112 CAPO IV. colto. Nell’autunno del 1704, dopo i mesi trascorsi inutilmente a Vienna per aver giustizia dalPImperatore, nell’atto di tralasciare la carriera militare, per darsi interamente alle Scienze, volle ospitata nella sua casa paterna anche la Accademia degli Inquieti. « Le case del Marsili (leggiamo nel Tomo 1° dei Commentari della nostra Accademia), nobilitate dagli studii di quelli uomini egregi, erano ogni giorno affollate da grande affluenza di studiosi, i quali, ora leggendo libri, ora sperimentando per investigare le parti più recondite della Storia naturale, consumavano l’intera giornata. Sul far della sera cominciavano le osservazioni astronomiche, cui più di ogni altro si dedicavano lo Stancari, il Manfredi, il Leprotti, che in tali occupazioni spendevano gran parte della notte. In nessun’altra casa privata si era prima d’allora visto così fiorente consesso di dotti, nè così limpida schiettezza di vita, nè così candida semplicità di costumi ». Il Marsigli avrebbe voluto che una simile istituzione fosse introdotta nel pubblico Studio; fece perciò al Senato graziosa offerta di tutto il materiale scientifico da lui raccolto e della biblioteca, come necessario sussidio alla estrinsecazione di una completa Riforma degli ordinamenti scolastici da lui esposta, prima di lasciare la patria per andare ad assumere il comando nell’esercito pontificio a lui commesso dal Papa Clemente XI0, con una lettera diretta alla Assunterm degli Studi il 6 novembre 1709 ('). In questa lettera egli osserva che : « l'auge di credito che ora (l) Il progetto di riforma contenuto in questa lettera, che ha 11 titolo: Parallelo dello Stato moderno delle Università di Bologna, con l'altre di là de' monti, è stato pubblicato nel Voi. 1° delle « Memorie » stampate in occasione del 11° Centenario della morte del Marsili (Bologna 1980) secondo il testo che si trova manoscritto nel Codice 630 della Biblioteca Universitaria di Bologna. Di questo progetto ha dato notizia anche il prof. E. Costa, nella sua monografia : La fondazione dell'istituto delle scienze ed una riforma dello Studio bolof/neae proposta