1009 MCCCCLX XX XIX, AGOSTO. 1010 Di Caodislria, di sier Aloisce da Mula, potestà et capitano, di primo. Ha ver da Castelnovo clic a uno loco ile tedeschi era sta trato 5 colpi di bombarda, non sa perchè ; et esso podestà havia mandate Ja-como de Lepora a la Jayza in Bessina, per saper nove di turchi. Fu poste, per li savii dii consejo e di terra ferma, di scriver una lettera al zeneral, et mandar Alvise Sagudino al Turche, si a esse capitano par. Et perchè era l’hera tarda, sier Andrea Cabrici el consejer vedendo tanta materia passava senza contradition, andò in renga, unde d’ acordo li savii indusiono. Fu messo, per li savii sopraditti, che sier Marco Antonio Merexini el cavalicr, va provedader in campo, debi partir per tutto mercoredi 7, in paena di ducati 500. Itevi, si scrivi a le terre dove per collegio fu seri lo lazi li fanti e mandi in campo, et fa-zino do citadini per loco a solicitar le zeute d’arme che subite cavalchino in brexana, e donian si dichi questa nostra deliberation a li oratori franzesi, et so-liciti il roy a venir a l’impresa; et ditta parte bave 5 di no et 189 di la parte, et questa sera si parte el pagador, et lo expedita per collegio la comission di provedadori in campo. Noto. È morto lo episcopo di Retimo, piovan di San Felice; et l’orater domino Acursiodi Franza dimandò a la Signoria uno benefìcio di ducali 50, havia questo episcopo per uno suo amico. Itein, dòmino Nicolò Franco episcopo di Treviso sta mal, et e tium sier Nicolò Liom, el procura tur, e tutti do poi inori tene. Itevi, fu mandato in Cypro, per il consejo di X, per comprar fermenti ducati 8000, drizali al capitano. zeneral, mandi con nave li danari. Ih Zara, in questi zorni vene lettere di rectori, di 28 lujo. Come Scander bassa era ancora sole a Ostroviza, et era venuto lì uno messo di la comunità di Tenina con lettere di credenza, dice ditto Scander è in ver Bossina e s’ingrossa di zente, mostra non voler offender i luogi dii re di Hungaria, lamen Ihoro sospetano, non spera dal suo ducila ajuto, vo-ria qualche monition; et havia una lettera, mandava Scander al suo ducha qual li rèctori la Ceno aprir destro modo, e traslatarla e la deleno indrio, e man-dono uno messo in Zagabria a ditto ducha, per obviar e meterli sospeto di Scander, dicendo havia praticha di occupar Tenina el altri lochi dii suo bannadigo, et che detteno tre barili di polvere a quel messo di Tenina, et lo honorono. Item, che essi rectori fortificbavano il borgo di la Drana et Nona, il qual è disabitato per il cativo aere, non erano 1 Dtarii ili M.»Sanuto. — Tom. II. 30 homini da fati dentro, et è loco di gran guardia, et quelli li fono mandati in soccorso fono infermati da SO in suso, el che a Zara non erano homeni da fati oltra 800, et haveano expedito 1" do caravele di armar, et datoli homeni 70, c mandale dal capitano zeneral. Copia di una lettera scritta per Scandir bassi al 391 ‘ ducha Zuavi Corvino, translatada, eie. Da Scander bassa patron di Bossina al magnifico et de ogni gratia da Dio dada : al Signor del paese di Crovatia et de molti altri paexi : al Signor ducha fiol dii q.m re Mafhias, in bona sanità et alegreza da Dio possi fecever la sua gratia la magnifìcentia vostra. Acciò che sapia magnifìcentia vostra come a nui fe comandamento dal nostro Signor Gran tur-elio che nui se dobiamo presentar nel paexe de la Signoria de Veniexia, et nui se apresentassemo con alcuna moltitudine de homeni, et come intrassemo nel paexe vostro, et cussi drio de nui sono venuti come inimici, et se haveseno posuto anche a nui ha-veriano preso, et nui questo non havenio dubitado recever da li vostri homeni perchè con vui havemo amicifia et bona pace, e specialmente solo el castello de la niojer dii conte Carlo de Lizevas dove fonò tolti alcuni de li nostri valenti homeni, et se de lho-ro havessemo havuta paura hafessemo ben possalo guarentar de lhoro, ma nui se fìdavemo de la bona pace. El da poi die nui la fazemo nel conta do Zara, el cussi Coxule se haveva scoso con sui cavali, et a li nostri ha fato gran impazo, et anche parechi di lhoro ha preso, et da pei che un’ altra velia lornas-semo soto Ostroviza cussi Coxule mandò da nui un suo homo digando ; io ho preso molti de li loi turchi, per tanto io andai solo Ostroviza a zcrchar li presoni li quali da li nostri seno piati da vui in bona pace : li quali presoni Coxule non mi volse dar. Et da pei questo, nui mandassemo alcuni de li nostri valenti homeni perchè anche li mostralo a queli dii conlà di Zara che li dovesseno scampar, et come fono soto el castello non fezeno altro salvo che glie menò via alcuni animali; et cussi come nui da la |«‘i-ma fossemo zonli in Bossina più de le volte li nostri homeni a le terre dii nostro Signor sono venuti, à minato per le continue incursion. Per tanto se de tutte ste cosse et faconde è stato el vostro comandamento et vostra saputa questo non è consueto de bona fede e*t pace, perchè tu sii signor et fiol de signor, el anche nui possiamo trovar 100 et 200 cavali li quali poriano robar et far danno a li vostri 04