MCCCCLXXXX1X, SETTEMBRE. mi Ector Pignatello, uno a la Signoria nostra domino Zuam Batista Spinello qual eri parti et uno in Pranza perchè madama Cariota sua figliola è in Franza li ha scritto el roy la voi niiiridar in uno baron di Rerta-gna, el qual orator sarà domino Antonio Trixon. Item, lì in Napoli si comenza a ragionar, non si fa merehadantie sichè il re scoderà mal le imposition poste, hem, è ritornato dal Turcho l’orator dii re domino .Jacomo Pignatello, dice il Signor turcho ha tre campi uno è il bassà di la Romania, in l’altro quel di la Natòlia e nel terzo è lui Signor in persona con 100 milia persone; e processe la guerra con la Signoria nostra, come si juslificha turchi, per caxon di le saline a Cataro. Da Cremona, di sier Marco Antonio Morexini cl cawdier, di 18. Come il conte Alvixe Avogaro fo in castello, et il castelan è Francesco di Quartiero, li disse è sta mandato a dirli per uno è nel nostro campo non si desse si in pressa, tacite dica fu l’orator franzese e lui come servidor avisa dii tutto. Item, mandò ditto provedador tre lettere, li ha mandà mi-sier Zuam Jacomo Triulzi in racomandation di persone, li ha dona il suo hanno su quel di la Signoria nostra noviler aquistato; li ha risposto bone parole. Dii ditto, di 19. Come ozi era tornato il messo mandò a Trento con quel dii conte Alvixe Avogaro, et il castelan è in acordo da darsi, aspeta li danari, ha ducati 000 ricevuti di Brexa esso provedador, ha scritto a Bergamo e Crema li mandi danari. Item, ha inteso eri misier Zuam Jacomo intrò in castel di Milan, si alegrò con l’orator di Franza qual li disse è sta dà al castelan di Milan ducati 30 milia de contanti e le tapezarie, era lì, fo dii signor Lodovico, sichè harà abuto più di ducati 180 milia. Item, ha nova di Trento dillo signor Lodovico qgser lì con C00 cavali, e vien maledeto da li soi che non fo preso in Valtelina, e che il re era zonlo a Susa. Item, Francesco di Quartieri li ha mandà a dir el marclìexe di Mantoa si acorda con misier Zuam Jacomo, e lui voi esser causa dar Imola e Forlì a la Signoria nostra di voluntà di quella madona. Di campo, di sier Polo Trivixan el cavalier podestà di Brexà provedador, di 18, a San Marlin. Come ha nova dii dar dii castel di Milan, et esser intra franzesi dentro con 23 baroni, misier Zuam Jacomo ha posto a custodia 100 fanti, li dà ducati 50 1G milia al castelan e tutte le tapezarie vi sono. Item, è zonto in campo nostro Altobello da Napoli e uno altro contestabele con provisionati 300 di Verona. Item, li spagnoli voriano rametcr alcuni di soi non ha voluto Air nulla et avìsa dii tutto la Signoria nostra. Da Caruvazo, dì sier Zuam Antonio Dandolo provedador, di 19. Come havia spazà le ruinc dii castello e trovato 15 corpi morti sotto, e le artilarie come par in uno inventario mandoe. Item, ha di Milan la nova del render dii castello. Hem, esser alozati a Gassan cavali GQG de’ franzesi, ha mandato a saper etc. Di Bergamo, di rectori, di 17, 18 el 19. Alcuni avisi mandoe non da conto, e uno disegno di Vallelina, qual de jure dia esser rneza nostra per esser di quà di Adda, et il podestà di Roverè Ji ha scritto il signor Lodovico è a Rolzan dove non si ha fato la fiera, et queli dii loco non lo voleva alozar per la carestia dii viver, e dovea andar a Inspurch, e la rama li preparava alozamenti, e il re di romani si aspectava a Inspurch. Item, in Valtelina era molti todeschi adunati. Vene l’orator di Franza al qual fo comunichato le nove si havia, e li fo leto la proposta e risposta fata al Cardinal legato, qual summamente laudoe dicendo haver scrito al roy zercha le cosse turchesche in bona forn’ia ; et li fo dillo in racomandation di Rossi, rispose sta ben. Vene l’orator di Napoli exponendo il signor re suo inteso la perdita di Milan è in fuga non sa che farsi, vede la sua ruina, voi consejo da questa illustrissima Signoria, si duol de la perdita di Lepanto ; et il principe li rispose non perhò bona verta. Et noto. Per lettere di sier Zuam Rragadin da San Severo, fo ditto il re Fedrico esser partito di Napoli, vien a Milan per slafeta dal roy per adatar li lati soi volunlarie e non fu vero. Da Crema, di sier Ilironimo Lumi el cavalier podestà cl capitano. In materia di biave comprade de lì per il campo justa i mandati, etc. Di Franza, di sier Antonio Loredan el cavalier orator nostro, date a Besanzon, a dì 15. Come havia ricevuto nostre lettere con li sumarii di nove e la risposta fata a l’orator cesareo, fo dal re e li comunichò, qual li mostrò lettera di l’orator suo residente qui di le congratulation di la Signoria nostra e quella ringratia, quanto al re di romani disse harà da far con do potentati, voi lassar soa maestà 1200 lanze in Italia per aiuto di ambedoi stali. Item, li parlò dii conte Filippo di Rossi, soa maestà disse come saremo a Milan non mancheremo di ra -xon. Item, il Cardinal San Piero in vincula era zonto lì. Da Bassan, di sier Alvixe Liom podestà el capi-