81 MDIX, APRILE. 82 lolo dovea andar a Ixola di la Scala per sopraveder, et poi anderiano li provedadori driedo ; et il pagador deva danari tutta via a le fantarie ; et il capetanio zeneral anderia a Gedi, et altre particularità. In con-elusion, si dice voleno tuor l’impresa conira Mantoa. Item, dii zonzer lì a Verona il vescovo di Mantoa, barba dii marcliexe, amicissimo di la Signoria nostra, fuzito di Bozolo per dubito eie. ; et vene con lui donne, sue neze. Questo è inimicho dii marchexe di Mantoa, suo nievo. Di Cremona, di 9. Come a Piasenza erano fanti 2500. Item, il re partiria a dì X di Lion per Italia. Item, scrisseno letere a li capi di X per certa materia tratano. Et fo fato vice capo di X sier Andrea Loredan, in loco dii Malipiero, intra consier. In questo zorno gionse sier Zuan Diedo, stato provedador in Dalmatia, mandato per il consejo di X. E1 qual è stato etiam a levar certi cavali lizieri, tolti a nostro stipendio, soto el conte Michiel di Fran-gipanni et il conte Zuane di Corvatia ; li qual, 200, si ha esser passati per Castel Nuovo, et vieneno per terra, come scrive sier Francesco Capello, el cava-, lier, provedador in Trieste. Et il Diedo vene per mar. Noto. Fo mandato in campo a Verona ducali 20 milia. A dì 12. La matina se intese, questa note esser manchato, a bore 8, sier Marco Antonio Morexini, el cavalier, procurator