195 MDIX, APRILE. 120 notano. Eravi etiam il primocierio nostro. Portò la spada sier Alvixe Emo, va capitanio a Verona ; fo suo compagno sier Marco Antonio Loredam, fo etiam suo consolo. Di Verona sihave aviti, etiam per leterepar-ticular, di quelli hanno da far de lì, di 22. Come mantoani erano venuti al bastion, fato por nostri conira Ponte Molin, et quello rumato, et scor-sizato per il veronese, fato gran danni, videìicet a Roncha Nuova, a Corezo et Gazo; urnle alcuni vicini, videìicet villani, di Cerea et Sanguanedo, fato testa, deteno la fuga a essi inimici, con occision di qual-clieuno, et si varentono dii danno. La qual nova più diffuse di soto scriverò. Di Cremona, di 22. Come, per uno venuto da Trezo, dove è zente assai francese, hanno che publichamente si dice, el primo dì de mazo farano uno asalto a una terra nostra. Item, altre particula-rità, di provision fano et inquisition di quelli cita-dini e dii voler suo, insieme con il provedador Griti ; et scrisseno di questo al consejo di X. 56 Da poi vesporo fo progadi. Et leto le infrascriple letere : Di Bimano, di sier Zuan Griti, podestà et capetanio. Chome dubitavano assai dii campo dii papa, qual era reduto li vicino, a Bosco ; et el ducha di Urbin dovea vegnir. Et manda uno aviso, auto dal conte di Sojano, che ’1 ditto campo vien lì a Rimino. Scrive provision l’à fato; et esservi lì domino Zuan di Pedemonti con li soi cavalli et li fanti, et à retenuto Colla Moro con li soi fanti, venuti a far de lì via etc. Di Bavena, di rectori. Come hanno, il campo dii papa, videìicet Zuan di Saxadello et Ramazoto, con le altre zente, esser redute a Castel Bolognese, e tiravano si dice versso Ravena. Di Cremona, di rectori et provedador Grifi generai, di 22.11 sumario ho scripto; e più, hanno messo in rocha 50 bote di vin et 500 stera di for-menti. Dii provedador generai Corner, qual va con le zente in campo versso Ponte Vigo, dove era zonto il capitanio generai e fato stechadi per alozamento eie. ; et date le letere al Dezanzan. E come il signor Bortolo è di opinion di andar di là di Adda a trovar francesi ; et che ’1 va a Brexa a proveder di vituarie per il campo etc. Item, sier Vicenzo Valier, provedador, con le artilarie vien driedo. Fu posto, per i savij d’acordo, atento che l’è venudo in questa terra domino Annibai Bentivoy, e il fradello, otferen lossi, havendo favor di la Signo- ria nostra, far voltar Bologna, perchè ha la parte con lhoro, e tanto più che il Cardinal Pavia, era legato a Bologna, è partito e andato a Milan contra il re di Franza, per tanto sia preso, che a li ditti per il serenissimo li sia risposto, esser contenti darli ogni favor, e da mo sia scripto in Romagna, al provedador, li dagino zente e quello i voleno per ditta impresa etc. Et fu preso, et fo optima opinione. Fu posto, et preso, dar al cavalier di la Volpe, ymolese, foraussito, 100 homeni d’arme di conduta, et domino Hercules Tiberti di Cesena, etiam foraussito, 500 provisionati, li qualli prometeno far assu’ cosse etc. Fu presa. Fu posto, per i savij, scriver a l’oralor nostro in Ingaltera, sier Andrea Badoer, una letera, o per dir meglio al re, avisarli di queste .novità ne ha fatto il re di Franza et il papa etc., e dinotarli le cosse in che stato si ritrova ; et di la venuta dii Cardinal Ila-driano qui, suo amicissimo, el bon acepto li havetno facto; et altre particularità, ut in litteris. Presa. Fu posto, per i savij, che tutti quelli meterano in zecha, da dì.. fin 8 zorni, arzenti, come fu preso, etiam ducati over monede, habino quel medemo, chome si havesseno messi arzenti, intendando Vido Luna (1) li rcceverano a raxon di ducali 5, grossi 7