MCCCCLXXXXIX, FEBBFUJO. 472 ciò a Parsemi, di 23. Zercha i canevi, quali erano cari, eie., al qual efeto andoe. Da Bologna dii secretano, di 21. Come era andato da misier Zuane a lamentarsi, come la nostra • Signoria li scrisse dovesse far, di haver dà il passo a le zente di Milan et non a le nostre. E1 qual misier Zuane si scusoe dicendo haver capitoli da non poterli denegar, et disse la Signoria zerchi pur di vin-zer la si acorzerà eh’ io li sarò bon servitor ; non si poi denegar il passo a Milan. Poi disse mio fiolo misier Hanibal non poi esser expedito, ni haver danari; et lui secretario conforta la Signoria a non mostrar, ma cessate l’arme retribuir a tutti secondo li meriti. Ilem, era passato 80 balestrieri, et 94 di la guardia dii duchadi Milan sono andati presso Imola, etiam, ne dia vegnir 100 di Mantoa, che si aspeta. Ilem, disnando ha ricevuto nostre lettere di la liga conclusa, abuto gran piacer, et si aliegra et andoe da misier Zuane, dove era il capitano di le zente duche-sehe, et li disse tal nova et fe’ lezer davanti lui la lettera ; esso misier Zuane si aiegra con la Signoria, do-man sarà col rezimento. Da Roma di l’orator, do lettere, di 19. La prima fata a bore 15 zercha li fanti spagnoli. Per il Cardinal di Medici ne ha fato zercha 050, et Moderano spagnol parti con 60 fanti et à dato al Cardinal ducati 150 per compir di far il resto, et questi .li à costà ducati 6G0, et tolse li 150 ducati a cambio. Cabrici di Agtlslim di Sandro li fe’ lettere di cambio, prega sia satisfato. Ilem, ozi è terzo zorno che ’1 Cardinal Sanseverin in caxa levò bancho per dar danari per far fanti per fiorentini, ne ha fato solimi 80 si dice per mandar verso Siena in ajuto di Pandol-pho che teme di novità, maxime venendo il conte di Pitiano, e teme non parturissa qualcossa a lui contraria. Et Paulo Orsino li ha dito il re Fedrico aver dato licenlia al signor Fabrieio Colona, qual si parte, 188' per acordarsi con fiorentini, et abuto da Ascanio du- • cali 4000. Et il papa li ha dito ajuteria la Signoria o per via di Porosa o altrove, si havesse risposta; et il Cardinal Borgia questo medemo li ha ditto; et voi mandar a la Signoria nostra domino Francisco Bre-vio episcopo di Ceneda, qual vien al suo vescoado ; li ha comesso saluti la Signoria nome suo et li ricomanda non sia extrusià da’ laici. Ilem, solicita la venuta dii suo sucessor. Et in l’altra lettera di hore 5 di note. Come il papa li ha dito haver da Fiorenza di la creation di do oratori et li nominò, tamen fin 17 non erano partili ; et che seguendo acordo li piacerà, et l’orator rispose non saper etc. El il papa disse: « Credeteilo- ihine orator son stracho assai ». Item, haver da l’episcopo di Concordia orator in Alemagna, come Maxi-miano è mal contento dii ducha di Milan. Et cussi il Cardinal Curzenze eri li ha dito che si strenze la praticha di 1’ acordo con Franza et la Signoria, et il papa aspeta saper la conclusion di la liga, e aspeta risposta de la Signoria nostra in dita materia, et li disse la noslra Signoria illustrissima non vorà mi meta solo el jogo di Ascanio ch’è inquieto e implacabile. Item, avia mandato 740 fanti spagnoli a Castel Delze drizati al magnifico Piero. Fati e levati di Roma con ducati 680 : et di questo à scrito a sier Jaco-mo Venier proveditor nostro. Et in questa matina in collegio fo balotadi ducati 800 a sier Polo Capelo el cavalier, va orator a Roma, et ordinato al dito vadi via. Etiam, fo balotà vinti miari di biscoto per mandar a Cataro. Da Ravena, di 22. Come esso sier Lorenzo Zu-stiniam è restato li per expedir li fanti, dimandò cosse di le raxon nuove, lanieri, li fo scrito vadi come el puoi et è gran fredi. Et avisò da Castel Delze a dì... Bibiena non teme fino a’ 10 di marzo, ànno vituarie. Ilem, verso Codignola 50 balestrieri du-cheschi erano passati ; et che lui sier Lorenzo aspe-tava quello li scriverà il conte di Pitiano. Da Castel Delze di sier Jacomo Venier, di 21. Come erano zonti li do vicecolaterali di Verona, lui ha gran cataro voi venir a Ravena. Et quel zorno era ritornato uno suo explorator da la Pieve : dice le fantarie poste per li castelli dove si passa per andar a Bibiena, et che in la Pieve sono fanti 000, et Bianchiti contestabile, era in Popi, esser ussito con la compagnia è andato verso Bibiena, et il signor Bortolo d’ Alviano ussito fuora è lì in destreta. Ilem, de li do oratori partiti da Fiorenza, chi dice per Venecia, chi per Milan, nominandoli per nome, et publice si rasonava di l’acordo si tratava. Ilem, esser gran neve, et il conte di Piliano ha aviso esser zonto a Talamela mia 10 de lì. Di Rimano, di Zorzi Franco secretano, di 21. Che havia ricevuto lettere nostre di la reconduta del Signor dal qual fu, et li disse, qual havea li oclii pieni di lacrime dicendo esser fiol di la Signoria, voi viver e morir; et che lui secretario se non li havesse dato farina da viver, esso signor aria fato mal perchè fa gran spexe; et li disse; io ho 25 anni e per la fede dei passati miei e meriti merito altro grado, et che non potea star a questo modo, et lo conl'ortoe assai. Or manda qui el suo orator, domino Zuan Francesco Capo in Sacho, a cavalo, quale ' prima doveva venir per mar. Ilem, il secretario li