205 MCCCCLXXXXV1U, DICEMBRE. ducha di Urbin, e li villani li hanno mandati via e fati partir, e il conte di Sojano non voi alozino sul suo, dicendo non esser il modo ; voria stesseno a li lochi presi che saria con gran pericolo, et nevegan-do non si porà operarle ; sichè non sa che far. El conte è duro; li ha offerto pagarli i strami, pur sta duro ; domino Antonio di Pii e domino Tuzo sono venuti lì con le persone per veder li passi; et li lauda assai di bon voler e fedeltà. Era zonto 270 bergamaschi quali volea partirse per esser uno me-xe et mezo sono sta mandati a servir la Signoria. Iiem, sempre do lì piove ; voria li danari per le page ; e si dicea in Val di Bagno esser zonti alcuni contestabili fiorentini con fanti trecento. Di Jacomo Sacho data ivi a di 12, al podestà di Ravena drezata. Sora tutti li successi. Come andò prima con 25 cavali lizieri, et ordinato a li tre eon-testabeli li venisse driedo con lhoro compagnie ; et .per la intelligentia bave prima Sorbano che zonzese li contestabili con 100 fanti, et etiamhave prima Te-zo a pati ; a dì 11 have Monte Alto con acordo, et quella sera vene il proveditor Gradenigo con il conte di Sojano e li cavali lizieri; et come quella matina era cattivo tempo; solicita si mandi danari acciò l’impresa non si diserti ; per questo anderano a Charesto et a uno altro loco abuto a pati, ergo è stato lui. 83 * Dii conte Lamberto dì Sojano, data a Sorbano a di 12, al ditto podestà di Ravena. Narra quanto è scrito dì sopra ; si duol di le gran pioze, et aricorda non sì manchi di mandar danari. Dz Ravena, di 13. Come havia mandato in campo a Sojano ducati 500 tolti a imprestedo: poi abuti ducati 2000 da Chioza subito li mandoe, per il capitano dii devedo, in man di sier Zuam Paulo Gradenigo acciò per danari non stagino di far fati, qualli il zorno seguente zonzerano. Ite in, il sig. Otavian di Manfredi è a Castel Caro, e à pur fato danno su quel di Faenza come scrisse ; esso podestà scrisse a Forlì, ave risposta, la qual la manda. Di Juliano di Medici, data a Bibiena a dì 7, drizata a Piero di Bibiena lhoro secretano. Come Piero era partito per andar a trovar vituarie, et che il ducha di Urbino sollo voleva andar a li alozamenti ; et trovarsi in campo 1200 mulli, et con 200 multi voi tenir il campo fornito di vituarie, et mandar 2000 cavali disuteli a le stanzie su quel di Urbino. El sig. Bortolo d’Alviano havia fato molti boni disegni conzo che fusse il tempo, et fiorentini haveano redute tutte lhoro forze contra nostri de lì. Paulo Vitelli, Vitelozo, Zuam Paulo et Simoneto Bajon et Frachasso et nostri voi far una stratagema e haver intendimento con le zente è a Pisa nostre, o in Val d’ Arno o in Val di Naxelo o a Pozo reai o Imperiai ; et come il ducha d’ Urbino zerchava poner una corona in testa a Paulo Vitelli con il levarsi de lì. ltem, ha fiorentini stano malissimo; non c’è danari, sono in divisione, e le zente sue maxime le fanterie è sta pagale de li danari dii ducha di Milano. Da Pisa tre lettere, 20 novembrio, primo el 3 di questo, de li proveditori. Come ebeno certi danari da Lucha, e stratioti haversi messo insieme e dimando-no danari di le lhoro page o volersi partir. Li proveditori li oferseno impegnar li argenti e veste e vo-leseno aspectar; non volseno, tutti si parlino; li man-dono driedo li capi et Zuam Grìego ; fono contenti tornar, con questo si desse a qual compagnia do page, di tre dieno haver, e li aspecteriano; usoe questo per dir come rompa di dar do page daranno cussi a nui ; et cussi fo dato a Nicolò Busichio do page, ch’è capo di 70 stratioti, zoè con danari trovono a imprestedo et a Zenoa, e li ducati 4000 quali sono pochi non sa come far la paga, è ducati 17 milia, et sin qui dieno aver 3 page, ch’è ducati 51 milia. È gran penuria, non hanno strami, li citadini vogliono 12 soldi dii cento di strami, e li soy li inimici li hano tolti: sichè quella zente hanno raxon. Per la lettera di primo, solicita pur li danari, e per li tempi non era partile le fuste per Zenoa; è gran carestia : bisogna o dar le tanxe o una paga, o pisani dagino li strami a le zente d’ arme, zoè di bando ; lamen quella sera partirà le fuste, ma son pochi al bisogno. Et quella sera esser levati 70 francesi per non haver auto danari, li ha mandato drio, ma non hanno voluto ritornar ; di le zurme di le galie sono amalati li do terzi. He in, hano ricevuto il brieve di Zacharia di Fieschi, per il qual hanno avi-so se li manda tra Lucha e Zenoa ducati 17 milia , che alquanto li ha ralegrati. Per quella di tre, come li francesi non hanno voluto ritornar, e che a 25 a trato li fanti se parlino non venendo danari ; dubita- 84 no un zorno romagnir solli ; perdono bellissima oc-casion perchè il lutto se recupcreria ; et hanno inteso fiorentini meter in hordine el signor di Piombini per mandarlo a Pontadera. Et dite lettere vene per via di Ferara. Di Milan, di l’orator, di 11. Come havia auto lettere di Franza per via di Monferà dal sig. Costantino, qual dice esser d’importantia, perhò subito le ha expedite, le qual erano in zifra. Di Franza de li oratori, date a Bles a dì 21 novembrio. Come haveano inteso la regia majeslà nel far di stadi haver dato angaria a li populi, zoè al