MGCCCI.XXXXIX, APRILE. 624 Dii ditto, de 14. Come à inteso che ’1 sig. Octa-viam da-Forlì, per andar a Fiorenza nel montar di le Alpe lo asaltato da alcuni et «inarato, et questo era stato il fìol di quel citadin de Castrocaro che per la madona ditta fu fato amazar, lanieri ditta nova pur fu vera, ut palei. Da Cesena, dii govern'ulor, di IO, al podestà di Itavena. Come volendo far certa execution alcuni de lì si sublevò e ferite quel suo : adeu tutta la terra fu in arme; pertanto dimandava socorso a esso podestà ; et che dovesse scriver a la Signoria perchè quelli populi sono in arme e a li confini di Zervia. D i Rimano di Zorzi Franco secretano, di 14. Si dice de lì et basse inteso il concluder di la pace la qual è sta sentita mal volentieri de lì perchè quella terra si leva di oro durando la guerra. Hem, a de lì farine di la Signoria nostra e artilarie. Ilari, le terre di la chiesia contra il governador di Cesena erano sublevate, per caxom che quel governador volea scuoder taxe de cavalli e convertirle per uso suo, e che li Tyberti si sussila conira li populi e ininaza far, che il conte di Pitiano nel ritorno vorà castigarli et haverà il favor di la Signoria. Ilari, cri zonze lì el prolhonotario Rentivoy fratello di quella signora, qual va a Loreto. Ite in, ha ricevuto nostre lettere di 11 che più non mandi vituarie. in campo, e cussi etiam da lui prima non havia mandato se non alcuni orzi nè più vi manderà. Ih Castel Delze di pruvedilori, di 11. Come ha-veano riceyuto lettere di la Signoria nostra dii levar le ofese, e cussi à mandato a dir a la Piove e a Bibiena, licei mo terzo zorno, i nimici li mandono a dir di questo acordo, et li capitoli item, haveano mandato a dir, et dimandar ai nemici el transito di vituarie per Bibiena, e questo per voler dii conte, et il conte e lhoro desidera saper quello habino a far. Itera, le zente son partide, et de alemani eri partì el capitano con la mità di la compagnia, doman partirà il resto : cussi tarano spagnoli, e li stratioti anderà a Ravena, et li hanno dato do marcelli per uno, resta solum li Bajoni et Orsini. Hem, richiede-no Jicentia et voleno mandar le artilarie per Rimano, e à mandato per Basilio da la Scuola vengi lì per condur do canoni et uno falconeto. Iicm, per tenir li mulatieri per condur diete vituarie li haveano fato lettere di cambio, per non haver danari. Da poi disnar fo gran consejo, fato luogotenente in Cypro sier Pasqualigo fo capitano in Cypri, et il collegio si reduse. A dì 17 aprii. In collegio fo balotado con li governatori e tutto il collegio li daciari di le tre poi- cento e di la grassa, et sier Piero Zane conditor di uno cazete e sier Alvise Boldù conditor di l’altro, e atento bisognava haver li do terzi dii collegio, e non caza se non padre, fio e fratello, et rimase sier Marco di Prioli dacier, rimase, qual tolse ditto dacio per ducati 6000. Vene l’orator di Milan e disse quello si have da Milan di l’orator, di le parole ditte al ducha per il reverendo domino Pietro da Trieste orator dii re di romani : e più che essendo sguizari e agnelim levati contra di lui re, et era sta contento per castigarli ; e cussi farà di brieve et li aviserà al ditto suo ducha di la victoria, et mostroe una lettera di esso ducha 248 li scriveva di questa materia. Item, dimandò certe cosse che andava a domino Erasmo Brascha a Trieste, quale per li officiali erano sta tolte ; et per sier Polo Barbo consejer li fo risposo e ringratiato di la comunichation et ordinato li fusse rendulo le ditte robe tolte. Vene l’orator di Faenza, e mostrò una lettera dii suo signor Octaviam suo parente, qual partendosi da Forlì con 25 balestrieri a cavallo per acompagnar uno comissario fiorentino a Fiorenza su le alpe, da uno fiol di misier Corbice da Castrocaro qual fu fato amazar, sicliò lo fece asaltar da 25 villani e l’a-mazoe. Risposto verba etc. Di Bussan, di sier Alvise Liom podestà e capitano, di 15. Haver aviso per via di la Scala che sguizari e agnelini orano ritrati et todeschi facevano adunation di zente, etiam sguizari. Et è fama il re di Franza ajuta sguizari, el todeschi si ponevano ben in bordine come intendeva per via di Rorgo e Ivam. Da Corphì dii rezimenlo, di 27 e 28 marzo. Come per via di Larta haveano aviso che tutti tima-rati erano avanti verso Constantinopoli e dicono a dì 15 aprii l’armata esser per ussir, lamen dove vo-gli andar non si sa. Item, non ha danari per le ta-briche fano, el il baylo à tolto li danari di sali per il gran bisogno : solicitano monition e bombardieri, e fanti erano zonti li qualli voleno danari, et non si potrà far lavorar questo anno le saline. Ilem, non fa far il turioni ; et in questa matina fo balotà una paga da mandar a ditti fanti e bombardieri etc. Item, per la lettera di 28, come per la via di la Janina, per uno citadin corfuato chiamato Zuam A vani, ha inteso, qual ha lettere di 25, sier Nicolò Sufiano citadim de lì, et sta con Fait bassa el ditto citadim, et à suo fiol lì a Corphù e impara greco solo Moseho homo dotto, li scrive di 1’ armata fo il Turco,.qual di' brieve ussirà più presto per la Natòlia. Item, per avisi di Geocastro : come erano zonti 4 corieri lì a far comanda- I