42 CAVO II. Ma, dinanzi agli innumeri scritti del Marsili, documentazione eccezionale del suo intelletto infaticato, vigile sempre, il sospetto di tale supposta leggerezza, che per miopi e gretti animi potrebbe sembrare la conseguenza necessaria di un disordinato desiderio, non mai soddisfatto, verso indagini in discipline diverse, si dissipa quale grigia bruma al sole. Dovunque si hanno prove di perspicacia, dovunque sono le impronte di un ingegno penetrante, che spesso rinnova e perfeziona gli argomenti già trattati da altri e da sè stesso e che audacemente s’innalza al di sopra dell’empirismo di preconcetti e di errori. Talora anzi è il pioniere della scienza di oggi, che balza fuori da questi scritti. Da questi scritti, da cui emergono tre opere poderose, la Histoire physique de la mer, il Danubius panno-nico-mysicus, lo Stato militare dell’impero ottomano. Coinè un’ardua vetta emergente da bassi colli ondulati è il Marsili, tra gli altri precursori quasi contemporanei, nella Hi-stoire physique de la mer: basterebbe menzionare quanto egli fece nel campo, sino allora negletto, della vegetazione marina. Tema vasto era la indagine integrale del territorio percorso dalla corrente maestosa del Danubio, del territorio ove palpita la nobile stirpe ungherese; tema che abbisognava di una preparazione assidua in ambiente tranquillo. Eppure il Danubius pan-nonico-mysicus, che è un esempio dello studio di una regione sotto tutti gli aspetti suoi, di uno studio condotto con acume profondo e con una qualità che purtroppo è rara, la sobria chiarezza, fu pensato e quasi tutto attuato tra i rumori ed i pericoli di una guerra atroce. E nello Stato militare dell’impero ottomano, che per informazioni sulla Turchia eccelle tra le altre opere analoghe del seicento e del settecento e che è il risultato di osservazioni e di una esperienza di lunga serie di anni, è da rilevare la importanza politica. Sforzo continuo fu del Mar sili il dimostrare quanto fragile fosse il colosso ottomano e quanto agevole sarebbe stato da parte delle armi riunite della Cristianità abbatterlo e distruggerlo. Si pensi all’ardito progetto del Marsili dopo la presa di Nish del settembre 1689: rapidamente puntare su Sofia per innalzare, subito dopo, la Croce