157 MCCCCl.XXXX Vili, NOVEM UH E. 128 l’exercito era diseso al piano, et mandono a Monta-Ione, che non havia volato rendersi prima, a dir si si rendesse et cussi a pati si rese. Non vano a Popi 1 senza l’arfilarie le qual aspectavano. Et come el signor Carlo Orsino era venuto da lhoro a dirli : come era sta terminato col ducha la inatina sequente levarsi per andar verso Popi, el qual locho voleno ha ver, ma prima bisognava tuor certi castelli di sopra per serar la via di soccorso venisse da Fiorenza ; et perchè voleano andar prima opugnar uno castello di là da Popi tra la pieve di Siiti Stellano, dimandavano cavalari e fusseno messe le poste. Hanno ricevuto li ducati 3000, laudano molto Marco di Santi secretano el domino Paulo de Fuligno dolor, slato lì in la Verna, operatosi molto. Iiem, rechiedevano fanti per haverne di bisogno. Et per l’altra di 11, data ivi, advisoe non ha-versi levato per caxon di cariazi zonti cri al tardi ; si leverà Ja matina sequenle. Mandono Zuam Paulo Manfron a oppugnar Migliano locho apresso la pieve di San Stephano et lo havè a pati, et il signor Bortolomeo d’ Alviano andò a l’Asìno verso Popi, e non si volendo render l’liebe per forza, morti di lhoro 8 e feriti ili nostri qualche uno, tra i qual esso^ signor Uortolomeo da uno passador in la faza, lumen non hi» mal di pericolo. Et come la matina do-veano andar alozar sotto Popi per tuor la comodità dii soccorso dii Fiorenza ; aspetano 1’ artilarie e chiedevano danari ; haveano ricevuto do lettere nostre di 7 dito ; si aspeta il fratello suo in ajuto di fiorentini con homini d’arme 50, et 150 dii padre; et come in campo tutto el dì veniva messi per spiar solo specie di parlar a esso domino Hannibal Benti-voy, el qual semenava col ducha di Urbim et Medici qualche zizania. Dubitano di qtiesto, etc. Di Marco di Santi, date a dì 9 a Bili iena. Come havia tenuto li fanti a la Verna con parole, qualli si volevano partir per non liaver hauto danari, pregandoli dovesseno aspectar fino zonzeria il campo, pro-metendoli etc. Laudò domino Paulo de Fuligno. Ilein, coinè' in Frenzona, di là da Popi, era nostro contestabele Zorzeto Albanese con 150 fanti, et in Popi esser 400 fanti inimichi, et el signor ili Piombini e Zuam Paulo Bajoin con homeni d’arme 130 et 60 balestrieri a cavallo. Di Chiosa disiar Fantini Pizainano podestà, de 14. Advisa dii passar di le nostre zente, zoè provisionati e fanlarie de lì per andar a Havena, el li ha-vea dato ogni favor. Da Ha vena di 15, di molte provision fate per quel podestà. Come erano venuti dii lui li quatro ! condutieri nostri a dolersi non erano disposti a star sotto domino Antonio di Pii ; et eh:un sier Zuam Paulo Gradenigo scrisse come l’opinion sua era parte dì quelle zente restasseno lì a Havena, et con parte andar a tuor l’impresa di Galiada con il conte di Sojano. Da Rimano dii secretario, di 14. Come Vincenzo di Naldo di Val di Lamon era zonto lì, qual è • mollo insolente ; et eliam dii zonzer di Zuam da Feltre et Ramazoto da Bologna, e li inanellano fanti in le lhoro condute, nè più si trova fanti a Rimano ; • non manda più vituarie in campo perchè ha inteso 51 * esserne abundantia. Item, esser venuto lì uno se-, cretario dii ducha di Ferara chiamato domino Be-lingieri per la recuperatone di quel Borso, fo favorito dii signor, qual era retenuto in torre, si dicea per la Signoria nostra. Di Cor fi di sier Polo Nani sopracomito nostro, a dì 19 octubrio. Replicha quello havia scrilo per avanti zercha il gripo di turchi prese, sopra il qual era molti cristiani retenuti, i quii Ili per el rezimento di Corphù erano stà lassati, qualli parte erano mer-chadanti et parte schiavi, et havia fato reteñir il gripo fin havesse ordini di sier Nicolò da cha ila Pe-xaro proveditor di 1’ armada che si ritrovava in l’Arzipielago, et nulla dii gripo era stà mosso, e ’I patron è rimasto contento restar a Corphù, el qual è turclio. Farà in questo mezo riconzar ditto gripo, etc. Da Moilom di 22 octubrio. Fo leta una lettera scrita per sier Bernardo e Benedeto Zivram a sier Antonio Cocho. Avisa il zonzer di le galle di Alexandria et trafego; qualle hanno cargo di colli 5100 specie : zoè il cargo di tre galie et è la nave rata. Dem, haver aviso di Rodhi, aver di 5G dii passato lettere da Constantinopoli, esser stà mandato a la Porta uno lhoro orai or per recuperar soy navilìi presi per turchi, non è stà ascoltato dal Signor, imo licentiato et |Hiblieatoli la guerra adosso, sicliè quel gran maistro facea provision. Di Cypro di Faniagosla di sier Bartolomeo Minio, date a di 1° octubrio. Come Cartibei signor di Damasco riman pur assa’ quieto signor in la Soria, va per tutto cavalcando come signor con zercha 4000 persone, va recuperando danari per tutto, et se porta assa’ destramente verso le persone di la na-tion nostra, ma verso mori nulla sparagna. Ilem, havia fato, da poi era lì, tre mostre a quelle fantarie. Ne era molli greci in le compagnie quali havia cassati e rimesso (aliarli, ma volendolo ridrezar, è bisogno mandarne deli almeno 500 fanti taliani, el è