2 CAPO 1. tuto porsi, in breve volgere (li tempo, al livello delle più rinomate dell’Europa. Era perciò ben doveroso che ¡’Accademia, in occasione del secondo centenario dalla morte di Ferdinando Marsili, avvenuta nel Novembre 1730, ne volesse solennemente onorare la memoria. Nella seduta plenaria del 20 Giugno 1926, il Senatore Luigi Rava, allora Presidente, pronunciava le seguenti parole : « Debbo avanzare un pensiero, che non è punto sol mio, per un atto elevato e doveroso, quale alla nostra Accademia presto abbia ad incomber di compiere: cioè per rammentare e celebrare degnamente, e al possibile proprio col Novembre 1930, il secondo centenario dalla morte del Conte Luigi Ferdinando Marsili ». E dopo di avere ricordato con nobili ed efficaci parole le benemerenze del Marsili verso la Scienza, lo 'Studio e l’Accademia, concludeva : « A tanto atto devoto e riconoscente verso un tal nostro Grande noi dovremo pertanto debitamente intendere ed avvisare: pel pieno onore della memoria e delle opere di Lui, per la dignità medesima dei nostri Enti, di questa nostra Accademia e di noi stessi ». Col 1° Novembre 1928, succedeva al Senatore Rava, nella carica di Presidente dell’Accademia, il prof. Salvatore Pincherle, il quale senza indugio faceva proprio il divisamente espresso dall’esimio suo predecessore e si accingeva a dare al divisamento stesso un principio di esecuzione. Nella seduta della Classe di scienze fìsiche dell’Accademia del giorno 11 Novembre 1928, egli invitava infatti l’Accademia a prendere l’iniziativa di una solenne celebrazione del secondo centenario dalla morte del Marsili : la proposta, che dalla Classe era stata approvata all’unanimità, fu portata il giorno seguente dinnanzi alla Classe di Scienze morali che l’approvò del pari. Fu nominata una Commissione provvisoria, composta del Presidente e degli Accademici Bortolotti, Ducati, Errerà e Sorbelli, coll’incarico di studiare le modalità meglio acconcie a dare alla celebrazione la forma più degna. Alla Commissione veniva poi aggregato, come rappresentante della città di Bologna,il delegato podestarile Conte Giuseppe Manzoni-Ansidei. La Commissione si poneva subito al lavoro, riunendosi di