ADUNANZA ALL’ACCADEMIA DELLE SCIENZE DELL’iSTITUTO 119 ina solo, trovando questa occasione di aver quel piccolo stipendio, ricorrevano con importunità sino alle donne per ottenerlo, e poi, dopo ottenuto l’impiego, ricusavano la dimora giornaliera alla libreria... « ... Nella nuova fondazione dell’Instituto pretendono come gli succede, che le cariche del medesimo si debbano dare unicamente ai cittadini, e senza che veruno pensi di abilitarsi per una di quelle facoltà che in esso si professano..., se domani si aprisse il concorso al professore dell’erudizione antica, dove neppure uno in Bologna vi è che ne sappia un’ombra, troveranno subito più concorrenti, e chi avrà più voti nel Senato, sarà il più erudito per determinazione di chi non sa neppure che sia una medaglia; e quello sarà in possesso della stanza, con tutte le cerimonie, senza che sappia conoscere l’uso dei capitali che gli vengono consegnati... « Si dirà che la mercede è tenue... ma si deve riflettere che ogn’uno di questi professori hanno unita la lettura su l’Univer-sità, ed alcuni, come il Manfredi, l’hanno considerabilissima. Per il stipendio dell’istituto, il medesimo Manfredi, favorito dai senatori, gli furono assegnate 600 lire, levandone 50 da tuti gli altri per farli questo stipendio. E di più si tenne per 10 anni esente dal suo esercizio nel medesimo Instituto, per tenerlo occupato nella vasta ed utile opera del Reno, per la quale era pagato, nonostante la lettura dell’acque che lo con-stituisce in tal debito, come tirò pur sempre il stipendio del-l’Instituto, con universale acclamazione; ma così piaceva ai senatori, e così dovette essere... Nè io, nè tutti gli altri letterati e cittadini di questa Patria dubitano punto che... non meriti che le seicento lire diventino seimila, ma con la cassa del pubblicco, lasciando la particolare così angusta dell’Instituto... « L’Accademia delle Scienze nacque in casa mia, e stando io in Germania, le diedi sempre tutte le assistenze. Quando si fondò 1’Instituto, da me si concordò che passasse per le di lei adunanze nell’Instituto... e guadagnò la fama per tutta Italia, ambendo gli eruditi di questa d’essere ammessi in essa... Quando fui in Inghilterra, in Olanda, li più eruditi di quelle celebri accademie mostrarono desiderio di essere a questa am-