477 MD1X, LUGLIO. 478 Domino Malheo Bombem, dotor. Domino Piero dal Geto, dotor. Domino Agustin da la Montona, doclor. Sier Piero Bonaldo ) per i eitadini Domino Hironimo- Cariolato, doctor ) layci. Hironimo de Yslriana I Agustim Trivella I Per 1 nodan- Maistro Nicolò Spider dal domo . „ . Maistro Piero Sartor \ Marco da Lagriudei, deputato, non vene, perchè Marco Pelizer il manazò non venisse. Questi oratori 9 venuti in colegio exposeno: . Noto. Chome con queste galie di Fiandra vene alcuni rectori di Puja, di le terre resliluide a’ spagnoli, zoè al vice re et signor Prospero Colona et conte di Melfe, vìdelicet sier Andrea Contarmi, go-vernador di Otranto, sier Alvise Lion, governador di Brandizo, sier Alvixe Zustignan, quondam sier Pangrati, governador di Molla, ai qual questa malina li fo tochato la man. Et fonno in colegio per referir, ma non fonno aldili, perchè non importa. Et sier Piero Sagredo, governador di Trani, vene etìarn poi. 225 Eri sier Dona Moro, quondam sier Bortolo, olim castelan a Castel Nuovo di Quer, si apresentò a le prexon, a requisition di cai di X, perchè era sta ordinato di reteñirlo. Etiam sier Silvestro Morexi-ni, fo podestà e capitanio a Peltre, quondam sier Andrea, et sier Agustim Valier, fo provedador a Ampho, quondam sier Bertuzi, i qualli fonno posti in camera nuova di signori di nocte. Quello sarà di lhoro scriverò poi ; unum est, do sono parlili senza esser cazati e senza bordine di la Signoria di levarsi, et il 3.° si è partido e Ampho poi si tenne per la Signoria. Anche sier Hironimo Moro, quondam sier Alvise, olim castelan a Feltre, è imputato assai etc. E nota, che a questi zorni par che dito sier Donado Moro, eoo letere di sier Christofal Moro, provedador, andasse a Castel Novo, per tornar castelan, et sier Andrea Arimondo, è mandalo lì per la Signoria over consejo di X, non li volse dar il castello senza allro mandato di la Signoria, scrisse di qua et fo ordinà di relenirlo. Da Ferara. Se intese, el ducha esser zonto li a dì 29 ztigno, vien di campo di Pranza. Si dice per Ferara, li costa questa venuta dii re in Italia «lucali 200 milia. Item, el marchexe di Mantoa etiam lui zonse a Mantoa, vien di campo. Dii re di Franga. Si have certi avisi, che hes-sendo inlrato in Cremona a dì 23 zugno, sabado, per tempo, alozato nel palazo solilo al podestà, et quel dii capitanio alozò il Cardinal Koan, qual prima intr.ò, el fo honorato molto da’ cremonesi. Et visto il castello e mesovi custodia, a dì 26 partì per Crema ; e, zonto lì, poi a dì 27 andò a Lodi, demum a Milan. Si dice va in Pranza, lassa in Italia il Cardinal Boan, et suo capitanio il signor Zuan Jacomo Triul-zi. La causa di la sua tornata in Pranza, si l’anderà, scriverò di soto, quello fo divulgato et quello fo la verità. Vene uno Thomaso, fo fiol di Francesco di Conti, gitava artelarie a l’arsenal, qual fo mandato a Bergamo a gitar certe artelarie. Et è zovene, e fu preso lì da’ francesi e fato poi prexom dii signor Antonio Maria Palavixim ; el qual è fuzito e venuto qui, e scampò soto specie di mulatier etc. Beferisse, che quando Bergamo si perse, causa quel Trusardo e Bremba et quelli dii borgo San Lunardo, eh’ è gi-belini, li rectori e provedador Zorzi andoe nel ve-scoado e lì fonno fati presoni ; e siete 4 zorni, poi * mandati a Milan con li castelani. Ma sier Antonio Venier, castelan di la capella, è prexon lì in citadela, lì è stà dà taja ducati 1500, tanti quanti il re dete a quel conteslabel brexan, nominalo..........., era in la capella. Item, im Bergamo è pochi francesi, et in el castello 100, e cussi in la capella, ma non voleno star, dicendo il re va in Franza e ne voi lassar qui a farne tajar a pezi a’ veniliani; vanno ven-dando balote di ferro e di piombo e quello pono, et ne fuze via. Item, che hanno portà il San Marco sora la piaza a Milan, el qual, hessendo sul caro, nel passar Ada il caro si stravolse e San Marco caschò im pi$’, e fo mal augurio per francesi, come fo dillo. 225 Item, il populo di Bergamo chiamano : Marco’! Marco ! Item, ha visto il campo francese, che va versso Milan ; et si dice il re va in Franza. Et fo menalo in campo a Peschiera dal signor Antonio Maria Palavesin. qual li mostrò l’artelarie, dicendo, le nostre è stà causa ha ver auto Peschiera, perchè tra-no più di le soe, e fenno la experientia in lago. Item., che di campo, hessendo lui a Bergamo, li fo mandato per sier Vicenzo Valier, uno canon, una colo-brina et un sacro roti, e lui ne conzò parte senza gelarli. Item, che missier Zuan Jacomo Triulzi riman governador per il re in Italia. El che è slà de-