in questa Terra, et se li mandi una galia contra. Unde, portate dite letere a la Signoria, fo terminato mandarli contra uno grippo armado a remi, et con lui va ditto sier Alvixe d’Armer, et lo conducili in questa terra; el qual navilio parti a dì 15 di note. Fo preparalo il suo alozamenlo a San Zorzi. Item, il vescovo di Mantoa, zonse a Padoa, dia arrivar ozi a Santa Maria di Gracia. Item, il vescovo di Bergamo, domino Lorenzo Cabriel, riehissimo, hessendo in questi zorni a Bergamo, fense andar a solazo, tolse li soi danari in bol-ze el arzenti, et se ne vene, per più segurtà di la sua persona e danari, a Padoa. E nota, comproe per avanti la caxa, fo dii signor Ruberto, lì a Padoa. A dì 14. Fo etiam pregadi. Et leto le infra-scripte letere; reduto tardi, perchè fo do parentadi. Di Isola di la Scala, di provedadori generali, di 13. De occurrentiis, et dii zonzer suo lì etc. Itcm, siri' Andrea (¡riti ringratia la Signoria di esser stà creato procurator di San Marco etc. Item, el signor Bortolo d’Alviano etiam lui scrisse etc. Di Caravazo, di sier Zustignan Morexini, provedador di cavali lizìeri, di 12. Come stra-lioti e quelli cavali lizieri erano volenterosi di far fati, et si havesseno libertà di passar di là, furiano etc. Item, la sera scrive, chome, hessendo passà efi qua di Adda cavali 1500 di francesi, et nostri poslossi in bordine, diti cavalli ritornono di là; et nostri dubitoe non fosse qualche imboscata eie. Di Cremona, di XII. Dii zonzer li di sier Ja-como Manolesso, va provedador a Pizigatom; e in-strulo andava versso Pizigaton, hanno provisto di fanti etc. Itcm hano, il re di Franza vien di longo in Italia. Et francesi di là di Adda fanno grandissimi mali, maxime guasconi, ack.o li populi sono desperali. Item, mandoe una letera, aula dii conte Alvise Avogaro è a Pizigatom, il sumario over letera sarà qui sotto. Item, dii zonzer li di domino Lactantio di Bergamo per intrar in castello; et li hordeni dati per li provedadori zercha li fanti hanno a star. Fu posto, per li savij, scriver a li provedadori zenerali, che lazino che dii sacomano di l’homo d’arme primo sia uno balestrier, e cressuto ducati 2 per homo d’ arme, ut in parte. Sier Andrea Lore-dan, cao di X, andò in renga, et laudò la parte, tua voleva far altri liomeni d’arme di ditti sacomani etc.;