1019 VICCCCLXXXXlX, AGOSTO. 1020 (linai di Sanseveri» erano stali contrarii, et il papa l’à ajuta’to in questo, lamen mal volentieri, ma fa per dubitar de’ Colónesi. Di Napoli, di sier Francesco Moreocini, doctor oralor, di 22 et 28. In la prima manda copia di »visi li ha dato ¡1 re, ha da fra Lunardo da Prato di Leze, di nove turchesche di 9 di lujo. Hem, el re haverli ditto a Roma, e ditto mi hò chiama turchi conira la Signoria, scusandosi assai, et eh voria più presto l'ranzesi havesse mezo il regno che turchi una terra di la Signoria, e mostrò la pace fata a di 17 luio 1498 a Constantinopoli col Turco, di la qual inandoe la copia e sarà qui davanti scritta, e dice voi haver intelligcntia con el ducila de Milan, perchè il re di Pranza vien conica di esso re, et s’intitola re di Sicilia, et che mandò galie a Zenoa, lamen disse di Milan non me irnpazo ; et à scritto al suo orator, è qui, fazi questa scusa con la Signoria, hem, che esso re metea 100 homeni d’arme et 500 stra-tioti paesani in terra di Otranto. Per l’altra lettera di 28, avisa come do galie andò per il Cardinal Asca-nio, a dì 23 in freta, qual va a Zenoa; et avisa uno liparoto haver auto vista di 17 velie franzesi sora Piombili, in tutto sono numero 26, vano a Rliodi et in ajuto di la Signoria nostra, et di questo il re li parse di novo dicendo: è zorni 15 che monsignor di T.ragona à lettere si preparava tal armata e non 394 * poteva esser cussi presto ussita ; et che il re ineteva in hordine le sue zente; et eri partì de lì il conte di Pollastro, va orator in Hungaria, e passerà per questa terra. Conclude il re voi esser tutto di la Signoria nostra. Da Fellre, di sier Matliio Barbaro, potesti el capitano, di do. De li bombardieri li fono mandati esser zonti ; et ha nova el campo regio di Venosa esser quasi disciolto, et che il capitano di Primier li havia scritto una bona lettera di la qual mandoe la copia. Li Ravena, di sier Alvixe Venier, podestà e capilano. Come Pauliza da Cataro, Ilironimo Bariselo, et Paulo Basilio contestabeli erano parliti de lì con li fanti, vano in brexana; et che domino Zuam Aldobrandino acetava li 100 cavali lizieri, el qual edam, lui scrisse a la Signoria esser contento di farli, e si dice è conte. Da Cataro, di sier Francesco Querini, reclor e provedador, di 24 lujo. Haver il Signor turcho a dì 19 era a Filipopuli, e dovea far il suo bayran qual era quel zorno, poi si avieria verso la Valona over Corphù, et el bilarbeidi la Grecia esser sta amalato, ma è varito, e Scander bassa è andato s ra la Croatia over Dalmatia. Item, per uno vien di la Va- lona è zorni 7 parti, lì ha dito esser lì preparate 6 fusto, et 1’ esercito haversi principiato a disolversi. Item, quel vaivoda di Montenegro adunava 1000 homeni paesani, si dice voler tuor bestiami su quel di Cataro. Item, à ricevuto nostre lettere con il fermento e li ducati 500 e 1’ bordine di armar le fuste, la qual lettera havia Iota pablice a quel popolo, e tutti ringratia la Signoria, lamen non era ancora zonle le do galie Malipiera e Marzella; et de li ducati 500 ha tolti ducati 200 per le spexe fate per il ruinar di monasterii, e il resto manderà al zeneral; e li tormenti voria venderli ma non porà, per haver assà fermenti, forsi stera 10 milia, edam ne aspeta dì Puja; et havia arma la fusta, qual sarà presto in bordine; et che al luogo di le cadene à fato far certe zatere con bombarde suso per poner ivi a li bisogni. Ben voria un inzegner. Et à mandato in Antivari richiesto da quel podestà fanti 10, di quelli di Marinici di Luca, nel qual numero è do bombardieri. Item, à inteso una rixa seguita tra citadini lì in An-livari, adeo la terra ora sta in remor, et ha mandato sier Nicolò Balbi camerlengo li, per adatar quelle cosse, qual per ubedir è andato volentieri. In questo zorno, e fo mio aricordo zà molti zorni, fo scritto a Trani dovesse serar il mercado di bi-scoti con quel mejor modo poi, e mandatoli la fede dii banco. Item, fo aldito par li savii, Jacomazo da Venie-xia, ha cavali 200, qual dimandò alcune cosse per andar in campo. Item, fo' ditto al secretario dìi conte di Pitiano se li darìa ducati 2000 per il fiol dii conte, per li 100 homini d’arme, c lui voria haver do page. Copia di li pajce tra il signor Turco e il re Fedrico 395 fata a Cunslantinopuli a di 17 lujo 1498. Sullan Bajazil Cam, Dei grada grande imperador Asiceatque Europee, etc. Serenissimo domino don Federigo de Aragona, rex Sicilite etc. Salute. Perchè per lo tempo passato la nostra gran signoria, con la felice memoria de la Majestà dii signor re don Fe-rando vostro padre re di Apulia, in fra nui ori sagra monto et bona pace, quale sagramento et bona pace con vostra majestà la confirtnamo, dove hes-sendo morto dicto re Ferando, non fo mai interolta ditta bona pace, et da poi la morte di sua majestà è successa la majestà vostra suo fiol, quale per sua parte haver mandato per ambasator suo a la nostra signoria misier Thomaso Paleologo Asani, per re-novare et confirmare la bona paxc et amicitia, la