Ì27 MD1X, Fu posto, per li savij, che siano baloladi li Ire provedadori sono in campo, et quello harà mancho balote a romagnir, debbi aver licentia et vegnir in questa terra; et presa. Fono balolati tutti tre, Moro, Corner el Orili, et fo sier Zorzi Corner preso che ’I venisse via. El nota, il Orili ave 155, il Moro 161, il Corner 31 ; sì che è in malia grada. Fu posto, per li savij, che le do decime perse a li governadori sia perlongà il termine a pagarle fin 8 di queslo altro, et si pagi per le merehadantie per lutto P anno etc., ut in parte. Presa. 7H Cividal di Helhim, di sier Jacomo Ca-briel, podestà et capitanio, et sier Pollo Contarmi, provedador di stratioti 200. Dii zonzer lì. Et esser venuto uno trombeta, per nome di quel ea-pilanio de Ivan, è governador a Feitre, e per Lunardo da Dresano, capitanio cesareo, che quella terra si dagi al redi romani. Qualli li hanno risposto volersi lenir per la Signoria di Veniexiaet strali«>ti li fenno lauta paura, che più credeno non ossarà venir lì intorno età. Nolo. Fo uno aviso, zercha il re di romani, che il Cardinal lloan non ha ’uto audientìa, imo esso re, sì come andava Roan, lui si partiva ; unde, visto queslo, Roan tornò indriedo. Et che ’I dito re voleva darli audientia, ma era sdegnato per averli tolto Lacise et Valezo eie. Questo sono li trivisani conduti qui a le prrvom. Piero Francesco Barixam, con 2 Boli, Julio e Zuane. A'vixe dal Corno. Rambaldo Avogaro. Thadio dal Mar, dolor. Zuan Antonio di Prum, dotor. Pollo di Mutoni. Albergete di Renaldi, dolor. Gregorio di Spìnea, dolor. Troylo dal Corno. Guidino da Unigo. Guido Antonio da Unigo. Zuam da Praia. Et fonno messi in la prexom Novissima, lì a presso la riva, con guarda di cai, riium li parlasse. Noto. A Padoa li signori di Cvpro, stati dal re di romani, dal qual hanno auto 100 raynes, et li hanno remandati a Padoa, podio curando di fatti Ihoro, dicendo, non se incurar di Cvpro, nè voler quella spexa di alimentarli etc. ; sì che sono ritor- GIUGNO. 428 nati a Padoa. E intisi, andono con li oratori padoani. Item, a Padoa, mercore, a dì 20, fo publicà, el cussi per le castelle, qual fo aldìta da nostri a Piove di Saetto, la scomunicha fe’ il papa contra venitiani, longa di do sfogij di carta; la qual padoani la felino publichar a certo suo fin cativo. A dì 23, sabato. Per la venuta di zercha XX marangoni di l’arsenal, che sier Marco Loredan menò con lui nel castel di Cremona, se intese la cerleza di la perdeda di la rocha, over castello di Cremona, in questa forma. Par, che havendossi levali, li qualli erano li lombardi, maxime, quelli sotto Jacomin di Val Trompia, contestabele za gran tempo nostro, et per fama di fedeltà fo posto lì dentro, et non volendo starvi, licet le Irieve fosseno fino il venere, a di 15, aspetando risposta di questa terra. Or il sabado, a dì 16, Itessendo reduli in una camera sier Alvise da Mula, podestà, sier Zacaria Contarmi, el cavalier, capitanio, sier Marco Loredan, provedador dii castello, sier Andrea Dandollo, quondam sier Pollo, castelan, sier Sabaslian Malipìero, di sier Troylo, camerlengo di Cremona, per conferir et meravejarsi non haver auto risposta di qui, questo contestabele con molli armati volseno intrar in ditta camera; el per li provisionati schiavoni etc., qualli erano lì, andati col provedador Loredan, non fonno lassati intrar, imo fonno a le man. Or tandem, aperto la porla, questi fanti lombardi, capo esso Jacobin, messe la man sopra ditti noslri zentilomeni, dicendo : Seti presoni di Franza. E cussi subito aprino la rocha, zoè la porta dii caslello, e francesi introno, con li qual haveano patitilo'salvo l’aver e le pers me di conleslabeli e fanti, e li rectori e provedador a de-scrilion. Li qualli tulli 6 fonno ligati et menali fuora, 203 * come presoni, im palazzo, in la terra, demum si dice è stà mandati a Milan. Quello si arà poi con più cerleza lo scriverò; unum est, era caslello fortissimo, e senza botta di bombarda si à persso, per traditori. Tamen la terra cargo mollo sier Marco Loredan, perchè si sa havia parlato con una sua cugnada, madama Camilla, fo moglie dii signor Costanzo di Pe-xaro, la qual si tien il roy la mandasse dentro per conzar la cossa etc. Et sier Zacaria Contarmi, el cavalier. certissimo sarà prexom, per esser in odio a Franza ; è quello fe’ le trieve col re di romani ranno passato. Questa nova fo mollo cativa, licet tutti 1’ a-speclava, et za l’haveano quasi intesa. Vene eri sera sier Andrea Bondimier, fo provedador dii castel di Lonà, stato preson dii re di Franza, et riscatato per ducali 200; et perchè è venuto amalalo, le’ la sua relatione, la qual sarà scripla qui