401 MCCCCLXXXXIX. FLBBRAJO. 4fic2 no si adatino insieme. Item, esso orator soKcita la materia di arzenti in Saragoza, acciò non pagi il pie-' zo. Item, non à credito di danari se non per mexi 16, et va lontan andando la corte in Sibilia, ergo etc. In questa matina in Rialto, per li consejeri fono incantai le le galie di Fiandra. La prima have sier Piero Trivixam q. Andrea da la dressa per L. 7, ducali 3 ; la segonda sier Fantini Querini q. sier Anzo- lo per sier Federigo Contarmi q, sier Ambruoso per L.. 33, ducati 1 ; la terza per sier Vincivera Querini q. sier Pelegrim, per L. 44, et la tolse con opinione de vadagnar dagandola ad altri, tamen nulla fece e fo reincantata a suo danno ; eliam quella di sier Piero Trevixan, per no aver dato bona piezeria, cazete in pregadi et fo reincantada, come dirò a loco suo. Da poi disnar fo pregadi, et essendo suso, vene queste lettere di rectori di Padoa. Come domino Piero Barozi episcopo de li, era debitore di la camera per decime ducati 900. Li ha mandato a dir dagi qualche parte. Risponde non haver. Di Lendenara di sier Vetor Pisani podestà. Contra el podestà e capitanio di Ruigo, dolendosi voi fare etc. ut palei. Da Raigo di t-ier Marco Jastinian podestà e capitanio, di 20. Scrive haver fato 100 guastadori compartiti sul Polesine, zoè 17 a la Badia, 25 a Lendenara et 68 a Ruigo, li darà in campo uno mar-cello per uno. Item, haver fato la descrition di le biave sono lì, tormenti stera venitiani zercha 21 mi-lia, orzi, megli, segale etc. Da Bologna, di Antonio Vincivera, di 19. Come per avanti scrisse di la discordia di Pistoja, a hora notifica quelle do parte preseno una porta per parte 184' facendosi forte, e li Panziatichi prese quella verso Fiorenza, et fiorentini mandono do comissari per adatar le discordie ; et le zente che mandò misier Zuane Bentivoy in ajuto di Canzelieri, non erano ancor zonte, le qual zonte, li Canzelieri caziono la parte contraria fuora, prendendo quasi el dominio di la terra, et fiorentini mandono 400 cavalli, quali intrati dentro mostrono esser contenti clic l’altra parte fusse fuora. Eliam vi mandò uno comissario Guido Anton Vespuzi, si crede con tempo farano le vendete. Questa parte Canzeliera è amica di Bologna : hanno mandato lì uno da esso secretano a dirli come voleano li nostri proveditori di Pisa li servise di 200 stratioti, perchè si offeriva dar Pistoja in la devozion di Medici, e li principali de’ Panziatichi sono fuziti, el fato questo hanno licentià l’ajuto di misier Zuane. Item, che a Fiorenza fiorentini haveano posto man in le casse dei depositi de’ poveretti erano in P hospedale, et in le man del prior .de Santa Maria Nova hanno trovato ducati 4000, et la terra à auto a male, et la note per puti per la terra vien cri-dato chi à pensar si pensa ; et hanno electi do oratori a la Signoria nostra, Paulo Anton Soderini et Zuam Batista Rodolfi, et dimanderono carta bianca. E che Montecatino à caziato fuori una di le parte et P altra è rimasta, et questo hanno fato per exempio di Pistoja. Et il ducha di Milan ha scrito al suo referendario zercha haver il passo etc. Et por il signor misier Zuane fono deputati alcuni, vanno a dar alo-zamento per il paese a la zente dii ducha, qual vano per P Imola ; e ha scritto esso referendario a la ma-dona di Forlì che 500 cavalli, che li manda il ducha, bisognando li tegni, alitar li lassi andar in ajuto dei fiorentini, qual perhò non si sa la quantità, intende esser solum cavalli 200 soi e 100 dii marchese di Mantoa. Item, come è passà de lì misier Alessandro Sforza, fo fiol dii ducha Galeazo, stato in reame, licenziato da re Federico, non voi andar a Milan, dubita dii duclia, resta in Arozo, loco di fiorentini. Item, è passà de fi Bernardini trombeta fo dii signor Ruberto, stato a Bibiena, dice il magnifico Zuliano dubita star lì, et venendo i nemici a campo non si te-nirà 4 zorni, et che Frachasso feva fanti, e Vitelozo era andato a Civita di Castello a far 2000 fanti ; et esser passà per Bologna 50 homeni d’arme che vien di Toschana, vano a Noyara; et che Lorenzim di Medici partì ila Pistoja, venuto Guido Antonio Vespuzi ; et si crede nel far de’ signori confalonieri a Fiorenza sarà qualche scandalo tra frateschi e arabiati. Item, come quel trombeta li ha ditto che quelli dii ducha d’Urbim parte di Bibiena tutti, et lui partì a dì 11 : conclude fiorentini esser in gran disensione, et manda carta bianca. Da, Ravcna, di 19. Come il conte havia auto lettore da Castel Delze et dii signor Carlo Orsino che il campo non va a Bibiena, et il proveditor Venier fa non fanti ordenati. Et il conte disse : saremo mal in ordine dii modo di le fanterie ; et esso podestà lo esortoe a levarsi di fantasia questo, prometendo impegnarsi sulla vita etc. El il pagador sempre era presente : tandem concluse voler chavalchar domali a dì 20, dicendo è.bon tempo, e anderà a Castel 185 Delze, e li dimandoe expedissa 600 fanti tra Cesena e Sojano, el li mandino driedo, li promise farlo, et che mandi P artilarie et subito siano cargate, Item, quel messo di la madona di Forlì non è ritornato, et ha aviso al fossa di Ziniol esser zonto 30 balle di cu-raze, vien di Milan a Forlì. Et mandoe per un’ altra