261 JIDIX, MAGGIO. di le fantarie, col provedador Mar/ello e li cavali li-zieri conati e slratioli, fino sora Ojo, a sopraveder quello fanno i nimici, et sono andati. Li qual stra-tioti non si trovono nel facto, perchè il signor Bortolo li mandono avanti a pigliar certo passo. Conelu-deno, le cosse nostre andar mal, tutti li comlutieri e zente d’arme è pauride, excepto Lucio Malvezo, Brandolini e coleschi, che non fono a tempo di la rota ; sì che credono convenirsi partir de lì e vegnir a Valezo in veronese. Item, fino stratioti, che hanno aule do page qui, voleno altre do page eie. Trovano pochi fanti, che tutti fuzeno e sono sta mal menati. Item, missier Jacomo Secho è andato a Charavazo, a dar ubedienlia al re, chè non è parso a le mostre; si che la compagnia è persa, e quella dii signor Bortolo è quasi disciolta, non voleno star sotto altri capi etc. Item,post scripta, scriveno esser zonto uno di quelli di domino Dionisio di Naldo, stato preso da’ franzesi nel fato d’arme, venuto per riscatar alcuni compagni presi. Dice, el signor Bortolo esser vivo, ferito soto ne 1’ ochio, e averlo visto nel pavion dii re, et lo mandava a Milan ; et altre particularità, ut in litteris. Et esser sta amazati assa’ fanti di nostri, e di francesi pochi ; el franzesi si teneno roti. 127 Sumario di letere di sier Francesco Corner, di sier Zorzi, cavalier, a sier Jacomo, suo fratello, date a Reza, a dì 16, horre 19, et recevuta qui a dì .. . dito. Come sono stati ozi li provedadori col capitanio in consulto, e li capi da pe’ e da cavalo e capi di fanti, ben che siano reduli pochi, parte sono a Bre-xa, parte vengono tutta volta, et sono fora de si o da paura o ila vergogna, che cussi vilmente siano roti. Et per il provedador Corner fo proposto do cosse, eh’è di meter zente in Cremona, Crema, Bergamo, Pizigaton et Brexa. El hanno spazi in Crema Lalantio di Bergamo con più fanti el poi haver, e porta danari con lui per farli per la via quanti el poi, è andato e ti am Alvise Gujoto e Silvestro Aleardo con zercha 100 balestrieri; Gnagni dal Borgo over Pincone, con quanti fanti, ut supra, vadi a Cremona, Pereto Corso a Bergamo; a la guarda del monte de Brienza se meteri domino Dyonisio di Naldo con tutta la so compagnia, eh’è quasi salvi tutti; in la terra di Brexa forssi si melerà domino Antonio di Fij con 200 homeni d’arme; l’altra si guarderà dai proprij. Si atende saper li andamenti di inimici, voleno andar a campo a Crema. Mai fo visla la più spaven- tosa cosa, che veder uno exercito roto al modo que- • sto, tutti fuze, li par haver i nimici a le spale, non se li poi trovar modo di meterli insieme, ni con danari, ni con careze. Il provedador di cavali lizieri, • videlicet domino Nicolò Marzello,con il governador, videlicet fra’ Lunardo da Prato, è sta terminato va-dino con tutti i stratioti a la volta de Ojo, super quelle rive, per saper quello fanno i nimici e mostrar siamo vivi. Greco Zustignan si crede sia morto, el fratei di Piero Corso, suo fiol' e suo nievo, missier Francesco Boromeo, Zuan Forte e molti altri non si sano dove sia. La compagnia di 1’ Alviano è disciolla, parte fuziti e parte presi e morti. Scampano ogn’ borra ; si fa provision ai passi, non si poi di-vedar, guazano etc. Data ut supra, bore 19. letera dii dito, di 16, hore 19. Come era zonto lì uno caporal di domino Dyonisio di Naldo', fo preso da’ francesi. Dice el signor Bortolo è a presso il re, e P à mandato a Milan, ferito sopra l’ochio ; non era mal da conio. Francesi aferma si reputavano roti, e che uno solo squadrai i refese. Sono mal in bordine di lantarie, di homeni d’arme benissimo. El marebexe di Mantoa, è amalato a Casam, non è stato a la rota. Aferma la morte dii signor Piero dal Monte, Zitolo da Porosa, Franco dal Borgo, e altri non sa cerio. Il campo andava a Caravazo, poi Cremona. Sono morti di soi da 200 in suso, boni soldati, el uno di gran nome; di nostri 2000, el forzo ordinanze. Questo è venuto per scuoder 6 compagni di domino Dyonisio, che sono prosoni. Item, eri sera 127 * zonse a Brexa sier Marco Contarmi, ili sier Zaeharia, cavalier, qual di Cremona voleva andar in campo, e in strada intese la nova et è venuto de lì de. El venule queste leiere, lete da li padri di cole- 128 gio, et tutti rimaseno morti el in grandissimo dolor, credendo che ’1 campo si dovesse adunar insieme, et vedendo tanta dit’cultà. Et poi, venuto il principe zoso dii bucintoro, vene con la Signoria in camera dii colegio a lezer dite letere ; e cussi non saveano che farssi, ma scriver letere confortatorie, e si provvederla, e di danari e di altro quello volesse, e ve-deseno adunar le zente etc. IH Padoa, di rectori. Cliome eri chiamono il suo consejo, inlesa la nova cativa, et da lhoro propesene ajutar la Signoria nostra; e con amorevele parole disseno, ut in litteris, voler far ogni cossa, in laude, honor e defension di la Signorìa nostra, contra Franza. Et li deputati a utili a messene di trovar ducati 5000 e darli a la Signoria nostra in