479 MCCCCLXXXXIX, FF.BBRAJ0. -480 persone pagano a la Signoria nostra molti danari, su qualli non sono altro che vignali et l’utilità è in li vignali. Undecimo, è injusta cossa esser inganati per haver quelli fato augumenti in li vignali di l’isola et su la possession di la Signoria et hanno speso tuta la facultà. Duodecimo, per le menaze del Turcho è ogni anno arrnada fuora. Ultimo, il pericolo mani-nifesto per tal prohibitione si convien robar et depredar, et fanno li homini conjuration con capi, et sono homicidiarii, asassini et malfatori, et ne li zorni passati fo discoperto una conjuration di 18 con uno. capitano, qualli fono contra li castelli et capotami, et di questo è testimonio il rezimento. Et la parte di la qual dimandano la revocation fu presa 1488; zoè quelli che cargerà vini su le barze forestiere, da primo marzo 1489 in là, pagi per dacio oltra li dacii consueti ducati 4 per bota di mastelli 48. Et. non poi esser revocada dita parte se non per i tre quarti del collegio d’acordo che meta la parte. Et quelli vorano far nave grosse li sia presta de li danari di la Signoria nostra ducati 3000. Noto. In questi zorni,'uno Hieronimo senese, diceva a l’improvisa su la lira, fu retenuto per el con-sejo dei X per sodomita, el haver usato con tre puti, al qual non si potè dar corda, et fo butato il collegio, tochò a sier Polo Barbo consejer, sier Domenego Trivixan cavalier avogador, sier Francesco Mocenigo cao dii consejo di X et sier Nicolò di Prioli inquisi-tor : li fo dato il fuogo et nulla confessoe, et haveano le cosse provade ; or tandem fue expedito, zoe bandito, ila che scapolò la vita soa. In questi zorni gionse in questa terra Marco Be-vazan secretano nostro stato a Zenoa, et era di collegio, tamen mai non referite in collegio, di Zenoa, alcuna cossa. A di 26 fevrer. In collegio, fo gran neve, adeo non si reduse la mità del collegio ; et vene Piero di Medici per caxa dii principe et stete alquanto con li cai del consejo di X et li altri fono mandati fuora, credo in qualche praticha col Vitelli. In questo zorno sier .lacomo Contarini de sier Piero introe proveditor sora 1’ armada, in luogo di sier Alvise Bernardo. Da Bibiena di sier Piero Mar zelo, di 19 in zi-fra, venula eri sera. Come l’ultime sue sono di 10. Da poi quelli del ducha d’ Urbin si volseno partir, essendo compito ozi li 3 zorni, et exortavano il magnifico Juliano dicendo lomeneriano seguro via, tamen el non volse andar, dubitando. Et esso proveditor mandò a Castel Delze a dimandar Ramazoto et li fanti di l’Alviano, quali non erano ancora venuti. Et quella note havea auto lettere del ducha, che comandava a li soi restassero ancora per ¡5 over 6 zorni ; quelli hanno promesso restar,et lui teniva in caxa misier Zuam Batista Carazolo, qual laudò assai, et domino Mariano Ario pisano capo di squadra dii Manfron. Et eri Bianchini di Pisa contestabele, è in Popi con 300 provisionati, vene verso Bibiena per danizar nostri, erano andati a far legno per far li bastioni ; et era fuora dicto Carazolo et Mariano et il capitano spagnol, qual li fo a l’incontro, etiam le zente di Bibiena tutte volsero andar, ma lui proveditor le retene, et nostri li tolse la bandiera a dicto Bianchin et amazono alcuni fanti et altri presi, quali fono spoliati et lassati andar. Diceano tenivano nostri fusseno persi, ma inteso dii socorso vien, stano di mala voglia li nemici, et si nostri desse danari a li fanti tuli veriano de qua. Item, nostri atendea a fortificar li bastioni e repari, qualli horamai è a bon termine. Et lauda assai l’Alviano et Lazaro Grosso. Et de Tormenti pur ne à trovato li intorno, à dispensato a le compagnie, tenendo bon conto, non hanno vin, de li cento li novanta bevono aqua, ojo ni sai non ci era, manzano aseni, et do pera di bovi magri quali tenia per portar i legnami per la fabricha, licet sia tempo di quaresema li voleno sabado amazar et manzar per non haver altro. Tamen lui sta volentieri per amor di la Signoria nostra, et patisse ogni cossa, aspetando il soccorso, qual zonto sarà, voria saper da la Signoria quello habi a far. Item, tenuta fin 20. Quella matina Bianchin predicto è tornato con alcuni cavalli et fanti, et P Alviano et domino Mariano li fono a le spale, datoli alcuue feride, toltoli il gaban, spada e pugnai, lo caziono fino a Popi, sichò più non ne darà fastidio; hanno preso uno cavallo nostro et alcuni fanti. Et in P altra di 19, par quelli del ducha hanno promesso star lì sino a dì 26, e luì voi restino fino verà il socorso ; quali si faticano di dì e note a portar tassine et a fortificar : lamen à inteso, per lettere dii proveditor Venier, il socorso non poter venir, ergo etc. Da Puola di sier Bortolo Galbo conte el di Zorzi Dragan soprastante. Zercha alcune cosse li bisognava per le barze ; et fo ordina desse. Da Pisa, di proveditori, di 19 in zi fra. Pur di 192 le calamità di le zente quale cridano driedo danari, danari, fame, fame; et esser partiti 100 fanti et 20 stratioti et il resto voleno partirse, adeo siegue molti desordeni, et sono in grande inopia et piseli stano mal contenti et vorebeno veder la fin, et li lhoro oratori, sono qui, li ha scrito la Signoria non si cura.