1021 MCCCCLXXXX1X, AGOSTO.' 102-2 quale havemo aceeptata in lo modo et maniera infrascritta, et havemo renovato lo nostro sagramento et paxe, de ozi che è li 25 de lujo, in l’anno di la natività de Cristo 1498, et de lo nostro propheta Moha-meth 903. Durante dieta paxe et bona amicitia, durante la vita nostra et de la majestà vostra, et da mo avanti sia fatta paxe et bona amicitia, et che Ira nui sia sagramento et ferina et bona paxe et amicitia, et è nel modo che seguirà, prometemo et faremo comandare che : per tutto lo tempo de ditta bona pace et amicitia durerà, tutti mercanti subditi et vasalli de vostra majestà possano et debano praticare et mercantare salvi, liberi et securi, con le persone, navilji et cosse lhoro de qualunque natura se siano, per mar o terra, et per tutti li porti, marina, citade, insule, provinlie et lochi di nostra gran signoria et per tutti li stadi de nostra jurisditione, per modo che li vassalli di sua majestà con le proprie persone et robe sieno securi et liberi da omne danno, impedimento e ofensione, non altramente si quelli fossero in lo dominio di sua majestà, pagando perhò li dreti debiti soliti et consueti per le mercantie et robe che conducessero da uno paese in 1T altro, per terra o per mare. Et similmente promete et coman-darà lo prefato re don Fedrico fare lo simile in tutto il suo regno, per terra et per mare, come è scripto in lo capitolo predicto. Anche pr. metemo et faremo comandare a li sanzachi et li subassi, et qual se voglia altro nostro oliciale che debano in omne occorentia tractare bene et amicabelmente li vasalli et mercanti et subditi di la soa majestà, et farli ministrare bona et expedicla juslitia segondo la occorentia lo bisogna. Et lo simile promette soa majestà observare in tutto lo suo regno ; e a più prometemo che per tale danno violentia o robaria non se intendi per alcuno modo rota dieta bona amicitia, ma quella habia a stare ferma e stabile in el suo vigore ; et che le mercantie, naviliì, danari o qual si voglia altre cosse che fossero tolte se debano integramente restituire a li patroni loro, senza conditione et manchamento alcuno. Et lo simile promete sua majestà far lare observare in tutto lo suo regno, per mare e per terra, secondo in lo capitolo se contiene. Ilem, siamo con- * tenti che durante ditta pace et bona amicitia, non se possano in nisuno loco de lo nostro stato, tanto per mare quanto per terra, piliare presoni ni schiavi di vasalli et homini di sua majestà, tanto mascoli quanto femene, tanto pizoli quanto grandi, et in caso che per furto o per altra violentia et forza ne fosse pigliato alcuno in puhlico o in secreto, si in mare o in terra, subito farcii liberare et ponerli in sua li- bertà; et se per aventura fosse stato venduto in pu-blico o in secreto non de manco masculo o fernina fardo liberare et restituire, et similmente quando fussero state vendute le robe injustamente tolte in tempo da essa paxe, che diete robe siano restituide a li patroni senza pagar niente ; et lo simile promete sua majestà farlo observare in el suo regno tanto per mare quanto per terra. Item, faremo comandare che tutte.nove galie, barche, l'uste quale se voglia altro legno marino de li vassalli subditi di la prefata ma-jeslà re don Fedrigo, dovunque se troverano tanto in alio mare quanto per li porli, spiaze, insule et marine de lo nostro stalo, li faremo portare amica-bilmenle insieme, et per nullo modo fardi oflender et fardi dar impazo nè in le robe, nè in persona, ma farli servare in fra lhoro bona amicitia et sccura pra-ticha. Et che li patroni et navilii de li nostri subditi si facessero lo contrario, comandato siano castigati di persona et de beni, segondo la qualità de la of-fensione et delieto che cometesseno. Et lo simile promete soa majestà fare observare a li soi subditi et vasalli per tutto el suo regno, secondo contiene el sopraditto capitolo. Item, prometemo et faremo comandare, che quando per la ventura, alcuna galea nave o qual se voglia altro legno marino de li vasalli di lo prefato re don Fedrigo, pel- mala fortuna toccassero in terra in la juriditione di la nostra gran signoria, che in tale caso se intendano salve le mercantie, pecunie, persone et legni, et che siano de li patroni et a quelli liberamente fare restituire, et cussi ancor se intenda si fossero de la prefala majestà, ovcro li sui officiali factori et ministri; lo sirnel promette soa majestà fare observare e comandare in tutto lo suo regno, tanto per mare quanto per terra. Item, se per caso fusse che alcuno mercadante o altro subdito o vasallo de soa majestà morisse in le terre et lochi de la nostra signoria, comanderemo che tutte le robe danari el altre cosse che restassero de dicli homeni, farne far inventario per homo no-slro, et tenere diete robe in deposito fin tanto che soa majestà scriverà a chi vuole se restituiscano a chi porterà dita lettera, et fare che nulla persona si daga impazo. Et lo simele promette soa majestà far observare in tutto lo suo regno, accadendo tale cossa de li subditi et vassalli nostri. Et per questo prometemo a la majestà prefata del re don Fedrigo che la coniìrmatione di la paxe fata in fra la nostra gran signoria et sua majestà observarla, et non far lo contrario et contravenire, promelendo et jurando sopra al propheta nostro Mohameth et alcurano a Dio omnipotente observarli pienamente et integra-