557 MDIX, LUGLIO. 558 intrò savio dii consejo. Disse altre parole secrete dii papa etc. Di Axolo, di sier Zuan Marin, provedador, di 24. Come à inteso di certa adunalion fata de vi-lani de li; et à mandalo do esploratori, i qualli hanno referilo, questi vilani aver preso 3 cara di pan'et 3 di vino a la Garpanea, soto la Scala, mia 7 lontan de lì, mandati per quelli di Bassan, per il disnar dii re, ‘ che ivi doveva esser ozi. Et diti noslri sono andati fin soto le mure di Bassan, et hanno preso 130 bovi todeschi, erano conduti per uso dii campo dii re, e li hanno menali versso lì. Et poi il dito scrive, di 24, borre una di note, chome li diti adunati etiam preseno domino lfirouimo de Rocha Bruna, tedesco, uno di governadori erano in Bassan; et perchè con questi erano alcuni stratioti in compagnia, quelli voleano in le man el dito prexon e villani lo voleva lhoro, unde lui fe’ tanto clic ’1 fosse mandato in Tre-vixo etc. 262' Di sier Christofal Moro, provedador generai, da Citadela. Come è con le zente atorno et con il capitanio di le fantarie con 1200 fanti. Quelli dentro, son spagnoli 500, non si volenti dar, acciò non li intravengi come fo a Castel Franco, che esso capitanio li tolse a descrition, e poi li fe’ tajar la testa a tutti, tra i qual uno capitanio yspano, homo da conto, nominato don Diego Deiser. Et che erano venuti da lui a Treviso oratori di Citadela per eapitu-lar, scusandossi li spagnoli non voler; et lui provedador li ha remandati indriedo. Item, a Bassan è venuto 1000 todeschi etc. Di Padoa, dii provedador Oriti. De quelle ocorentie. À nova, esser ingrossati et esser ria 7000 todeschi ; el lui va fazendo provisione, ma si li mandi zente etc. E aricorda, che contra li citadini padoani si siano più mitti, acciò li altri di le cita non dubitano etc. Noto. Nostri tuta via di qui fanno fanti, et expe-diteno per colegio Zuan Griego, con li balestrieri a cavallo el poi haver, e dano danari, mandato a Padoa. Item, Gorloto, contestabile, con fanti .... Et di Romagna vene assa’ fanti, subditi dii papa, a luor soldo di qui, inteso ebbeno la Signoria avia auto Padoa. Di Ragusi, di sier Zuan Moro, capitanio di le gafie bastarde, di 9 lujo, et di sier Lunar-do Justinian, sopracommito, fonno letere in la Signoria, et vidi par ticular. Come erano iti lì, et aspetavano il zeneral. Et a Brandizo erano li galie et 3 fuste spagnole, e aspelavano altre barze; et tulle charavelle e alili navilij di nostri, capitavano ini Puja, erano messi a sacho etc. El dicitur, dubitavano nostri non tragetasse turchi di la Valona im Puja etc., come dirò di soto. Da poi disnar lo consejo di X con la zonla el colegio, ma sier Antonio Grimani andò a Murali, a la sua caxa, a piazer. Et dicitur, in questo consejo fu preso di procieder conira sier Francesco Corner, di sier Zorzi, el cavalier, retenuto, utsupra, e scrito, e fu condanà sia privato per mexi 4 di consejo; tamen, juditio omnium, meritava esser asolto. Item, fo preso dar una caxa di rebelli per uno a domino Zi-tolo da Perosa et Latanzio di Bergamo, di quelle di Padoa, et ducati 200d’intrada di beni di diti rebelli, quando sarano conflscadi, et in hoc interim da la Signoria nostra, e Latanzio sia sopra tulle le arlela-rie. Item, a li Sonzini di Padoa, lidelissimi marchese!», fonilo concesse le cinque pelizion ho scripte di sopra. A dì 27. Da matina se intese, nostri, capo il 263 conte Zuan Brandoiim di Val di Marin, con li villani, aver auto Fellre, che lhoro medemi citadini si hanno dato, intervenendo domino Antonio Pizamano, episcopo di lì, come di soto più diffuse scriverò il modo. Etiam noslri ebeno il castello di la Scalla, vicino a Bassam, che quelli dentro pavidi si reseno, salvo 1’ aver e le persone. Di Citadela, dove era andato lì sier Christofal Moro, provedador. Esser levato il campo di l’assedio et Dyonisio di Naldo, capitanio di le fantarie, con li soi fanti brisigelli, et venuti ozi versso Treviso, dove ozi il conte capitanio e il resto dii campo si dia levar di Treviso e inlrar im Padoa, perchè intendeno a Vicenza esser gran numero di todeschi, zercha 7000, et venir quelle 300 lanze francese, licei la più parte siano de ilaliuiii, soto pe-rhò monsignor di la Peliza, le qual za è di qua di Verona. Et ozi se inlese non haveano sachizato il borgo di San Zen, perchè quelli fonno in arme, ma ben è venule versso Vicenza, dove lì si fa la massa di le zente di l’imperator, et hanno sachizato il pa-lazo dii vescovo di Verona, eh’ è borra il Cardinal Corner, a Montebello etc. Di Friul, per avisi di sier Zuan Paulo Gradenigo, provedador, di eri, da Udene, et sier Antonio Zusti.gnan, doior, vice loco tenente. I nimici ingrossarsi versso Goricia, et esser zonlo lì con zente il marchexe di Brandiburg, et dicitur hanno fanti paesani 5000, fanti usati 1500, cavali 1500; el nostri sariano bon numero, ma li fo sospeso per il colegio etc. Di Gradiscila, di sier Lorenzo Minio, prò-