361 Da Ferara dii vice domino di 20, venula hessen-do pregadi suso. Si duol esser tratà da pisano, e per Ferara si dice lui à perso la gratia di la Signoria ; non sì duol di lui, ma perchè prima sapea qualche nova che liora non le sapeva, nil minus avisava il campo di fiorentini stava male perchè Milan li levava il presidio. In questo zorno in pregadi fo posto parte di far salvoconduto per mexi 2 a uno todesce di Fontego falito che si voleva acordar con li soi oreditori, et fu presa, chiamato.... Ilem, fo messo per li ditti consejeri dar provisione a uno di quelli zonti bombardieri, li fo taja le man per fiorentini come li altri, e fu presa. Ilem, messo per li savii, di risponder a Zacha-ria a Ferara che, volendo il signor venir in questa terra, havendo il mandato de’ fiorentini in le man, overo l’orator fiorentino havendolo, semo contenti el vengi, et che eramo di una parola, et da non promuover altro: et bave 23 di no e futto il resto di la parte. Ilem, fo messo parte per li savii di scriver a sier Piero Marzelo, proveditor in Bibiena, confortandolo a star, laudandolo assai, e non si mancherà di provisiom; se li mandava danari, e preso di far 3000 fanti, e volendo mandar via li cavalli, fazi come li par, et potendo haver vituarie de lì, non restino di pagarli il triplo. Et damò sia preso che sia fato 3000 fanti, et have tutto il consejo. Ilem, fo messo, per tutti tre man di savii di collegio, una ripresaja di Fiume a instantia di sier Piero Lion per certi filadi, e fo presa. 147 A dì 24 zener in collegio. Vene sier Zuam Bolani, venuto conte di Zara, disse haver fato justitia ; di la camera non se haver impazato, ma lassà il cargo a sier Francesco Marzelo capitano; et di la forteza mia 20 lontana chiamata Nadino non era compita, e laudava assai fusse compita ; et che quella madama Dorothea, fo mojer dii conte Carlo di Fran-gipan, che vicinava ben con nui, et che havia sen-tentià uno ha scosso per formenti e megli mandati de li zercha ducati 1000, et condanà in quelli. Il capitanio non fu in opinion, si chiamava Piero de Venturin, qual havia casso di l'oficio. Ilem, disse di Zuam Crovigno di Crovatia fo fiol di re Mathias, qual è imbriago da la matina a la sera. Ilem, come li castelli di Laurana e Nuovegradi erano in pericolo per turchi. 11 re di Ilungaria havia rnandà uno governador in li lochi di ditto conte di Crovatia, zoè 4 lochi, zoè, Ténina, Sisini, Stroviza et uno altro castelio, et turchi danizava lì esso conte, et 362 fé un danno su quel di esso signor Zuane per stra-tioti de’ animali 6000, lo manazò a ben convizinar con nostri. Questa madama Dorothea di Crovacia à uno fiol di anni vinti, qual ha 100 cavalli e si me-teva contra questi, et che dia vegnir soi oratori de qui a recomandarsi. Fo laudato dal principe. Dii patriarcha nostro. come la chiesia di San Bortolo era serata e teniva aperta una porta sola. Voi da la Signoria sia provisto. Da Milan dii orator, di 20. Come havia mandato Cristofoleto corier con le lettere vano in Franza, qual ha nova eri zonse Verzei et sarà poi a Turim, sichè è andato salvo. Da Ruigo dì sier Marin Zustignam podestà et capitanio, di 22. In materia di biave et voi mandar a Ravena sorgo per dar a li cavalli. Da Trau di sier Andrea Zanchani orator va al Turcho,di 15. Come il tempo era bonaza, si levò di Sibinico et è zorni 31 si partì de qui: e ancora la ga-lia non è interzata; abuto 10 homeni a Trau per esser loco povero, va a Spalato, poi si sforzerà andar al suo viazo, solicitando celeremente il navegar. Da Castel Ddze di sier Jacomo Venier do lettere di 20. Come eri sera fono, menati li presoni di Vergareto, lauda Ramazoto, biasema Astor Bajom : di Marco di Santi non sa dove il sia, crede sia sta menato a Fiorenza li presoni e il signor Leporeto da Fermo primo homo apresso Paulo Vitelli, Zuam Batista di Montepulzano , eliam capitanio, ilem, Bernardo di Albizi fio di Francesco di Albizi fiorentino a piedi, e questi tre havia ritenuti, li altri lassati. Ilem, il bisogno di danari di tutti, et il magnifico Piero dia aver ducali 1000 quali li voi, e li mulatie-ri hanno compito la mesata. De’ nostri in la scara-muza non manchò altri cha Marco di Santi e il suo fameio, e si perse solum 12 rtiulli, li altri sono recuperati, el che Bibiena e li altri lochi con dificultà si soccorerà. Lauda Basilio da la Scuola che si atrova lì. Et per la lettera di hore 5 di note data pur a di 20, come era venuto lì da Vergareto ; Ramazoto dice non si poi tenir il borgo dove si facea la massa zoè Vergareto, et havia, [ter li presoni, inimici atender solum a non lassar andar vituarie a l’Averna, Montatane e Bibiena, et che alcuni di presoni lassati si hanno oferto far venir da nui le lanze spe-zate, è con Paulo Vitelli, 200 a ducati 1.0 fin 15 l’una di provisione per la persona. Itera, mandoe 147 * una lettera di Basilio da la Scuola, qual si offeriva con 200 compagni portar vituarie a l’Averna e a Bibiena, et voi alcune cosse, come per una lista per far fungi artifiziadi, zoè canfora, sasena et reliqua : et MCCCCLXXXXIX, CÉNNAJO.