84 CAPO III. gli invitati e una folla di professori e di studiosi si raccolsero nel magnifico salone della Biblioteca ridonato ora a novella vita, per ascoltare la parola del senatore Luigi Bava, il quale, a nome del Magnifico Rettore, tenne il discorso inaugurale del Museo marsiliano. La felice improvvisazione commosse tutti i presenti. Discorso del Senatore L. Bava Eccellenze, Signori e Colleghi, Ho l’onore di parlare a Voi come delegato del Magnifico Rettore, Senatore Prof. Albini. L’Università si allieta della Vostra presenza. Da secoli essa vede, tra le sue mura, i rappresentanti e i discendenti di illustri casate straniere : essa da secoli ebbe Collegi per i giovani d’oltre alpe e d’oltre mare, e li conserva con simpatia materna. Gli ospiti sono qui convenuti per onorare la memoria di un insigne studioso, tipica figura italiana del 600 e del 700, che corse il mondo, esercitò varie arti, studiò il cielo e la terra, il mare e i fiumi, le scienze e le armi, e seppe aprire nuove vie alle ricerche scientifiche. L’Università di Irnerio e dei Glossatori ebbe già un grande precursore a L. F. Marsili in questo arringo di rinnovamento nei secoli : Ulisse Aldrovandi e — memore — raccolse del singolare naturalista i ricordi e i cimeli e ne fece, ammirato, un museo in queste belle sale. Oggi compie lo stesso ufficio verso L. F. Marsili : di cui possiede i manoscritti, i cimeli, le opere, la corrispondenza, e i documenti pure dei dolori, delle gioie, delle sventure sue. Stamane abbiamo udito da voci alte, eloquenti ed autorevoli il racconto della sua vita ; oggi qui si leggono le pagine della sua autobiografia, e si vedono i documenti delle azioni sue. Il Marsili, qui studente, comprese l’opera vana dei maestri aristotelici, fissi nella ripetizione della parola del maestro e ignari del mondo in che vivevano, sdegnosi delle indagini nuove e sopratutto del metodo che Galileo aveva intuito e felicemente applicato. Recatosi a Padova, là sentì l’influenza benefica della