303 MD1X, MAGGIO. 304 suo campo, a requisilion dii marchcxe di Mantoa, per tuor Asola, Lonà et Pescliiera, li qual castelli vien al marchexe di Mantoa per capitoli. Di sier Nicolò Mar sello, capitanio di cavali lizieri. Chome, havendo inteso clic Alexio, per nome dii marchexe di Mantoa, con zente dovea ve-gnir versso Lonà, esso provedador, con stratioli zer-clia cavali 800 lizieri, .andono a imboscarsi versso Castion ; et non potendo sofrir stratioli, che tute le zenle ussisse Cuora, che la malina, comenzato a ussir certo numero di cavali, stralioti Cono li a le man, et ne amazono 20, presi zercha 40, et li cavalli e li altri se tirono in castello ; si che li busichiei stralioti • 7 si portono ben el ritornorono in campo. Di sier Zorzi Corner, el cavalier, provedador generai, di 22, di Verona. Chome è sta lì a persuader a quelli cìtadini volesseno esser conienti, che i campo intri in la citadella per ben lhoro; rispo-seno esser fìdelissimi, chiameriano il suo consejo et vederiano, e questo Cano per la carestia c per li strami. Et questa lelera scrive unida con sier Piero Duodo, provedador; elqual si parte il Corner e vene in campo. Di Verona, diprovedadori, sier Piero Duodo c sier.Christofal Moro, di 22. Chome a bore! 12 zonse esso sier ChristoCalo lì. Et quella comunità il zorno Ce’ consejo zeneral, che tutti vi andasse di la terra, zercha si ’1 campo dovea inlrar; et partono tra lhoro et'diseno poi a ti provedadori, clic li pare-il campo non intrasse, ma stesse di Cuora a le mure acanto la lerra, in uno Iodio chiamato Campo Marzo, e polrano Car uno ponte sopra l’Adexe, e quando venisse campo atomo Verona, questi polrano da tutte le bande difender la terra. Et a questo consejo in-Iravene etìam li reclori ; et scriveno certa relation di questo, data a li provedador, per Piero Filippo, colaleral. ltem, in Verona è gran carestia di pan, e uno fante non si poi saciar con soldi 14 di pan al zorno. Fanno provision etc. Di Roigo, di sier Antonio Bragadim, podestà et capitanio, di 22. Chome non è Calo sul Poleséne altra mo vesta, ma lutti stanno ini paura. Di Ferara à aviso, la partita dii vicedomino per Venie-xia, el qual Co a tuor cambiato dal ducha. El ducha mostrò dolersi; et che, dubitando, l’aria potuto venir in castello a star; et che ’1 voleva esser boi) lìol di questa Signoria etc. Fu, poi leto le letere, chiama il consejo di X con la zonta, et steleno una horra dentro, in qua-rantia civil vechia. E nota, perchè si poteva aldir da il guardiani di presoni, il tribunal di la Signoria al Car di progadi si fece da la banda di brojo. Et in questo mezo Co retenulo quello zenthilomo, chome ho scripto di sopra, et il colegio vene zoso a examinarlo. Fu posto, per li savij, scriver a sier Antonio Zu-stignan, dotor, è a Rovere. Sier Piero Capello, savio dii consejo, messe a l’incontro scriver a li provedadori zenerali zercha quello havesseno a Car, o intrar in Verona o no ; e si convene d’ acordo ultimar questo. Fu posto aduncha, per i savij, scriver in campo 145* a li provedadori, e nota le letere si scriveno a lutti 4 li provedadori zenerali, che semo contenti il campo vadi a presso Verona di Cuora, Cacendo uno ponte etc., chome è l’aricordo di quelli citadini. Et parlò sier Piero Capello, el qual voi star sul preso, che, parendoli meglio, debino Car intrar il campo in la citadela. Parlò poi sier Zorzi Emo, in risposta. Andò la parte ; et Cu presa quella di savij. Fu posto, per i savij, scriver a sier Antonio Zu-stignan, dotor, orator nostro, ehe debbi veder di poter andar di longo; et non potendo, mandi quel certo lodesco dal re, a dirli quanto li è slà comes-so, e li volemo dar indrio le sue terre, e dii resto di le terre di l’imperio darli pension e cognoscerlo per signor etc. Et sopra questa letera Co 4 opinion : di savij una, di sier Antonio Trun, procurator, l’altra, sier Piero Capello l’altra, sier Antonio Condol-mer, savio a terra Cerma, l’altra, il resto di savij. Fo disputato: parlò sier Piero Capello, sier Antonio Condolmer et sier Lorenzo di Prioli, Co consier. Or andò le parte; Cu presa quella di savij, ut in ea. A dì 24. La matina per tempo vene ussa’ persone a San Marco, a veder quello saria, per esser disCato le botege, excepto li veri. Itemi, in sala di pregadi si reduseno lutti li oficiali et li homeni maritimi etc., et Cono electi li 6 capi, uno per sesticr, li nominerò di solo, con bordine catasseno XXV ho-mini per uno, chome ho ditto, et Conno licentiali. Et nota, la causa di questo remor Co li executori, sier Hironimo Capello et sier Marco Antonio Loredan, di li qual la terra si tien mal satisfati ; sì che, poi visto la brigata 0 era, chi andò in qua e chi in là. Et in colegio vene sier Zuan Diedo, provedador di le Cantane, vien di campo per statela, et reCerì con li capi di X alcune cosse secrete, e la causa di la rota e disordine dii campo. Cargo molto il conte Bernardini e Antonio di Pij, non hanno falò il suo dever, acusandoli de infidelità, chome Co dito etc. El. qual da poi disnar Co eXpedito et ritornò in campo. Vene ctiam Piero di Bibiena, secretano dii con-