9 Mnix, MARZO. 10 sier Mapliio Lion, quondam sier Lodovico, et do altri scolari, nostri subditi. Et altre particularilà scri-veno, ut in litteris. Fu posto, per li consejeri, certa contirination di scuola di bombardieri a Lidene, si come aricordò sier Andrea Loredan, venuto locotenente, ut in parte. Fu presa. Fu posto, per i savij, l’acordo et stipendio di Bot Andreas, con cavali lizieri 500, a ducati 4 per cavallo, et per la sua persona ducati 4000, ut in partel Ave una balota di no, e non ave eflelo. 2 ‘ Fu posto, per i savij, 1’ acordo et sti|>endio di Kenzo da Zere con 150 bomeni d’arme, et ducati 15 milia a l’anno etc. Presa, et non ave etl'eto. Fu posto, per i savij tutti, di mandar il capetanio di le galie bastarde, el le altre galie armade, bastarde, e si armano, a la volta di la Puja, per le occorenze presente; et clic il colcgio babbi libertà lar quelle provisione li parenino neccessari« etc., ut in parte. Sier Antonio Trun, procurator, savio dii consejo, volse la parte, con questo si chiami damalina in co-legio l’orator yspano, e si dichi di queste moveste si fanno etc., et andò in renga per la sua oppinone; non li fo risposo. Andò la prie di savij, el fu presa di assa' balote; si che 'I colcgio non babbi a dir niente, ma voi proveder etc. Fu posto, per sier Lunardo Mocenigo, sier Zorzi Corner, el cavalier, sier Pollo Pixani, cavalier, savij dii consejo, el i savij a terra ferma, el sier Batista Boldù, savio ai ordeni, che le specie sono restate a Baruto, non cargate su le galie, possimi esser levate con le nave e condule in questa terra, e poste in doana lino sarà terminato altro per questo consejo, ut in parte. Sier Piero Antonio Morexini, savio ai ordeni, messe che le restasse fino vaili le galie si melerà a luorle. Parlò conira la prima parte sier Lorenzo Capello, è di pregadi, quondam sier Zuam, procurator, e te’ lezer le parte, che le specie non poteva venir con altro cha con le galie; li rispose il Boldù. Andò le do parte: 09 dii Morexini, 93 di savij ; et quella fu presa. Et cussi 5 nave, vanno in Soria, che erano sora porto, la matina sequentc fe’ velia con questo ordine. A dì 3. Fo, da poi disnar, pregadi; et fo loto queste letere. Fu posto, per il serenissimo e tutto il colegio. do decime al monte nuovo, con don di 5 per 100, a pagar una a dì 15 marzo, l’altra a di 26; et fu presa. E parlò sier Alvise da Molin, savio dii consejo, exor-tando a volerle, et hanno trova ducati 500 milia |>er tutto mazo; e si stagi di bona voja, che Dio ajuterà questo stato. E parlò in risposta di sier Lunardo Grimani, die contradise a le decime, dicendo bisogna far altra provision di danari, cha per via di decime etc. Fu posto, per li savij, che tutti quelli depositerà-no, di le botege e volle che hanno, a ducati 8 per 100 d’intrida, et depositerano il resto, sì che le ballino a 4 per 100, siano sue, senza pagar decime, potendo tamen esser riscosse per la Signoria etc. Presa. Et licenzialo il pregadi, restò consejo di X con la zonta, dove si trata tutte le materie. Nolo. A Lio zonseno zerclia 200 slratioti con li soi cavalli, venuti di Dalmatia, solo do cappi, Busichij et Maurcs!. Stcteno alcuni dì fin zonzino il resto, el poi fono mandali a Mestre, et di lì vadino a la volta di veronese. Fu |Risto, per li consieri, in questo pregadi, che li privilegij di exention di daeij, perdurati 8a l'anno, a le murege di l'Anontia' di Cremona siano exente. El cussi fu preso, e confirmati. Di Roma vene letere, ma non lete tute al 3 pregadi, di 28 et primo. Prima, come il papa partirà a dì 5 per Civila Vecbia, e con lui va sier Zorzi Pixani, orator nostro. El parole dii papa, voi esser neutra! e non voi dar danari a Franza, imo voi liavcr 700 homeni d’arme el 2000 fanti, el à mandato a far 3000 sguizari etc. ltem, per le letere di primo, al consejo di X, si ave altre particularilà etc. Di Cremona. Di successi ; et bastioni fanno etc. A dì 4. Fo gran consejo. Et fo letere ili 17 fe-vrer, di Zuan Piero Stella, secretano, va al redi romani, date.......Come è ben visto per tutto, el à 'uto salvi conduti etc. Il re di romani è versso la Fiandra, mia 450 de lì ; el in Alemania non si vede preparation di gueri a. Di Napoli, dii consolo nostro, Lunardo Anse/mi. Chome la movesla fata non è 0; el spagnoli hanno bon animo versso la Signoria nostra etc., ut in litteris. Noto. Da questo zorno adriedo la terra comcu-zono ad ralegrarsi etc ; et era bone nove, non si sa-pea qual, ma si sperava aver il re di romani con nui. El dii papa si havia bona speranza, imo fo dillo, li oratori francesi erano partiti di Koma, non haven-do potuto haver danari, videheet monsignor de So-glier, et quel sla fermo a Boma, e monsignor de Gimel. Item, nostri luta via dava danari per cavalli lizieri, et a’ contestatali per fantarie. A dì 5. A nona fo letere di Roma, di oratori, di .?, et fo per corier spazato per todeschi