ADUNANZA ALL’aCCADEM IA DELLE SCIENZE DELL’ISTITUTO 121 Per la stampa della sua magistrale opera sul Danubio furono offerte al Marsili vantaggiose proposte da una rinomata società libraria di Amsterdam. Il Marsili accondiscese alla stampa, rifiutò qualsiasi pecuniario compenso, volle solo in cambio una copiosa e rara collezione di libri scientifici, che non erano compresi nella Libreria dell’istituto, e si trovava alPHaia per la vendita della famosa libreria del Cardinal del Basco, ed una raccolta di « Cose naturali dell’ Indie » (cioè dell’America) che il Vallisnieri giudicò « da se stessa poter formare un Museo di cui forse in quel genere non sarà il secondo in Italia ». Egli intendeva di lasciar tutto ciò in dono all’istituto, ma a condizione che fossero rimossi, insieme con gli abusi introdotti, le cause che avrebbero potuto favorirli. «Si recò, nonostante la di lui oltre sessagenaria età, con lunga navigazione da Livorno a Londra ed indi ad Amsterdam, curò la stampa della sua opera e la raccolta del materiale, che affidò a mani sicure e fece poscia trasportare a Bologna. Ma le condizioni che egli voleva imporre per la consegna di questo materiale, non garbavano punto, nè agli Assunti, nè al Reggimento; chè troppo strana cosa pareva il dover rinunziare a tradizionali privilegi e ad inveterate consuetudini. Perciò si fecero al Marsili opposizioni d’ogni specie, e si tentò di costringerlo a consegnare tutto alla Assunteria dell’istituto senza condizione alcuna, prima col resistere alla richiesta che egli dovette fare del manoscritto e dei disegni relativi all’opera danubiana, da lui antecedentemente depositati nella libreria dell’istituto, poi, col richiamare direttamente dall’Olanda le colle- di scrivere) tutto ciò che competerà ad un cosi strano trattamento ad un povero cittadino, che ben volentieri si è spogliato del proprio, ha ceduto le benevolenze della S. M. di N. S. Clemente XI0 a favore dell’istituto, acclamato da tutta Europa, ma non già la propria onoratezza e decoro. Essendo sicuro di non poter mai esser convinto da veruno de’ viventi nè di bugia, nè di artificiosi raggiri, ma solo esser vissuto sino alla di lui avanzata età, fra una somma puntualità verso e degli amici, e degli inimici e degli Indifferenti... ».