753 MCCCCLXXXXIX, MAGGIO. 754 acciò fosseno 4 consejeri, et polesseno far consejo ili X, qual vene, poi intrù el collegio et fo liccntiato il pregaticela poi che steteno aspelar più di una hora, et comandato credenza la deliberation di la risposta di l’orator dii re di romani, et poi subito venezoso el consejo di X. La cazon di ditto consejo di X fu per il banco di Lipomani, qual per la gran furia di trar di danari li veniva fata non potea resister, per tanto li era forzo non sentar più, unde sier Zorzi Corner el eava-licr, Antonio Trum, sier Piero Duodo et altri, andati dal principe et cai dii consejo di X, dimandono salvo conduto [ier un anno, cussi come era sla l'alo a li Garzoni ; et cussi fu fato elium a lhoro, et fo gran . mormoration etc. •A dì 10 mazo, In collegio. In questa matìna el banco di Lipomani falìte ; el qual fo levato dii 14, el dicea la ditta: sier Toma Lipomano et sier Andrea Capello et fradelli; et poi dii 14 li Capelli las-sono ditto banco, el qual rimase a sier Hironimo Lipomano et fradelli fo di sier Thomà, et cussi in questa matina non sentono più. Et gran brigata era reduti al banco, el fo gran mormoration, maxime per li danari havea al Monte nuovo, che pareva ducati 13 milia havesseno ubligà a sier Antonio Trum et ducati... milia a la compagnia di Barbarigo Bro-cha, sichè fo gran vergogna a questa terra. Vene l’orator dii re di romani, al qual, per il principe, li fo ditto a bocha la risposta, scusandosi haver filo dal canlo nostro etc. Lui rispose non voler veder altro che li conti, et non dimandava da-5£5 nari come li era sta risposto, et volea partir. Ilem, dimandò di certi bcneficii, etc., cosse particular ; et li fo comesso le lettere, et partito fo balotà in collegio di darli ducati 55 d’oro, et bave 15 balote, el resto di no, et fu preso. Vene 1’ orator di Urbin, e( mostroe una lettera dii suo signor, di li), qual recomandava a la Signora li fanti erano stali in l’assedio a Bibiena. Ilem, che domenega a otto zorni saria qui, et menava le zente con lui ; voria le taxe. Li fo risposto venendo saria ben visto, et di le taxe si consejeria. El l’ora-tnr disse: serenissimo principe l’è su li capitoli promessi. El fo ordinato a li oficiali di le raxon vechie facesse conzar la caxa dii marchexe. Vene l’orator di Pranza, domino Hironimo di Galiofi, et dimandò conzosiachè al suo signor fusse sta tolti certi cavalli, qual Zuam Paulo di Manfron condutior nostro li comproe, voria averli, o darli il costo ; li fo risposto si scriverla etc. Vene sier Luclia Pixani, sier Domenego Marin, sier Antonio Valier provedadori sora le exation di danari, et disseno da poi la parte esser sta scosso solum L. 591 di grossi, zoè a le razon nuove L. ISO a le cazude ducati 50, el resto a li governadori ; et che li poveri voriano pagar parte dii debito et esser depenadi da palazo. Et consultato in collegio, fo terminato ubedir la parie. Da Milun, dii ducha. Fo leta una lettera drizata a la Signoria nostra. Dimanda trato di certi azali di Brexa. Et vene il secretarlo di 1’ orator in collegio, al qual fo risposto si scriverà a Brexa e si vederia. Dii capitano di le nave. Vene una lettera data in nave sora porto : come era in mare, el nulla à in nave, unde fo chiamato li patroni a l’arsenal, et ordinato lo expedissi. Da poi disnar fo pregadi in la sala di gran consejo, non fo il principe. Da Ravena, di 14. Come el ducha di Urbim li havia scritto facesse conzar li ponti, perchè, statini veria con le zente. Da Cataro, di sier Francesco Querini retar et provedador, di 5 mazo. Come a dì 59 dii passato sopra le saline era sta trova morto Antonio alma-daro dìi Signor turcho, copato di una manara, qual ivi stava con uno puto, et lui conte havia fato inqui-sition, examinò il puto, disse in lengua turcha haver visto, etc. Unde à dato taja di ducali 500, chi dirà la verità di tal morte; et ha scritto al sanzacho; et quelli altri voivoda di Castel novo pur lhoro si duol, dicono nostri haverlo fato amazar. Et come, a dì 59, el sanzacho si partì con la compagnia, si dice è andato verso Sopbia, over Andernopoli. Da Dulziijno, di sier Piero Nadcd conte et capitano. Dii partir dii ditto Ferisbei sanzacho ; ergo el Sagudino va indarno. In questo pregadi fu posto per li savii ai ordeni di reincantar la galia di Fiandra, patron sier Piero Trivixan, con don di ducati 500 di acrescimenti, et provision nuove, quali debi scontar, et possi ne l’incanto, et il patron si provi in termene di zorni 8, a danno di ditto sier Piero, atento li consejeri erano stati a l’incanto a Rialto et non havea trovà patron; et ditta parte have 8 di no, tutto el resto dii consejo di la parte e fu presa. Ilem, fo posto, per li savii dii consejo et di terra ferma, di scriver a l’orator in Pranza, et avisarlo di le nove si ha de le cosse dii Turcho che va a Rhodi, et di l’armada Ionio, et di la venuta dii Zanchani, il partir dii capitano zeneral, et di la venuta di l’o-rator cesareo per danari, et la risposta di le lettere : i materia di bassà per domino Gasparo Slinch.