967 MCCCCLXXXXlX, LUGLIO. Fobalotà le page per dar a li fanti ducati 8000. Item, io ilei expedir monition per Sibenico, et il resto manchava per Antivari. Ilem, fo balotà con li governadori, un’ altra volta Bortolo Michiel de sier Ilironimo condutor dii dacio dii legname per ducati 6000, et rimase, et fo contra le leze ; lamen fu per non dar danno a la Signoria, et balotato li piezi, alcuni cazete, sichè ne darà di altri. Item, fo expedi li capitoli di li oratori di Otranto, et aldito quello dipose sier Piero Soranzo stato go-vernador lì, et cussi a bossoli et balote fu expedì, et confirmà li ordeni hanno fato li syndici. Da poi disnar fo pregadi. Non vene il principe, et vene ste lettere. Da Sibinico, di sier Velar Bragadin conte et capitano, di 22. Come in quella malina turchi, cavalli 400 in 500 di quelli di Scander, quali di Ostro-viza mandò con l’hoste era a demostrar a corer il leritorio, et veneno un quarto di mio propinquo a le porte di la terra, et nostri virilmente ussiteno fuora, adea ne fo presi 100 di ditti turchi et morti molti, sichè andono via ; et si disse Scander tornerà ft corer per haver abuto in don la Dalmatia dal Signor; aricorda li sia mandato zente, munition et danari. Item, per un’ altra literina disse haver 20 turchi vivi, quali quelli cittadini voi tenirli per veder de recuperar le anime prese da’ turchi, con contracambio. Da Feltre, di sier Malhio Barbaro, podestà et capitano, di 25. Come si tratava acordo tra agne-lini et sguizari per mezo di l’episcopo di Yspurch. Et era venuta una lettera dii papa comandava a tutti faces&eno paxe per andar contra infedeli. Item, esso podestà aricorda le biave non si poi adunar a le for-teze, justa i mandati, per esser in la paja, justa el cunsueto de’ feltrini ; et che la forteza di Schener havia bisogno di custodia per esser importante, et è solum il caslelain con 5 page ; sichè la Signoria provedi. Da Ferrara, di sier Ilironimo Donado, dotar, vice domino, di 23. Come le zente di don Alfonxo, poche cavalcherà, lì dà solum ducati 5 per homo d’arme; et esser nova il marchexe di Mantoa à con-zo la diferentia con Milan per mezenita di quel ducha. Da Milan, di l’orator, di 24. Avisa francesi olirà il prender di Solerà et Carniento, eliain haver preso Felizano, et sono firmati col campo lì; et a Milan si fa previsioni di fanti et provisionati, quali si mandano a quelli confini e una parte si manda sora Ojo, et il signor à fato comandamento a quelli confina con la Signoria nostra redugi le biave a le forteze ; et il conte di Cajazo è in Cera d’ Ada. In questo pregadi, sier Marco Antonio Morexini el cavalier andoe dovanti la Signoria, et aceptò di andar provevador in campo, perchè la terra comin-zava zà a mormorar che non acetava. Fu posto, per li savii dii consegno et di terra ferma, di scriver a l’orator nostro in Franza la de-libcration di levar l’orator nostro di Milan ; di la election di do provedadori in campo ; di poner le zente a confìn ; et che debi dir al re, che soa majestà 376 digi a Ferrara, Mantoa et Bologna non dagi ajulo a Milan, et che fiorentini si risolva. Bave una non sincera, niuna di no, 167 di sì, et fu presa. Item,, fu posto, per li ditti savii, che li contrabandi del 1489 in qua trovati, la parte aspectante a San Marco sia portà a l’oficio dei provedadori sora la camera d’imprestidi, ai quali sia comesso debbi zerchar de veder etinquerir etc. Bave tutto il consejo. Item, fo posto, per li ditti savii, far 400 in 500 balestrieri a cavallo, sotto quelli capi parerà al collegio a bossoli et balote, et fu presa. Item, fu posto, per ditti savii, exceplo sier Nicolò Foscarini savio dii consejo, di dar 80 cavalli di conduta a Lodovico di Sermoni da Crema, zoè da Vilmerchà, qual bave ditto numero in campo a Castel Delze, el qual era prima con el Bentivoy, et sier Nicolò Foscarini contradixe, et disse mal di lui, et sier Marco Antonio Morexini el cavalier, savio dii consejo li rispose laudandolo assai. Poi parlò sier Hironimo Capelo in confirmation di quello havia ditto il Morexini ; poi parlò sier Lorenzo di Prinli, fo avogador, lo laudò, ma non è di opinion mandar cremaschi maxime ghibelini a l’impresa di Lombardia. Et mandata la parte have 40 di no, el resto di la parte, et fu presa. Item, fu posto per sier Marin Lion procurator, sier Filippo Tram procurator, sier Marco Antonio Morexini el cavalier et sier Nicolò Foscarini, savii dii consejo, et io Marin Sanudo savio ai ordeni: che li syndaci nostri sono in Dalmatia, resta uno di lhoro a Zara et in Dalmatia provedador, l’altro vadi a Cataro et sia provedador in Albania, fino vera li provedadori si elezerano, et questo prezudegando al tempo di l’oficio suo, etc. Contradixe sier Zuam Moro savio ai ordeni, dicendo che li syndici non po-rano menar quelli harà intromesso, etc. Et io Marin Sanudo li risposi, il ben sarà a le cosse di la Signoria lassarli quelli sono lì al pres nte, et come stava in pericolo la Dalmatia et 1’ Albania, et comemorai