L. F. MARSILI PRIMO ESPLORATORE ECC. 195 « Nella prima di queste due città » — scrive il Fantuzzi — « la biblioteca ed il bibliotecario Magliabecchi furono l’oggetto del trattenimento, e nell’altra il traffico e la marina occuparono la sua curiosità e il desiderio di acquistar lumi importanti d’o-gni maniera e in ogni genere di erudizione ».* Nel 1677 ritornò a Bologna, dove fu eletto fra i membri del magistrato. 2 Da qui poco dopo si recò col Montanari nuovamente al-l’Università di Padova, dove questi era stato chiamato a tener prelezioni di astronomia. 8 Durante il suo soggiorno a Bologna venne a sapere, che l’ambasciatore della repubblica Veneziana, — mandato a Costantinopoli — Pietro nobile di Civrano, sarebbe partito fra poco per la sua destinazione. Marsili sentì gran desiderio di viaggiare con lui e domandò a suo padre il permesso d’accompagnarlo. Egli l’ottenne, e nell’estate del 1679 partì. « Questo viaggio — scrive il Fantuzzi, — fu per lui una continua virtuosa occupazione » 1 ed il giovane conte Luigi Ferdinando continuò i suoi studi anche a Costantinopoli e fu in relazione con scienziati europei e turchi, sicché il soggiorno di undici mesi in quella città dal punto di vista scientifico non fu nè inutile, nè senza risultato. Il frutto visibile di questo viaggio fu la prima opera scientifica stampata dal Marsili. « Osservazioni intorno al Bosforo Tracio, ovvero Canale di Costantinopoli », che fu pubblicata a Roma nel 1681. Ritornato a Bologna per la Grecia, la Dalmazia e Venezia, nel 1680 gli morì il padre. E come alla morte della madre, anche adesso desiderò di viaggiare, cercando conforto. Andò a 1 Fantuzzi. op clt. p. 5. 2 Baseggio, Giambattista scrive, che il Marsili « iu eletto alla magistratura degli Anziani, che allora rappresentava il corpo della città ». EMii.ro de TJepaìldo : Biografia degli Italiani illustri. Venezia 1841. tom. Vili. fol. 272-287. 3 « Il suo maestro Geminiano Montanari era stato chiamato a Padova a leggere astronomia in quella Università : s’ accompagnò con lui ». Fantuzzi : op. cit. p. 7. 4 Fantuzzi: Op. cit. p. 8-9. Degnamente scrive di lui Pebicle Du- cati, che « la sua adolescenza non era stata molle nè oziosa ». Resto del Carlino 3 gennaio 1929.