G29 hitto venere quelli hanno nave sì vengino a dar in nota con li modi voleno armar e servir la Signoria nostra, et quelle sieno balotade in questo consejo e tolte 4 et quelle armarle : bave G di no, il resto di la parte. /lem, per tutti li savii ut supra fu posto, atento li presenti bisogni maritimi, fusse fati 500 boni fanti soto quelli contestabili pareva, et quelli siano mandati con l’armada per li bisogni, et bave tutto il consejo. Itevi, fo posto por li savii -dii consejo et di terra ferma, di scriver a li nostri oratori in Franza, e mandarli copia di lettere castigate venute da Costantino-poji. /lem, sieno ozi electi do oratori in Franza con cavali 26, mena uno secretario, e non possino rel'u-dar soto pene, et parlino con la comission se li darà per questo consejo: bave 16 di no, el resto di la parte ; et volendo far li ditti oratori non fonno trovati li messali per dar il sacramento, et cussi non fe-no ozi come volea la parte. /lem, fo posto per li consejeri, cai di XL e savii dii consejo e terra ferma, scriver ai proveditori nostri a Pisa, Bibiena e Castel Delze debino licentiar li fanti e li contestabili vechi mandino al so alzamento e cussi le zente d’arme e vengino via, et uno di lhoro proveditori di Castel Delze preteserà l’acordo, vadi a compagnar il conte di Pitiano a Cedi : bave 2 non sincere, 5 di no, el resto de sì. 50 A dì 18 aprii. In collegio vene Zorzi di Colombi saracomito ili Cherso et li fo ordinalo darli la sua galia e vadi via. /lem, fo a compiacenza di sier Zorzi Corner, el cavalier, era in collegio licei non fusse il dover, ma il principe volse, parlato di donar el presente dii soldam a la raina di Cypri, qual era in una cassa boiata in palazo dii principe et niun non contradixe, licei io Marin Sanudo non voleva, lamen pregato convini taser, edam sier Filippo Trum pro-veditor savio dii consejo non voleva, etc. ìlem, fono ospedite le lettere di Franza e lecto il sumario di le lettere di Constantinopoli. /lem, parlalo mandarli li collegati et li adherenti, questi videlicel il ducha di Savoja per il stato di qua da’ monti, il ducha d’Ur-bim, il marchese di Monferà, il signor di Rimano, il signor di Pexaro, il prefecto signor di Sinigaja, la comunità di Ancona la comunità di Lucha, e por ricomandati il conte di Goricia, conte Piero di Lodrom e nepote eriedi di madonna I sa bela di Agresta et il conte di Pitiano. Tamcn, parse al collegio non mandarli prò nunc. /lem, fo expedita la comission di Alvise Sagu-dino, va al sanzacho di Solitari et debi veder di ta- 6:ì0 sentar le cosse con danari. Ilem, io aricordai la cos-sa scrita per il retor di Dulcigno zercha l’alborazo di la Bojana e ville voleva, et fu azonta in la comi-sion. /lem, fo parlato dì mandar a tuor 200 homini in brexana et in bergamasca massime sul lago di Garda per armar le galie, le qual ‘non si potevano cussi ben armar de qui, et fono fate le lettere. Vene li oratori fiorentini per li quali fono mandato; et per el principe li fo dito la nostra delibera-tion fata eri in pregadi di levar le zente confortando li soi signori far bona compagnia a’ pisani. Ilem, di le robe fo tolte a Berga al fratello di sier Zuam Paulo Gradenigo qual havia salvo condulo, facesseno restituir. Ilem, di uno homo d’arme nostro chiamato Sebastiani di Faenza era retenuto in prexon per la madona di Forlì ; et per preditti oratori fo risposto che di queste cosse scriverano a Fiorenza; et etiam lhoro aricordavano la Signoria nostra facesse, e aricordarsi a’ pisani a voler star quieti e ubedir il lodo, et li fo ditto si faria. Et fo scrito a li.provedadori nostri di Pisa per collegio dovesseno dir a’ pisani e a quelli signori antiani volesseno star contenti a la sententia, perchè il tempo e la dexterità comluceva il lutto a ben. Di Castel Delze dì provedilori, di 14. Come lia-veano auto la risposta da la Piovo, quali ringratia, et vene uno suo lì a dirli sospectava il star tanto, et volea replicar la intìmation etc., ricomandando il suo patroni Paulo Vitelli, qual desidera una volta esser soto la Signoria, et clic quello non havia fato era restato per l’honor suo, et haveano hauto il contento di mandar vituarie in Bibiena, zoè mulli 25 per la prima volta di vili, farine et carne, /lem, a instantia dii magnifico Piero haveano mandato li -centia a esso capitano Paulo Vitelli di poter venir da lhoro. /lem, hanno lettere di Bibiena, di 12, non havia ricevuto le nostre, ma ben inteso l’acordo fato per via di la Piove, dimandava farine per pagar le promesse fate et debili avia e;sso proveditor. Ilem, por lettere di .luliano a Piero suo fratello, par habi-no vituarie ancor per assa’zorni. /lem, li mulli haveano fato credito di ducati 360, licei voloano ducati 800, et li hanno fato lettere di cambio, /lem, haveano dato ducati 20 a do spagnoli, zoè Villa Santa et uno altro, a dì 8 feno lettere di cambio al capitano spagnol et uno altro, et in Bibiena di 2 ducati 656 per resto di page: et abulo lettere dii proveditor Marcelo non si dagi danari a questi soi fino lui proveditor non vien. Da Nichosia di sier Ambruoso Contarìni yover- MCCCCLXXXXlX, aprile.