119 Mccecxxxxxvni, novembre. (-20 era sta fato per mal modo e non poteva esser, e peritò lui inslesso renunció. Da Udine di sier Dotnenego Bolani luogotenente di la Patria, date a dì 12. Con uno aviso abuto da certo Rigo sta a Goricia, come si adunava più di 4000 persone (1 altre cosse facevano, et todeschi mostrava ltaver animo cativo verso nostri. Di Candía di reclori nostri, di 23 septembrio. Con avisi avuti dii gran maistro di Rltodì domino Pietro d’Aubuso cardinal ; et uno altro aviso abuto deSyo di 11 septembrio in conformità, come el Tur-cho preparava armata a Costantinopoli, et prima dia ussir Camalli con 10 galie el 4 nave. Dubitano assai, perhò'rechiedevano si dovesse star vigilanti c far le provisión, etc. ■ . Di Dulzegno di sier Piero Nadal conte et capitanía nostro. Vene let tere zercha alguni sali, et a Corfù esser sta retenuto il suo messo. In questo /.orno nel consejo di pregadi fo posto parte, per li consejeri, di dar a Piero et Antonio Rizo fradelli corieri, quali sono quelli mediante lhoro sal-vono li ducati 4000 nostri portavano a Pisa , in la chiesia di San Pelegrin, etc. Cite li dicti Imitino una garbeladura per uno in vita sua, el qual oficio li valerti a Panno ducati 100; e cussi fo preso di tutto el consejo. Item, fo preso che al prete di dita chiesia di San Pelegrin, qual era a Pisa, lussescrito a Roma a l’ora-tor nostro dovesse impetrar dal pontefice per soi meriti expectativa primaria di tanti beneficii primi vachanti fino al montar di ducati 6 ). Item, fo etiam preso parte elio a uno bombar-dier nostro, qual fo preso da’ fiorentini e li fo tagliato tutte do le man, el stava a la scala di pregadi dimandando fusse provisto, che ditto dovesse haver di provisión ogni anno a 1’ oficio dii sai ducati 4 al mexe in vita soa, et andando in campo* perltochè si poteva operar, menando un fameio havesse ducati 6 al mexe, qual à le man di l'ero, et questo instesso fo poi • messo di altri. 48 Ancora fo posto parte, per li savi, di scriver a Zuam Dolce secretario nostro in Aste, una bona lettera, confortando il Triulzi ad ajutar la Signoria nostra, et bisognando andasse in Franza ; et fo disputato esser meglio expedir prima la risposta a li oratori in Franza ; et posto per un consejer de indusiar, fu preso quella de scriver, ma di pochissime balote. Rimase li savii di colegio per aldir l’almadar, chiamato Zuanne da Constantinopoli cristiani, era in prexon, qual Ib retenuto a requisition dii prothojero di la Morea, per danari dovea dar al Signor turcho, era dacier a la doana da mar a Constantinopoli et portò via al Signor ducati 1600, qual disse, oltra li danari li fo trovati, havea una lettera di cambio di ducali 800 doveva haver da sier Nicolò Zustignam fo di sier Marco, fo di sier Bernardo procurator, qual era smarita. Or li fo ditto caUisse il resto di li danari oltra ducati 600 era in banco di Lipomani, altramente si manderia in ferri al Signor turcho. A dì 15 novembrio in colegio non fu el principe. Fo ledo lettera dii gran maistro di Rhodi di la qual facea mention le lettere di Candia venute eri, et è data a Rodi a dì 10 septembrio, drizata a sier Do-menego Venier 11 in Candia. Come l’armata dii Tur-elio era per ussir questo anno fuora ; et etiam ha di Paolo Corese da Syo, di 11, a esso sier Domenego drizate, li scrive di Camalli che dia ussir con 10 galie et 4 navi o fuste, e come sora el Zante era sta presa una caravela rhodiana da uno schierazo dii Turcho, et verso Sicilia sora el faro di Messina sono prese do altre caravele pur rhodiane da certe barze francese, come si ave per avanti. Di Ravena di 13. Aver di campo nulla; ma scrisse zercha quel Claudio bombardier, suo fìol e tre altri compagni bombardieri «che erano lì et saria buono operarli. Item, à dito uno Zuam da Brexa ha conduto archibusi, scliiopetl e balote dì ferro. Item, dii zonzer lì di guastatori da Vicenza. Et poi scrita, havea di campo di 11, dìi monte di Verna, esser zonto lì el nostro exercito, e dovevano tuor il castelo chiamato Caprese eli’ è in mezo la pieve di San Stephano, et li hanno mandato uno trombeta a dir si rendino. Li ha risposo non voler, sperando haver socorso dal conte Ranuzo, è in la pieve. Bisognava zonzesse le artilarie, et haver uno castello sora Popi per ineler poi in mezo, e non lo lassar da drio, e perhò volevano expugnar Popi. Di Frachasso et altri nulla si intende; et etiam toehoe, zercha l’impresa di Galiada et Bagno, che le zente nostre non veniva. Di Cervia di.tier Piero Bondimier podestà nostro, dì 12. Come quelli citai tini si duol esserli sta fato comandamento mandi guastatori in campo per esser picolo territorio et haver sulam do ville sotto quella podestaria, di le qual ne era sta levati fin hora 100 homini : fo serito non fusse molestati. Da Milan di l'oratur nastro, di 12. Aver parlato con domino Antonio di Conslabeli orator di Ferara, è lì, di ste cosse di Mantoa. Li ha dito el suo signor li ha scrito non voi s’impuzi in nulla. Item, el ducha haver mandato a Mantoa ducati dieci milia, li capitoli son quasi conclusi, si aspela l’orator suo ohe ritorni de lì. Eri el ducila, hessendo per andar a