5,40 MCCCCLXXXX1X, Item, fo balotà tre page al ducha di Urbin qual fono mandate;-et scritto a Rimano a Zorzi Franco secretano nostro vadi a Urbin a levar quelli 100 ho-meni d’ arme, et menarli a marina per passar in brexana, et fo scritto a esso ducha et solecitato. Vene l’episcopo di Ceneda in materia di certo beneficio di la sua diocesi, si duol etc. Li fo ditto per la Signoria si voi àldir l’altra parte. Da Padoa, di rectori. Come el signor Bortolo d’Alviano era venuto di Roma, et zonto con la moglie a Este, li hanno mandato a dir cavalchi, et lui voria eliam tre page. In questa matina in collegio fo gran parole et altercation tra sier Filippo Trum et sier Lunardo Loredam procurator, savii dii consejo, culeo el Lore-dam vene in colera : fo sedate. Intrò li cai di X, non fo leto altre lettere, et prima fo gran remor per li creditori dii banco di Li-pomani. Item, in questa terra era secreto el conte Zuane di Corbavia, voi dar certi castelli soi in Dalmata a la Signoria nostra, si trata con i cai di X. Da poi disnar fo pregadi. Et prima noterò alcune lettere. Da Milan, di l’orator, di 19. Haver inteso eri francesi haveano corso su quel di Alexandria fino su le porte, et preso alcuni balestrieri erano ussiti a la difesa, et che tra todeschi et sguizari sono stati a le man, morti molti di una parte et l’altra. Item, si ha el re di romani ha fato el primogenito dii ducha di Milan, qual prima havia titolo di conte, al presente li dà titolo di principe di Pavia ; el signor Ga-leazo esser andato a Rebecho, et misier Francesco Bernardini Visconte et misier Francesco Triulzi a Sonzin. Di Crema, di sier Hironimo Liom el cavalier podestà et capitano, di 20. Tre lettere. In la prima haver da un suo amico : come el ducha di Milan sa-pea la Signoria presto li dia romper per li capitoli à con Franza, et che harà 24 milia fanti, zoè 8000 li darà Milan, 6000 feudatarii, 2000 soi boni che sono ubligati, et 2000 li darà el re Fedrico di Napoli, et 6000 spera haver da’sguizari over alemani. Hem, ha homeni d’arme 1300; harà a queste frontiere in Cremonese homeni d’arme 800, zoè 300 soi, 250 li dà fiorentini, et 250 li dà il re di Napoli, el resto eh’ è cento homeni d’arme tra Alexandria et Novara melerà. Item, el Cardinal de Sanseverin et il conte di Cajazo, uno starà a Parma l’altro a Piasenza. Item, misier Francesco Bernardin Visconte et misier Francesco Triulzi fo de misier Renato starano a questi confini sora Ojo tra Sonzirn, et che ’1 Tur- I Diarii di M. Sanuto. — Tarn. II. luglio. 946 elio sarà contra la Signoria nostra, el ne darà da far. Item, che domino Marco da Martinengo fuzito da nui havia auto 50 homeni d’ arme et 1000 ducati di provision a l’anno dal ducha, et che ditto ducha ha ditto haver da misier Galeazo Visconte che con sguizari si farà la pace, et poi il re di romani romperà a la Signoria. Item, fa asunar biave a 3 forteze, zoè Vegeveno, Mortara et Saltirana ; et che de’ frati -zesi veniva do capitani, monsignor di Lignl, et misier Zuam Jacomo di Triulzi ; et che il re di Franza non verà in Italia, et si non fusse sta che ditto Triulzi à promesso al re in mexi tre compir l’impresa soa majestà non l’aria tolta. Per l’altra lettera scrive: haver che li stratioti erano fuziti dii ducha, et andati in Aste, tamen non l’ha per via certa ; et il ducha à conduto ingegneri fa far bastioni a li confini, et uno 368 di qual havia fato a Pandino ; et il conte di Gijazo era stato a Rebecho. Per l’altra lettera esso podestà scrive: esser venuto lì uno maistro voi far salnitrio; et il conte di Cajazo à fato comandamento che tutti li banditi havendo la paxe de li morti, zoè da li parenti, videlicet per homicidio puro, possino ritornar in le Ihoro terre etc. Da Bergamo, di rectori, di 20. Come de lì via per tutto si diceva di brieve la Signoria dover romper a Milan, et si dicea sì per li subditi nostri come per li subditi di Milan, et molti subdili ducheschi voluntari hanno portà le biave lì a Bergamo, et sono sta recevuti libentissime. Item, hanno »nova il ducha radunava la zente in Cremonese, et facea far uno ponte a Casam per passar le zente. Da Brexa, di sier Zuam Pasqualigo, dotor et cavalier, capitano, di 20. Come andava a Gedi dal conte di Pitiano justa i mandati. Et mandoe una lettera scritoli per il conte, qual si duol non. esser pagato a Padoa, el li avanza ducati 5000, et eliam mandoe lettere di Pontevigo ; et subito per collegio fo scritto ai rectori di Padoa fazi pagar il conte. Dn Ponlevico, di sier Francesco Valaresso ca-stelam, di 19. Et una di Zuam da Feltre contesta-bele scritta al capitano di Brexa di questo tenor. Avisa el conte di Qijazo esser sta a Sonzim, et haver fato la mostra di provisionali 1200, di li qual à cernito 700, et li ha ditto fino 8 zorni li darà danari. Di misier Bernardin da Martinengo, ai rectori di Brexa. Avisa quello medemo, et che ’1 ducha feva tajar le strade a quelli confini; come lui ha per uno amico lo avisa, et altre zanze assai. Da Verona, di rectori, di 21. Come ricevuto lettere debino dar do page a le zente d'arme; di da- 60