457 MDIX, G1CQK0. 458 per esser di sito fortissimo etc. Ite»), altre occo-rentie et avisi dii campo e bisogni di quello ; e il pa-gador, sier Pollo Nani, è andato a Treviso, a pagar • quelli fanti. Et altre letere fono lete, ma non so dove, sapendo le scriverò di solo ; ma 0 perhò da conto. Fu fato scurtinio di provedador a Cividal, ma non fo balolato, per 1’ hora tarda. Fo intrato in una materia zercha il campo nostro quello si babbi a far; et fo posto, per sier Piero Capello, savio dii consejo, che ’1 campo vadi in Treviso. Et li savij messeno, in la qual intrò el serenissimo, che dovesseno far lo alozamenlo a Margera, chome scriveno è bon, ma non si movano di Mestre fin non senti altro moto de i nimici. Parlò sier Piero Capello ; li rispose sier Alvise da Molin. Parlò sier Vicenzo Valier, fo provedador sopra 1’ artilarie, et è di pregadi, scusandosi di le oposilion fate, dicendo sia commesso a l’avogaria e vistosi l’à falito; e che lui l’é sta ferito su la testa et siete fermo col signor Bortolo fin a 1’ ultima etc., poi parlò dii campo. Demani parlò sier Marin Morexini, l’avogador. novus miles in rogatis, che '1 campo non se dia mover etc. Parlò poy sier Zorzi Emo, savio dii consejo, et messe, che ’1 campo andasse in su versso Treviso, in loco che per aqua si potesse salvar etc., ut in parte; et cussi ordinò la sua parte. Parlò ullimo il 216* principe, dicendo è bon a far conseja il nostro ca-pitanio et li ductori, come apar per le deposition etc. Et sier Piero Capelo si tolse zoso di la sua opinion. Andò le do parte, dii serenissimo e savij e 1’ altra di l’Emo, qual ave 48, 108 di savij ; et questa fu presa. Et nota, fo dito voler far, 1000 homeni d’arme siano omnino in campo et X rnilia fanti, sono zercha 5000, farne altri 5000. Itetn, fo terminalo far diman pregadi, per scriver a Roma e terminar quello si babbi a lar di Udene e Treviso, che ’1 re di romani el voi e dimanda. Sumario di nove in questo mexe di zugno state, et non notade : Pochi zenthilomeni la matina venivano in chi< sia di San Marcho, justa il solito, tanto erano fastiditi. Li rectori e castelani di le terre persse non si mostravano mollo a le piaze et andavano per vie ascose. A Mestre, in campo, erano assa’ venturini zenza soldo. • Sier Jacomo Michiel, era castelan di la garzeta di Brexa, vene in questa terra, qual $ra lì quando •Pranza l’ave. Rimano fo dà taja ducati oOOO per ¡1 papa, perchè era scomunichato, per esser soto la Signoria, poi fo asoltò et pagoe. Il ducha di Ferara andoe dal re di Pranza con 50 cavali. Bergamo, fo dito, il re di Pranza averlo donà a mis-sier Zuam Jacomo Triulzi ; ma poi non fu vero, lo dete in governo a li Palavesini. Et quelli di Bergamo tutti levò la f biancha. Baldisera di Scipion, era loco tenente dii signor Bortolo Liviano, è sta preso nel fato d’arme, è vivo e presom di francesi. In Vicenza inlroe, per il re di romani, a bore do di note, domino Nicolò Firnnano, con 12 cavali. E molti vicentini primarij si voriano dar a la Signoria ; Porli è marcheschi, Dresani imperiali, e sono tra lhoro parte contrarie. A mezo zugno sier Andrea Venier, era sav io dii consejo, refudoe, et più non veniva in colegio, di dolor aver persso il stato. Et sier Domenego Trivixan, el cavalier, procurator, slava ini piaza, et sier Pollo Pixani, el cavalier, savio dii consejo, dubitando andavano con barella a caxa ; cosa insolita, de’che dir a molti. Et la porla di la caxa di sier Zorzi Corner, el cavalier, procurator, che prima stava aperta, sì da terra come da la riva, hora fu serata. Fo venduta una caxa sora canal grando, a Santa Maria Zubenigo, paga di lito ducati . . ., di sier Piero Zorzi, quondam sier Nicolò, per ducati 400, per le cazude, e fo riscosa ; tutti mormorò. Molti citadini di Treviso con le Ihor done andono a star a Colalto, come loco di l’imperio ; tatnen diti conti da Colalto mostrano esser marcheschi e sono con etfeto. A Verona. II pupulo volseno veder dal vescovo di Trento li capitoli fati con li citadini, dicendo voler ronzarli. Zuan Batista da Fan è capo di la compagnia di P Al -viano a Meslre. Noto. 11 doxe parlò im pregadi la sera fo dà via Padoa. Galie sotil e bastarde sono in armada in que- 217 sto anno 1509, dii mexe di zugno, sotto sier Anzolo Trivixan, capitanio zeneral. Sier Hironimo Capelo, quondam sier Carlo, partì a dì ... . 6 setembrio 1506 Sier Hironimo da Canal, di sier Bernardini, a dì ......12 marzo 1507