139 MCCCCLXXXXVII1, NOVEMBRE. 140 presa di uno corsaro si rupe. Ilem, dimanda quello habi a far, et aspeterà mandato. Questa matina in colegio, perchè le cosse di Tarmata dii Turcho reussiva, fo alditi li provedadori sora l’arsenal : parloe sier Lunardo Grimani et in opposito sier Antonio Trum, et per tutto il colegio 10 Marin Sanudo savio a li ordeni fui mandato a Lio a far la mostra di certi cavali de’ stratioti venuti qui per haver stipendio da la Signoria nostra, et menai con mi Piero di Paxe rasonato et cussi andai ; non fu in bordine, et tornai a bora di pregadi. in questo consejo fu leto certe lettere particular di le cosse di Franza, et comandato gran credenze et hcec salis. Ancora fo posto, per tutti i savii dii colegio et l’ordine nostro, la comissiom a sier Andrea Zan-chani, orator nostro andava al Turcho, come debi basar la man al Signor e li dagi la lettera boiata di bolla d’oro, et exponi la sua comisiom brieve; debbi visitar li bassa : el primo è Imbrai bassa, el segondo Charzego fo fradelo dii ducha Ulaclio et è zentilomo nostro, el terzo Aliagli è bassà. Ilem, Mustafà bei fato bilarbei di la Grecia. Et voghi la rcnovation di capitoli di la paxe con quelli medemi capitoli, et volendo altri capitoli scriva. Ilem, si sarà fato interogation di le cosse de Italia, responda le guerre esser processe per caxon di Pisa, cargando Milan, fiorentini, re di romani et altri, et li avisa le cosse con Franza. Ilem, di quel Zuam da Constantinopoli almodar ch’era qui in prexon, per il qual se li mandava ducati 1400, et lui sta mal. Ilem, che potendo rehaver Zupa, ctc., se li dagi ducali 3000 prò nane. Ilem, rechieda li danni fati per turchi, over macha-rossi a Spalato, Trau e Sibinicho. Ilem, procuri di far ritornar el nostro baylo potendo, et otegni editi 11 sanzachi fazi ben confinar con i nostri luogi. Ilem, di la balotation di sier Homo Grifi, et scusa la Signoria si qualche uno di soi carazari zoè dacieri * vien in le terre nostre, perchè non li cognoseemo. Ilem, dagi li ducati (¡00 averà a cambio da sier Pantaleo Coresi over sier Andrea Grifi, che si suol dar di mazo per caxon dii Zante. Ilem, potendo haver la Zefalonia, spendi ducati 3000. Or fo qualche disputation; chi aricordava uno capitolo e chi l’altro, et ave tuto il consiglio, 20 di no ; et qui soto noterò la copia di la lettera fo scrifa al Signor turcho. Copia di la lettera di credenza mandai t per la Signoria nostm al Signor turcho. Mandamo al conspeto di la vostra excelentia el nobel homo et da nui ben amado citadin et solenne orator nostro Andrea Zaachani, presente la-tor, per visitar la excelentia vostra come se convien a la bona pace et amor è tra nui,.et per dechiarir el bon animo et mente nostra verso de quella, la qual pregamo che voglii prestar ampia fede in tuto quello che ’1 ditto nostro orator dirà per nostro nome, che tufo sarà a stabilimento del bon amor et pace nostra, la qual sicome è ferma dal canto nostro, cussi teniamo sia certissimamente dal canto di la excelentia vostra, i anni di la qual siano molli. D da in nostro Ducali palalio die.. . novem-bris, 1498, indictione li. Questo è il titolo e la mansion di dentro la lettera : Illustrissimo el excellenlissimo domino Biyesid magno-, admirato el sultano rnussulmanorum ; Au-gustinus Barbadico Dii gratia dux Veneliarum, eie. S:ilutem et honoris ac glorim felida incrementa. A di 21 novembrio in colegio. In questa matina fui a Lio con sier Piero di Paxe rasonato a far la mostra di cavali 52 de’ stratioti da Napoli di Romania venuti qui da Corfù, et se espedimo tanto per tempo che vini in pregadi. Di liofila di Vorator, di 16. Come hauto dal Cardinal Orsino che è tutto di la Signoria nostra. El pontifice haver haufo lettere di 7 dii ducha di Valenza, et etiam di la majestà dii re. Avisano : esser fatto la trieva col re di romani, per non esser in acordo, et quella esser rota perchè el v lea includer el ducha di Milan, et il re di Franza non voi consentir. Ilem, tien la liga con la Signoria et il re di Franza esser quasi conclusa. Et come esso nostro orator è stato dal papa, el qual si maraveglia non haver di Franza nè de qui alcuna cossa, et che in Franza si dicea la Signoria non consentiria haver sì gran vesin per vicino. Et come esso pontifice stava con guardie, dubitava maridar una sorela dii Cardinal Borgia in el signor Marco Antonio Colona ; et è da saper l’altra sorela fo maridada nel fiol dii signor Paulo Orsino, el qual Paulo Orsino dice haver 150 cavali et voria condur suo fiol con la Signoria. Ilem, esser 57 morto domino Antonio di Totavilla, che fo qui orator per re Ferandino, et era conte di Sarno. Et come l’orator di Milan havia spesso lettere dii signor suo,