CAPO II. « particolare ch’ella ne fa e la riconoscenza ch’ella ne tiene che « Voi abbiate voluto dedicargliela. Ha Essa trovato la vostra « Opera piena di grandi idee e degna di que’ geni che producono « le belle discoperte. Niuno può sufficientemente lodare e la fa-« tica che Voi vi siete presa per fare un sì grande numero di « esperienze difficili e l’abilità con la quale le avete ordinate. « Non v’è altro metodo col quale si possa un giorno arrivare ad « avere una vera Fisica ; e l’Accademia vi esorta, mio Signore, « con tutto lo spirito a continuare e per la vostra Gloria e per « l’interesse delle Scienze opera così felicemente cominciata ». Il lavoro non fu subito dato alle stampe, ma nel 1711 il conte Marsili ne pubblicò a Venezia un « brieve ristretto » in italiano. Il testo definitivo e completo dell’opera fu stampato soltanto nel 1725 ad Amsterdam, e ciò specialmente per consiglio ed impulso del celebre medico botanico e chimico Hermann Boerhaave, che compilò una lunga particolareggiata prefazione, la quale, formulata tutta come un inno alla originalità, alla vastità, alla genialità del lavoro del Marsili, chiude con queste calorose esclamazioni: «Mira res! res rara! Philophus non in « Musaeo, sed in Mari; procul a Sapientibus et Litteratis, me-« dius inter Nautas, non inter tranquilla otii silentia, sed rudes « inter clamores, non in pace, sed inter vitae discrimina ! ». E veramente questa « Histoire Physique de la Mer » è opera mirabile per la sua inquadratura. .Si può ben dire che anche oggi un trattato di scienza del mare viene congegnato sullo schema stesso composto dal Marsili. Abbandonando ogni preesistente preconcetto, il conte Marsili è stato diligente ed acuto nella esplorazione topografica, ba-timetrica, mineralogica, geologica, nella rappresentazione cartografica del mare di Provenza e nelle ricerche termometriche anche in profondità. Nello studio fisico-chimico dell’acqua del mare ha dimostrato cognizioni pari a quelle dei chimici più rinomati del tempo; nelle relazioni sui movimenti dell’acqua, correnti, onde, maree, è stato breve, chiaro, preciso, diligentissimo nella descrizione e nella rappresentazione grafica della parte biologica dell’opera. È autorevolmente riconosciuto in Italia e fuori d’Italia che