1361 MCCCCLXXXXIX, SETTEMBRE. 1362 di 18. Scrive di la venuta di turchi, certissimo sono in camino per venir in Friul. Dn Brexa, dii capitano, di 24. Come era passa de li uno corier andava a Milan, vien di Alemagna, per tuor salvo conduto da parte dii Cardinal Sanse-verin, Alvixe Becheto et altri sono col signor Lodo-vico, qual si trova a Bolzan et dovea andar a Inspruch, et era rimasto con f50 stratioti e pochi balestrieri, et la corte di cardinali è con lui et non dava danari. Item, mandoe una lettera li scrivea Jacomo da Ga-vardo di Valchamonica. Di Valchamonica, di sier Jacomo da Gaoardo, di 23 al capitano di Brexa. Come a Tyrano erano D00 tedeschi computa 300 vi sono in la forteza, et franzesi sono a Fender, mia 18 de li, quali vieneno per tuor Tyran, et queli di la terra si daria ma tedeschi non li lassono, il castello è di sito forte. Item, che il signor Lodovico era mal visto in quelle parte dà tedeschi. Da Riva, di sier Hironimo Baffo provedador, di 23. Come era zonto li Hironimo da Ravena e Zuam Batista Rustigelo e Piero di Croia contesta-beli, mandati per li provedadori di campo con li lhoro fanti. Item, queli cittadini sono molto morbidi. Di novo à che a dì 21 el signor Lodovico andò a Rolzan e a dì 22 partì, va verso Inspurch. Item, era sta fato comandamento a queli lì vicino andasse in campo contra sguizari. Ri Verona, di sier Hironimo da cha da Pexaro capitano, di 24. Zercha sier Faustin Valaresso fo provedador a Peschiera non si havia porta ben con el contestabele, è lì, Piero Cavalin, a duo li havea sequestra le sue robe. Di la comunità di Brexa, di 17. In recoman-dation di liomeni di Fontanelle venuti noviter sotto la Signoria nostra, fanno fede esser fideli. Di sier Andrea Baxadona capitano di le yalie di Barbaria di 21 avosto, date apresso Li Zefaionia, tamen credo fusse scritta in questa terra. Narra come a dì 12,20,22 et 25 dii mexe presente fo incalza per nostri l’arma turchescha. Item, lui recuperò uno homo ili le nave brusate, et lo con sier Yicenzo Polani quando investì, danna Andrea Castelan suo armirajo e in loco suo il capitano zeneral messe Simon de’ Greci. Item, a dì 22 l’arma dii Turcho, a Fero mia 10 lontan da la nostra, andò in geto di bombarda et la bombardoe, et a di 25 la ditta arma si levò di cao dii Papa con provenza piasevole, e lui investì tre galie sotil se aganzò e fo feriti di soì liomeni 44, morti 3, non bave socorso alcun salvo .li nostri che andavano per luor di le galie prese, I Diarii di M. Sanuto. — Tom. II. adeo si ferivano uno con l’allro, et fo morti in quella bataja de’ turchi 1000, el primo disordine fo non socorer quando si brasò le do nave, dice fo causa il capo. Item, a dì 26 l’arma turchescha andò a terra via senza contrasto mia 4, e a dì 27 si levò pasado mezo zorno e a terra via fè mia 5 e sorse avanti sera lontan di la ponla di Lepanto mia 5. Item, lui si oferse dar arzenti a l’armada franzese acciò non si partisse da la nostra, che era per ducati 1000. Item, la notte nostri si levoe a 1’ alba et abandonò di socorer Lepanto, et a dì 28 zonzeteno lì apresso 526 •la Zefalonia, et il capitano e provedadori li par si atrovano molto confusi. In questa matina fo consultate proveder a turchi vien in la Patria, e scritte a Udene e Gradiscila stagino preparati, et se li mandava socorso di zente d'arme, cavali lizieri e fantarie di campo di Lombardia. Item, scritto a Trevixo e per tulli li castelli mandi !i schiopetieri deputati insieme et stiano vigilanti. Item, terminato mandar 50 fanti a Monfalcon, et partino do contestabeli Antonazo da Viterbo et Marco di Rimano con hordine vadino a Gradiscila a far fanti, e mandati li danari. Introe li capi dii consejo di X et fo consultate zercha il capitano zeneral di mar quid fiendum, et terminato remeter al pregadi. Da poi disnar, fu gran consejo. Fu fato rector e provedador a Cataro sier Zuam Paulo Gradenigo fu provedador sora i stratioti et rimase con titolo di pregadi, qual andoe; et fu fato etiam auditor nuovo, et io Marin Sanudo fui tolto e non passai, e questo fo per non esser sta in la parte di far capitano zeneral di mar, sichè tutto il ben ho fato in questo anno e le fatiche fu perse. Da poi consejo, fu pregadi, vene il principe et vene queste lettere. Da Cremona, di sier Marco Antonio Mortami el cavalier, di 13. Lauda quel castello è di le belle forteze de Italia, qual fu fato far per il conte Francesco, dove li ha lassa Zuam Mato con 200 fanti. Et l’orator franzese ha dillo mercore il re saria in Milan, el che monsignor di Ugni era sta in castello, et Rernardin da Corle fu castelan li disse haver hauto una lettera dii re di romani e dii signor Lodovico si tenisse lo voleva socòrer. Item, domino Leonardo Rotta cittadin cremonese era sta da lui provedador, e li ha ditto haver da Milan per via secreta monsignor di Ligni rimaneva governador di Milan, et mi-sier Zuam Jacomo Triulzi andava con le zente verso Pisa e Lucha. Item, uno Piero Strozzi era venuto da lui a dimandarli licentia per nome dii marchcxe 86