89 MDIX, APRILE. !)0 Et la sera%a hore 2 di ìwte, vene eliain le tere di Cremona, di 14, hore 18. Come a liore 10 era zonto li uno araldo dii re di Franza, con cavali 5, qual vien a Veniexia per notificar la guerra, et dice il re dia esser a questo zorno a Turini. L’hanno fato acomp. gnar; va a Mantoa, poi di lì a Venecia. A dì 16. La matina fo fato la precession di San Sydro, de more. Poi colegio si reduse di la Signoria, che prima li savij erano reduti a consultar, e fo ordina pregadi. Di Mantoa. Si ave nova, chome, per letere di sier Piero Trivixan, da la dreza, a sicr Alvixe Barbaro, quondam sier Zacaria, procurator, suo cu-gnado, chome mantoani erano sublevati, et per niun modo voleno francesi in Mantoa etc. 0 fu. Da poi disnar fo pregadi. E leto letere di prove-dadori zenerali, di 1G, hore 11, di Nogara. Come quella note fo tajà al ponte versso Ponte Molili e tajà l’arzere e reduto in forteza. E1 signor Bortolo è lì con domino Lucio Malvezo, el signor Piero dal Monte, e il pagador dà la paga. 40' El in colegio fo disputato quello si havesse a far di questo araldo che vien ; el si ave, che ’1 voi nontiar la guerra, over che ’1 se restiluissa al papa le sue terre, a l’imperador le sue, al re di Spagna le soe, a Ferara e Mantoa le sue etc. Et fo terminato lassarlo vegnir di longo. Item, fonno expedili alcuni cavalli lizieri, zoè capi, come noterò di soto, numero 300, et contestabeli a far fanti. • TU Cremona, da poi disnar, rene letere, questo è il sumario, prima di 14, hore 4 di note. Chome hanno, che monsignor Emelom era parlilo di Mantoa, stato da quel marebexe, e andato a Milan, a solicitar il gran maistro li mandi zente da pe’ et da cavalo a Manloa. Item, che al borgo San Donin era passalo 500 fanti, vanno a Parma; et a Piasenza erano assa’ nave zonte. Item, hanno dato lì a Piasenza a le zente d’arme tre quartironi per uno a li homeni d’arme, videlicet do di paga, el 3.° di prestanza, et a li fanti lire 1G di quella moneda ; et che nel numero di fanti la più parte è laliani. Item, che il re a questi ili è in Italia. Item, a Kezo è zonto 100 homeni d’arme dii papa et a Brixele 400 fanti, vanno a Viadana, poi a Marcharia e passar Ojo. Item, che sul mantoan, a Marcaria et a Canedo, si preparava alozamenti. Item, per uno venuto ozi di Piasenza, che lì si prepara uno ponte su 8 cobie di burchij e diman sarà fornito. Et è passato ¡-'00 cavali ili qua, per andar a Lodi et ai castelli di bocha ili Adda e 200 schiopelieri. Li qual castelli è propinqui a Pizigaton. Letera di 15, di ore X. Come io quella nolle ebeno letere ili sier Alvixe Boti, dolor, podestà di Caxal Mazor, che a Viadana passava lanze francese el coreriano su quel teritorio ; el hanno menato via bestiame e fato presoni ; el che si dovesse provederli di zente. linde essi rectori subito scrisseno a li prò-vedadori zenerali in veronese, che li mandasseno fanti in Geradada, el uno di llioro venisse de lì, per esser a quelli confini di Ojo. Letera di 15, di hore 18. Come hanno, francesi passavano tuta via Po, mia G di sora Cremona, et 4 mia di sora Caxal Mazor, videlicet li in mezo; mule preparaveno et li mandavano a l’incontro le zente d’arme è li in Cremona, videlicet il conte Bernardini et il (iol, et il conte Alvixe Avogaro, qual era ritornato di Pizigaton. Letere di Isola di la Scala, di provedadori zenerali, di ore 21, eri. Come sicr Andrea Griti, provedador, si partiva con 1500 fanti per andar a • Gedi, a trovar il capetanio zeneral, et andarà in Geradada; tamen non haveano inteso il passar di francesi. Item, scriveno la condition di le zelile d’arme è in campo et il podio numero, el di le fantarie et al- 41 a tri bisogni e di danari ; et hanno mandato danari in Geradada etc. Item, chome il signor Bortolo è occupato e andato versso Ponte Molim, dove voi far uno baslion a l’incontro; et à minalo il ponte, et à principialo a lavorar etc., et postovi artilarie assa’ per segurar il veronese da quella via, perchè dii resto è quasi sicuro per le aque et paludi etc. E t molte altre letere fo lek, et di Barena, di sier Piero Landò, provedador. Come a Rimano havia fato squartar quello traditor, el lì a Ravena re-lenuli alcuni et procederà. Item, a San Marino el prefetim con zente; et altre occorenlie. Di Faenza fonno lelere, et di altri nostri rectori assa’. Di Roma, fo leto le letere di XI. Zcrclia Orssini etc. ; et voleno venir a nostro stipendio, ma voleno tempo adunarsi, et veranocome capetanio di ventura con una bandiera hiancha. Item, hanno de lì, dice aver in 7 zorni di Alemagna, pre’ Lucha esser retenuto in fondi di torre dal re di romani, per aversi partito di Roma senza licentia dii re e venuto a Venetia a tratar etc. ; et che Zuan Piero Stella era stà mandato dal ditto re in Franza ; et che ’I re di romani ne romperia anche lui et veniva in qua. Et loto le letere, intrò consejo di X con la zonta et collegio, et steleno zercha do horre. dentro.