499 MCCCCLXXXXIX, MARZO. 500 cipe di alcune vilanie diteli per sier Vetor Pisani dal banco, con il qual ha lite per caxon di la camerlen-garia di Este comprata a l’incanto per questi Pi-xani, et el dito sier Vetor si excusoe. Or fu connesso quanto a la vilania a li avogadori di comun, et quanto a la lite delega el podestà di Padoa fusse zudexe. Vene domino Zuan Andrea Ungarelo dotor, come orator de la comunità di Padoa, dolendosi di una lettera fata in tempo dii serenissimo misier Andrea Vendramin doxe a sier Lunardo Donado lune podestà di Padoa, che si potesse astrenzer et piar li debitori per le sententie fate in questa terra etiam in chiesa, et pregava fusse revochata, perchè la leze civil non voleva pur per debito fusse niun retenuto in caxa : perchè è scriplo lutissimum refugium do-mus propria. Et che al presente sier Jacomo Polani havia fato retenir uno in chiesa. Or fo disputation tra li consejeri, tamen nihil fecerunt. Vene do zudexi di Chioza, quali juxla il consueto have sacramento da misier lo doxe di far ju-stamente il suo officio apresso il podestà, et il terzo judexe non vene. Da Chioza di sier Fantin Pizamano podestà. Come era venuto una lettera al scalcilo dii ducha, è li, di Zuam Alberto da Corbole : che il ducha saria venere eh’ è a dì... a dormir lì a Corbole, et poi sa-bado a Chioza, et domenega qui ; et questo mandoe a dir a la Signoria il secretano di T orator di Mi-lan. Et detto podestà scrisse che non aspetava esso ducha altro che li oratori zonzano, et subito veria ; et che il pesse fu compralo lì a Chioza si vastava. Vene il secretano di domino Aldromandino ora-tor dii ducha di Ferara, sta fermo qui ma non si impazava in cosse di stato nè più veniva in collegio, et mostroe una lettera dii suo signor, di 2 di questo, che li scriveva: come ne le distribution di officii lo havia electo comissario generai in Romagna, et che' ’1 vera presto de qui et insieme anderano a Ferrara; et che di questo dovesse avisar la Signoria, et che ’1 manderia qui uno altro orator in Iodio suo. Da Paola di sier Bortolo Calba conte. Come era arivato lì uno orator dii Turco ; lo alozoe in palazo e li dete barche. Et etiam si have del suo zonzer a Humago, è con 12 persone: fo ordinato smontasse a Lio e si manderia zenthilomeni contra, et fo fato preparar la caxa di sier Piero Morexini a la Zuecha, et ordinato darli danari al zorno per farli le spexe; e tamen non era orator, come dirò; tutavia il protho-jero era pur qui. Da Vegia di sier Piero Malipiero conte e prove-ditor, di 18. Come era venuto Zuam di Franzosi ci-tadim di lì, stato in Corbavia, partì a dì 8 de lì ; dice vero è di la rota data a’ turchi per il re di Poiana, et Chazergi e il conte Bernardin di Frangipani esser a quelli lochi di marina senza zente. Et per la depo-sition del ditto Zuane par sieuo morti, e più anegati, de’ turchi 40 mila. Da poi disnar fo pregadi, et hessendo redutò vene queste lettere : Di Ferrara dii ducha, di 3, a Zuam Alberto da la Pigna, è in Corbuie, drizata. Come subito zonti li oratori fiorentini lì, monterà in barella e vera via, et che creda che non verà si non per far cosa grata a la Signoria. Et si credesse che fiorentini non venisse non scriveria. El ha nova certa da Fiorenza domenega over luni si partiria. Et dito Zuan Alberto scrisse a sier Zuan Mocenigo questo medesimo ; et come Paveria a caro li fusse dà il Bucintoro. Et ordinoe a Zacharia di Freschi secretario, qual si partì, che si la Signoria deliberava darli Bucintoro lo dovesse mandarlo a dir. Da Roma di l’ orator, di primo. Come non era 200 ancora zonte lettere di Franza, et il papa le aspetava con desiderio, dice .fra 3 zorni le verà. Et esso orator fue col Cardinal Orsino dal papa, era il Cardinal Capua et il Cardinal Borgia, et ragionato di questa liga. El papa dice, come più volte l’aveva in animo haver dito a l’orator predillo, voi interponerse in la materia di Pisa et di Casentino, e far se diponi le arme, e Pisa resti come la steva, et che questo acordo per sua man saria mejo dia quello sì trata per il ducha di Ferrara et con più honor, e sarà bon principio di la liga, ma non voi promovere nulla si non è di mente di la Signoria, acciò non pari una praticha di salva l’ajo, et disse : « si bavere comission ve faremo honor n, ma voi sia secreto, llem, esser zonti lì tre oratori di Bertagna, per nome di la duchessa, e non voi dir sieno oratori di la raina di Franza; zercano aver udìentia pubblice in concistorio ; el papa va longando per amor dii re, ha scritto in Fran- . za, aspetava risposta, non voria dare audientia con queste dislinlion : sono do ecclesiastici e uno laico. Item, vene domino Jacomo d’Adria, orator del marchexe di Mantoa, stato alcuni zorni per lo episcopà di Parma dato al fratello del signore suo ; et è andato dal re Federico per haver certo castello in reame li promise re Ferandino ; li disse il signor manda Alexio suo a Constantinopoli con presenti. Da Napoli, di 8 et 23, dii consolo. Di una nave di botte 300, patron Pasqual di Michiel da Liesna.