961 MCCCCLXXXX1X, come ¡1 re à auto che ’1 re di romani mandava in favor di Milan todeschi 8000, quali dia venir per la via di Trento e converà transir per i lochi di la Signoria nostra : aricorda il re si provedi. Item, che ’1 Cardinal Roani li à ditto fiorentini farà secondo come vorà il roy, et rompendo a Milan romperano anche lhoro, lamen, non ha prova autenticha. Et come misier Bollini da Liom, veniva in questa terra, dirà a bocha il tutto ; manda lettere, va al prior di Alvernia et gran maestro di Rhodi, dii roy zercha l’armata. Item, li 250 zentilhomeni dii re si aviava, et mandava 100 marangoni in Aste chiamati verpelieri et ' 22 mureri franzesi ; et par sia venuto uno secretario dii ducha di Lorena dal roy, et hali portato molte nuove de’ sguizari ; di le qual mandoe la copia. Item, San Piero in Vincula saria quella settimana a Liom. Da Turivi, di Zuam Dolze, secretario di 20. Nulla di conto. De uno l'ranzese stato per il re tre mexi per le terre de Italia a veder la volontà di quelle qual è zonto lì e à parlato col Marchiai. Ilem, di la nova fo ditto dii corer di milanesi sotto Aste, e al contrario par misier Zuam Jacomo e monsignor di Obignì habino tolto certe ville e andati alozar su quel dii ducha di Milan. Et per collegio li fo scritto andasse in Aste a star lì con misier Zuam Jacomo. Di misier Zuam Jacomo Trirdzi, fo lelo una lettera drizata a li oratori franzesi sono qui, data a Qmtordexe loco dii ducha de Milan a di 18. Come li avisava esser lì venuti, perchè intendevano in Alexandria esser zente ma niun li vene contra, hanno folto do piaze bone, zoè Corgnenan e Soliers et Quatordexe, et questo fo eri a di 17 avanti mezo zorno, et la sera 400 lanze fin .vera il resto dii campo. In questo pregadi fo messo, per li savii dii consejo et di terra ferma d’acordo, di scriver a l’orator nostro è a Milan, toglij licentia dal ducha e vengi via, et questo si fa a compiacentia di le lettere dii roy, qual sono lete per Gasparo da la Vedoa. Item, di elezer ozi per scrutinio do provedadori in campo, con li modi sono electi provedadori in Io alexan-drino, sier Marchio Trivixam e sier Nicolò Foscarini, zoè di ogni ofìcio ma non continuo, non se li dà tanto ai mexe ma le spexe per la Signoria, in pena ducati 100 non possino refudar oltra tutte altre pene. Item, si lazi cavalchar tutte le zente in brexana. 374 Et sier Francesco Capelo elcavalier veniva in pregadi come provedador sora la sanità, andò in renga dicendo si doveva licentiar l’orator di Milan. Di questa matina venendo esso orator di collegio disse a li soldati, axpectavano esser expediti : non ste aspetar I Diarii di M. Sanuto. — Tom. II. luglio. 902 che harè pochi danari. Et sier Filippo Trum procurator savio dii consejo solo messe fusse levato e li-centiato, etiam, el ditto orator de qui ; et andate le parte uno fo non sincera, 8 di no, 71 di quella dii Trum, et di li altri savii 123 e questa fu presa ; et fu comandà stretissima credenza la deliberation dii levar di l’orator nostro, et fato le lettere si lievi. Et la caxom non fu preso di licentiar quello di Milan, fo prima si voleva saper che ’1 nostro l’usse partito ; et fu fato el scrutinio con boletini, qual sarà posto qui avanti, et rimase sier Marchio Trivixan et sier Marco Antonio Morexini el cavalier ; et chiamati a a la Signoria tolseno rispcto fino a la matina di ace-ptar, et il Morexini volea refudar. Ilem, fu posto per li savii sopraditti di scriver a P orator a Roma dimandi al pontefice autorità di le do altre decime dii clero, et conforti il papa a le censure dii ducha di Milan, si per el retenir dii suo messo, qual per haver incità turchi contra la Signoria nostra. Item, dirli soa Santità non dubiti, si scriverà a Napoli. Et eliarn posto di scriver una lettera a l’orator nostro a Napoli con parole alte debi dir al re fazi star Colonesi indrio di molestar la chiesi», perchè se li verà mal sarà suo danno, et si aricordi di le nostre parole, et li dagi la risposta. Bave solum 4 di no. Ilem, fu posto, per tutte tre man di savii, excepto io Marin Sanudo savio ai ordeni, la parte di acephfr quelli di Zupa et Montenegro, conditionata perhò, unde tutto el pregadi era di mia opinione, et volendo andar a contendir, parse a li savii d’acordo de in-dusiar, et fo il meglio. Et fo leto una lettera di sier Malio Bafo conte di la Brazza: avisa come quelli di l’isola, dubita de’ tur-gi, prega li sia mandate monition, mandano uno orator in questa terra ; sichè dubitano assai. Et fo manda sier Leopoldo Loredam procurator savio dii consejo, et sier Francesco Trum savio a terra ferma a caxa di li oratori di Franza, a dirli queste deliberation, quali oratori in conformità spazò a Roma al Cardinal San Dionisio dovesse dir al pontefice. Electi do provedadori zciierali in brexana. Sier Piero Marzelo, fo provedador a Bi-biena, q. sier Jacomo Antonio el cavalier ..........G5.135 Sier Domenego Trivixam el cavalier, fo podestà a Brexa, q. sier Zacharia . 103. 94 Sier Luca Zen, el capitanio a Padoa, q. sier Marco el cavalier.....52.151 61