133 MCCCCLXXXXVI11, NOVEMBRE. 134 haveano falò la descrition de le vituarie, trovono esser per mexi 9, solicita il mandar il presente a tempo per dar il tributo al soldam. A dì 19 novembrio in eolegio non fo ¡1 principe, nè leto alcuna letera. Vene li orator di Pixa, domandando doy di llioro, zoè quelli fono a Mantoa, licentia di ritornar a Pixa, lassando qui Lucha de Lanti terzo lhoro collega ; et Hbenlissime per la Signoria fo data, et ordiualo una lettera confortatoria a quelli citadini, et a le ¡¡ente d’arme che si prove-deriano di uno capo et di danari et dii tutto. Vene sier Antonio Cocho provedador nostro a le cazude, dolendosi di alcune parole ditoli per sier Alexandro Bolani perchè voleva vender cerio sta-bele da chà Z rzi a San Fantin. Fo amessa, (amen nulla sequite da poi. Intrò li cai dii consejo di X dentro, et luti mandati fuora. Et da poi disnar in pregadi, fo lete le infra-scrite lettere : Di Ferara dii vicedomino, di 17. Le cosse de lì vano mule et assi fiorentini esser mal in hordine di provision, Paulo Vitelli esser stato in Fiorenza ebbe alcuni pochi danari, et in quelli zorni esser passa per modenese Filipino dal Fiesco con 200 cavali lizieri, va per il ducila di Milan a Fiorenza. Item, à auto li capitoli di Mantoa con Milan. Primo è acordato con provision di ducati 54 mifia a l’anno, sì in tempo di guerra come di pace, et è computa con la conduta di ducati 4000, ha il signor cavalier suo zenero videlicet domino Enea Cavriana per te-nir cavali lizieri 100, et il marchexe tien homini d’ arme ... et 200 cavali lizieri. Item, li dà il titolo di capitano dii re di romani in Italia, et si risalva a darli lui uno simile. Item, el signor marchexe li dà per adherenti el vescovo di Mantoa suo barba, soi nepoti di caxa di Gonzaga, el signor Alberto da Carpi suo zenero, li conti di Nuvolara, et li conli d’ Arolo. Item, el ducha di Milan li promete, rompendo a’ venitiani et aquistando, restituirli tutto quello io suo, et più Verona e Vicenza col contado. Item, si per caso esso marchexe perdesse dii suo stato, promete non contratar paxe mai si non sia reintegrado. Item, dura la dita conduta anni 3 et si dieno mandar oratori utrinque parte. Et per un’ altra lettera esso vicedomino scrisse di uno francese è lì chiamato Artaldo, arlievo fo di monsignor D’Andra-ges qual è in Franza, et il ducha di Milan tramava far Irieva con il re insieme col re di romani, intervenendo quel Filippo da Casal mal spirito, etc. : pe-rhò voria che domino Petro di San Cassano, orator pisano era qui, qual è eugnato di esso Andrages, vi andasse lì per disconzar, eie., et cussi fo mandato. Di Verona, di sier Nicolò Foscarini proveditor, di 17 el 18. Come Hironimo da Monte colateral andoe a Mantoa. Il signor era a Goyto, bave ducati 2000 d’oro, la più parie milanesi, et li recevete dal thesorier, et dice fin 3 zorni darà il resto: et si divulga ha auto ducati 10 milia da Milan. Et per l’altra di 18 par habi auto dal predato colateral, di 17, aver abuto altri ducati 2000 d’oro, aspetava il resto, qual di brieve doveva expedirlo ; et fato la summa di homini d’arme abuto danari che sono sulle terre nostre, vi è per numero 34, et confessano il debito. 11 signor era pur a Goyto, qual, a dì 20 il luni, doveva esser a Mantoa. Di fra Hironimo heremila date a dì 8 a Man'oa a la Signoria nostra. Come si doleva di quello havia fato il suo signor scusandose molto, dicendo non ha-ver colpa niuna, non voi più venir a Venecia, voi far penitentia pregando lo eterno Idio per la Signoria nostra. Seguita pur la praticha dii signor. Galeo-to di la Mirandola, et manda uno messo de qui a questo etlecto, overo dimanda le scriture. Di Pisa, di IO. Come nostri haveano avuto Calzi, il modo scriverò di soto. Laudano molto Gor-lin contestabele nostro, qual voria danari e provisioni. Laudoe etiam sier Vicenzo Valier pagador ; et dii prender di 4 da taja, zoè uno fiorentino nominato Marco Fanlone era sora a far portar vituarie in campo. Voriano nostri andar a Librafata ; et il campo nemico esser alozà' su quel de Pystoja. D i sier Vicenzo Valier predillo, have di IO. Il sumario è questo. Come a dì 8 andoe con zercha 300 stratioti et 150 cavali lizieri e passò il monte di san Zuliam, et fato altro in quel di Lucha mandoe Lucha Gambera et Laclanzo da Bergamo con zercha cavali 40 per scoprir e intender quello era de li nemici ; et aspetato assai che di questi nulla intendeva, mandoe Francho dal Borgo e Zan Cara capo di stratioti con altri cavali 40, sì per far spale a li primi cavali come per saper lo esser de’ inimici. Quali man-dono a dir esser atachali con inimici, et che venisse avanti, e subito corfcndoa tuta furia con tuti li stratioti, lasoe a driedo domino Piero Gambacurta con i balestrieri per non poter lenirli driedo. Zonseno nostri di là da Lucha a la volta de Lonata, mia zercha 7, dove catono li primi nostri, quali li disseno che inimici con tuto il campo haveano fato alto a Lonata et svalisono zercha fanti 60 de driedo guardia , che erano rimasti a driedo, e balestrieri 10, et mulli 28, chariazi, e fato presoni 4 di taglia, Ira i qualli siamo