MCCCCLXXXX1X, LUGUO. mi vii a terra ferma, voleno esser conformi in una fortuna col re e suade la sua venuta. Et mandate le parte, el primo parlasse fu sier Beneto Trivixan el cava-lier, et benissimo in favor de l’opinion-di savii, et disse cogwosco el duella di Milan, è articuloso sua-sivo et sugestivo, ingegno diabolico, concita turchi contra nui ergo questo est consilium necessitatis : si leanl leges inter arma, so li beneficii li ha fati questa Signoria, di foraussito posto in caxa, poi fato gover-nador dii stato di Milan, tegnù basso; il ducila, fato la liga, si fe’ ducila, et la Signoria nostra fo la prima li scrivesse lettere, et baio varentà nel stalo contra francesi, et questo à comosso et fato questo papa lui col re di romani parentà, il re di Pranza passalo menato in Italia, et ruinà re Alfonso ; fa al presente con fiorentini come feva prima de nui, bora fa col Turcho, et ha tutta Pranza subornata; poi comemo-rò la guerra dii Turcho, et Argos fo el primo loco ne tolesse turchi, et durò la guerra anni 18 : in con-elusion optimamente parloe. Li rispose sier Antonio Trtim da la barba, ma mal, et disse come ili Argos era rector quando fu preso uno sier Ilironimo Trivixan, et il principio fo per caxon di certi carazari. Or, vedendo sier Polo Barbo, eh’ el consejo li sentiva contra, non parloe; et mandate le parte G fo non sincere, 11 di no, 26 quella dii Barbo, 161 di savii, et fu presa di tutto il consejo. Fu posto poi, per tutti li savii sopraditti, di dimandar al re di Franza l’armata si feva in Provenza in ajuto di Pdiodi debbi venir in sussidio di la nostra; ave 7 di no, el resto de sì Et fo comandato questa deliberation secretissima, et dato sacramento per li cai dii consejo di X a tutti et tolti in nota, et fu jurato sacramento sul messa! per esser importantissima. Fu posto, per li savii preditti et nui ai ordeni, che sier Sebastiam Moro electo patron di la nave di comun, si conza a Puola, debi doman meter ban-cho, et si armi con homini 250 con li modi di la sua creation : have 3 di no, el resto di la parte. Fu posto, per li savii dii consejo et di terra ferma di dar taja a 7 capi di stratioti fuziti da nui et andati a Milan, zoè chi li darano vìvi liabino L. 1500 di soi beni si non di quelli di la Signoria nostra, et morti L. 1000, et habi la sua provision, et sia publicata la ditta parte, et habino termine a ritornar zorni 15, et have tutto il consejo. In questo zorno Ialite uno merchadante di fon-tego, di primi, chiamato Rigo et compagni per ducati 12 milia. 346 A dì 5 lujo. In collegio. Vene uno raguseo chia- mato Nicolò de Rona nobel di Ragusi, et presentò una lettera di credenza sotto scritta : Servitore* rector et consilius Ragusce, data a dì 27 zugno, et la mansion dice: Gloriosissimo principe. El qual in piedi expose : li soi ha ver avisi di Scopia, di 17,