1103 ueeccLxxxxix, agosti. 1104 in carnpagna, e ¡1 ducha non voi dicendo non haver zen e da meter in campagna e variar le terre. Ilem, che ’1 ducha mandava domino Francesco Morexini 426 ‘ suo citadin, di età di anni 45 in 50, al re di Hungaria con cavali 6, parte a dì 19, va per la Alemagna a esortar il re non sii d’aeordo con la Signoria con-tra turchi, perchè era fama la Signoria li dava danari acciò lenisse turchi in guerra. Ilem, eri sera dovea zonzer il Cardinal Sanseverin a Milan per la via di Lodi, lumen par con cavali 4 per slafeta sia andato a Milan ; et che ’1 Cardinal Ascanio ha menato uno astrologo con lui, el qual à ditto queste parole al prefato Cardinal e concluso: s’il ducha non perde il stato voi lo fazi impichar. Ih Becxa, di provedadori generali, di 17. Come era zontu il Caraz ilo capitano di le fautarie, et stanno a expedir li provisionati ; et il luni il conte sarà lì, eh’è a dì 19, el vederano etc. Ilem, hanno lettere di domino Alexan Irò Cojoin da Malpaga, li manca pur qualche homo d’arme. Ile in, mandono una lettera portà da domino Hironjma di Provai abula di Alexandro di Provai da Monlexelli, li scrive come uno capitano di la Midona di Forlì con 50 cavali de’ balestrieri, era alozalo là, et il resto fino 200 balestrieri erano alozali sora Po, et nominati alcuni alozali a quelli confini quali hanno auto co-mandamento di andar (ulti in Geradada. Ilem, scrive la cossa seguila a Cremona con li frali di Santo Aguslin e il rotenir di frali e mandali a Milan. Ilem, il ducha «spela 6000 lodeschi, di quali ne son zonti zcrch.a 50. Di Gradiscila, di sier Andre i Z tnchani. prove-dador zemraì, di 17. Come el signor Girlo Orsini per nome di altri condutieri era venuto a dimandarli danari, el che li fanti beveno sugo de uva e dimandano marcelli per l’amor de Dio. Ilem, mandò una deposition di uno Zuam di Bossina explora-tor di Udene, stato a Dovigna in Corbavia, partito a dì 12: dice come Ira Turchia e Bobina non sono più di turclù 5000 con Scandor bassà e non polene venir in queste p.irte se non il setembrio, et non era sta grano ni biave per causa di certi vermi, et non poi haver più di 3000 paesani ditto Scander olirà quello ha, volendo corei' in Friul non harà vituarie al venir. Ilem, el Bastardo di Bungaria era zonto con 2.00 cavali a uno loco ; et che turchi è ristali di coror perclvè credendo haver la pace con il re di Bungaria non l’hano potuta haver perdio li baroni non voleno. In questa matina fo consultato in cjllegio di mandar uno in. Bungaria. Ilem, bisognava mandar la, paga in campo quid valeva ducati. 30 nailia, eliam danari a Gradiscila a le zente. Ilem, fo scritto a Buigo che in luogo di Constantin di Cypro castelan a Castelvielmo dovesse meter uno altro fino si farà, et za era sta fato, la cria chi volea esser si scrivesse. Da poi disnar, fo pregarli, vene il principe e queste lettere : Di Crema, dii podestà el capitano, di 17, hore 24. Come era zonto il terzo suo explorator, mandò in Aste sotto specie di recuperar la facultà di uno suo fradello morto, fo lassato passar, et a dì 12 zonse a hore 22 in Asie e trovò su la porta armato misier Zuam Jacomo qual feva passar le zente et tutte l’ha viste bellissime zente, le qual alozono li intorno, et che per esser da Crema fu lassato inlrar in Asie; poi partì per Turin e trovò il nostro secretano, qual abuto il conlrasegno disse haver dal ducha di Savoia el re non esser per venir questa invernata di qua da’ monti, et esser lanze 1200 in 3000 di qua da’ monti, manchava venir el signor Constantin el 300 zenti- 427 Ihomeni, 200 di la guarda dii re et 100 di la raina, quali tutta via vieneno di qua da’ monti. Ilem, il re ha mandato a dir al referendario, è lì a Turin, voi le 200 lanze dii ducha, li manderà i danari ; et misier Zuam Jacomo ha mandato a la Signoria uno suo secretano, Placidio, et esso signor havia ricevuto 1’ bordine di la Signoria di andar in campo de’ fran-zesi, non ha danari non sa coinè far. Ilem, sapeva esser di qua da’ monti fanti 7000 in 8000 paesani e altretanti forestieri zoè sguizari, guasconi etc., e hanno molte artilarie. E dilto explorator ritornò in Aste, et che ’1 marti a dì 13 de sera franzesi bave la rocha di Araz dal castelan zenoese per tratado, quali intratì franzesi entro messeno a saeho e usò gran crudeltà amazando homeni, done, puti etc. et quella brusoe, adeo niun vi è al presente et eravi 500 fanti prima dentro. Ilem, a di 15 passono il Tanaro et andono col campo a Anom ; a hore 19 se acarnpò et a hore 20 cominzò a trar artilarie, boche 36 trazeno balote grande come mezza testa di l'ero, sono sopra carele, non si move et conzegnano sichè le non rinculla in driedo, qual à una porta bombardava e brusava e non butava muro zoso ; et è ditto esservi dentro fanti 800; et che franzesi hanno tra le altre Ire Ilombarde grosse, treva piera come uno cubilo, e 10 altre bombarde, il resto spingarde, et le sue artilarie erano menate da 20 cavali per caro, et era cari numero 80 ; et che nel venir in qua da Turin cavalchò con 12 zentilhomeni di la guarda dii re venivauo in campo, menava 10 cavali et più per uno, e U altri vieneno via, hanno cavali 6 per uno zoè l’Inirrn» d’ arme, uno balestrier. do sacomani