1195 MCCCCLXXXXIX, SETTEMBRE. 1 19G È da saper questa mattina venuto l’oralor di Pranza in collegio, con gran jubilo per il principe li fo comunicato le optinie nove et lettoli lettere, mostrò grandissimo piacer et ringraciò la Signoria et voi scriver al re, et disse è bon il roy mandi ajuto a li liga Grisa contra Maximiam, acciò non lazi danno a la Signoria nostra. Et ledendo le lettere corse uno da Chioza in collegio tutti crete fusse nove da mar, perchè lui disse è bone nove, et referì come veniva uno corier portando la Signoria havia abuto Cremona ; et non resterò di scriver come tutta la terra era in moto per tal nuove, lumen pareva non si sentisse la alegreza per le cosse di mar qual lutti desiderava saper 1’ exito. Et in collegio era sier Cristofal Moro, fo podestà et capitano a Raverla, qual aricordò si mandasse a tuor il locho di Codignola, podio lontan di Ravena, et mia 5 di Faenza, qual è dii ducha di Milan ; et consultato la materia tutti sentì, et sier Antonio Valier consejer contradixe dicendo era da atender al campo, et terminato pur contentò, et fo scritto al signor di Rimano et Jacomazo da Venccìa venivano con lhoro compagnie, et Meleagro da Forlì, non si dovesseno muover imo partiti tornaseno a Ravena, et scritto al podestà vadi a ditta impresa, etiam ba-lotà una paga al signor di Faenza et scritto sii in campo vadi a Codignola, zoè mandi le sue zente, et fo consultato de meter la parte et tuorlo ai stipendii nostri per un altro anno; et cussi ozi in pregadi fo leto la-lettera di tal deliberation di tuor Codignola a noticia de tutti, lamen fo mala cossa. In questa matina fo aldito rnisier Lunardo Ven-dramin dolendosi di sovontion si suol tuor dai consoli di merchadanti contra de lui, licei non siano li tempi, prega la Signoria lo debbi sufragar, et parlato, tra li qual io parlai in favor, terminato mandar per li consoli. 4G3 Da Brexa, di do, venule nel levar dii collegio. Mandono una lettera li scrive sier Francesco Stela vicario di Pontcvicho, di do, avisa esser zonto lì un cittadin da Cremona, et lo nomina, li à ditto quella terra esser in arnie, cridano : Marco, Marco, à man-dà fuori i ducheschi, il luogotenente et comissario soli è restati in palazo serati, ditto cittadin va ai provedadori in campo. Item, si ha la partita dii ducha di Milan, et misier Zuam Jacomo haver auto Piasenza, Parma, Pavia et esser intrato in Milan. Da Padoa, di ozi. Come era zonto lì Piero Pcs-sina contestabele con provisionati 100, catati de lì, va a Rovere justa i mandati. Da poi disnar, fo pregadi. Et poi letto le lettere, el principe si levò, et cavossi la bareta di testa rin-graciando el nostro Signor Dio di le bone nuove haveamo, confortò tutti far justizia. Poi referì quello havia exposto domino Zorzì Ilcllecher orator cesareo, et come li savii havia consultato scorer a re-' sposta. Posto, per tutti li savii, scriver al capitano zene-ral et provedador di l’armada, laudandoli, et come stemo con desiderio saper l’exito, li avisamo le nove felice di Lombardia, et li mandamo li sumarii, ordinandoli debbi far festa ; siebè provegni questa noticia al Turcho, et cussi sia scritto in Dalmatia, Albania, Corpliù et Puja fazino leticia. Have niuna non sincere, una di no, 209 de sì. Posto, per lhoro savii, di scriver a l’orator nostro in Pranza si delti alegrar nostro nomine a la majestà dii re di la comune victoria, et dirli per esser andato il signor Lodovico al re di romani dubitano non fazi qualche movesta, per tanto saria bon ajutasse sguizari contra ditto re. Have uno di no, 209 di la parte, come la prima. Posto per li preditti rifermar a’ stipendii nostri per do anni fermi et uno di rispetto il signor Astor di Manfredi di Fa nza con li modi et capitoli havia prima. Have tutto el consejo et fo presa. Posto, per tutti li savii, dar licentia a una nave nolizada per li (ioli di sier Antonio Grimani procu-curator, capitano zeneral, andasse a Rari a levar marehadantie de li ditti, poi si apresenli al zeneral, et sier Rendo Zuslignam savio a terra ferma, io Mariti Sanudo et sier Zuam TrivLxam savii ai ordeni volemo la parte con questo sia dato licentia eliain a la nave di sier Francesco Foscari va in Candia, et al menni di Don.idi va etiam in Candia, et il resto di savii messemi dar licentia a tutte nave, et navilii retenuti, con questo si apresenti al zeneral. Et primo contradixe sier Piero da dia da Pexaro cassier non era tempo di dar licentia, unde io li risposi era da compiacer il capitano zeneral atento le sue robe stava a Rari con pericolo, et sier Alvixe da dia da Pexaro cao di XL, sier Zuam Trivixan et sier Zuam Moro savii ai ordeni messeno de indusiar, et io solo misi fusse dà licentia a quella di Grimani solmn. Andò le parte, niuna non sincera, nulla di no, la mia 84, di indusiar 101. Fo letto una gratia di sier Piero Zane è debitor a le raxon nuove di dacii pagar in anni 10 di tanti prò etc. Li consejeri non volseno meter fosse risposo, ergo etc. Da Rimano, di sier Zorzi Francho secretano, di primo. Come quelle zelile per causa di le aque