1311 MCCCCLXXXXIX, SETTEMBRE. 1312 era lì, dove liave lettera di la pace fata con sguizari, e che ’1 andasse a Trento da domino Zorzi da Pie-traplana e aspelasse lì il re di romani che vera con exercito per andar a Verona, et uno cavalaro eliam partiva a la volta di Anon. Ilem, fra 15 zorni ha ditto esso signor Lodovico voi recuperar quello l’ha perso, el qual è fato ora aliegro. Ilem, a l’andar in là atorno a ditto signor Lodovico, li fo tolto una cassa al Gualtero, havia assà danari dentro, et che a Belazo fu tolta una nave, havia lì sopra tutta la roba di esso Lodovico, et Marchexino ha piato 4 homeni de Belazo, li farano apichar si in zorni otto non li rende ditta roba. Ilem, ha 80 schiopetieri, CO balestrieri a cavalo, il signor Galeazo di Sanseverino, il contili di Melz, il conte Alexandro Sforza, el signor Hermes fo fìol dii ducha Galeazo, domino Marchexino Stanga, Gualtiero Mariolo, Antonio de Mariolo et Lodovico da Vico. Da Feltro, dii podestà el capitano, di 15. Come era ritornato uno suo explorator, ha una lettera di zugno, dice la pace non esser fata con sguizari e il re : ha comanda a quello Bacheto mandi le zente sono obligate in campo ; et che da Bolzan havia mandato a uno castello chiamato Polvena uno bombardier et caro uno di spingarde. Ilem, el signor Lodovico venere a dì 13 fo a Maran a cena, dornenega a di-snar a Bolzan si asp 'dava, et è sempre venuto ridando ; et il re di romani li ha mandà a dir non passerà do mexi reaverà il tutto dii suo perso, vadi a Ispurch a trovar sua majesti, è con lui li tre cardinali et cavali 500 lizieri et 1000 homeni et 1000 provisionati, et che todeschi dicono esso Lodovico lasserà li danari soi in Alemagna, et si darà danari harà zente, et che malediscono il re Ihoro è causa di non concluder la pace con sguizari. Di Roma, vene lettere di l’orator nostro, a dì 9. Come fu dal pontefice, disse haver lettere dii Cardinal Curzense, qual ha lettere di domino Acursio orator di Pranza è apresso la Signoria nostra, che compita l’impresa di Milan il roy voi andar in reame, prega la Signoria lo rimovi per esser suo jnre, poi li ha promesso per capitoli, solicita la risposta in la materia di Ferrara, el Cardinal dicendo a questo modo saremo delusi dal re di Franza, havremo se non se impedirà nel reame se non quanto volemo, sichè si nutrichetno il serpe in grembio, si ’1 desse al ducha di Lorena o qualche uno di soi sereressemo li ochii, aliter 508 li rispondaremo gajardamente : pregamo quella illustrissima Signoria lo desuadi non fazi. Ilem, li disse havia soa santità lettere dii legato Concordiense, date a lnspurch a dì 26 et 27, è sta retenuto lì el Cardi- nal di Medici andava in Franza travestito, scrisse al re di romani et il legato si operò a far fusse rilassato, il re scrisse si dovesse rilassarlo e vadi a lui. Ilem, in la Dieta di Meran era sta preso far 16 milia fanti contra la liga Grisa, e voi il re meter campo a Scantefur, ilerum il signor Lodovico li voi dar certi danari acciò si acordi con ditti sguizari. Ilem, la citta di Ulma dava 1000 homeni, Norimbergo 600 sichè haverà assà homeni, perchè è da saper è 72 terre franche. Ilem, li scrive soa santità esser dana-da per le censure volea far, et Anzolo da Fiorenza per nome dii signor Lodovico era venuto lì el ha otenuto dal re li 2000 fanti rechiesti etc. Poi li disse haver aviso da Lion il roy a dì 5 dovea partir, et che a dì 28 di l’istante saria a Milan, et queli di Mi-lan ha scritto a l’orator lhoro è a Roma, stagi fermo. Ilem, come a dì 28 dii passato have le nove di Otranto di l’armata nostra dii successo seguito a dì 21. Del dillo, data ad' 11. Come ricevuto lettere nostre di 6 con la risposta fata a l’orator cesareo et sumarii di nove etc. Fo dal pontefice e comunicatogli il tutto laudò e comendò la Signoria di la risposta, et voi mandar uno in Hongaria, disse havia lettere di 6 da Lion, il re a dì 7 si partiva certissimo per Milan el voleva luor in liga fiorentini. Ilem, come have una lettera sottoscritta gubernalores cristianissimi status mediolani etc. di sotto B. Calchus sigilata col sigilum Sancii Ambrosij. Scriveva a soa santità in castello esser rimasto Bernardin da Corte con 4 capitani et 2000 fanti, et esser 12 comissari elecli al governo dii stado, il re ha obtenuto quasi tutte le terre dii duchato et la Signoria di Venecia tutta la Geradada et ha un bel campo, danna il signor Galeazo qual è sta causa di tutto il mal, et prega sua santità dagi fede a l’orator in omnia come prima. Ilem, lì a Roma, per la morte dii reverendissimo domino Jacomo Dal Guzio auditor di Rota, era vachà lo episcopato di Modrusa, unde esso orator havendo auto per avanti nostre lettere sopra zio, à instato il papa lo dagi al fìol dii conte Bernardin di Frangipane, e cussi ge lo ha dato e voi mandargelo a dir per lo episcopo di Cai qual va in Hongaria et verà prima de qui, unde per la Signoria nostra me consulente, per collegio fo scritto al ditto conte Bernardin di tal nova acciò cognosi l’operation nostra. Dii dillo orator, di 11. Come domali dovea partir il legato per Hungaria, vien a la Signoria nostra, manderà l’instrution soa et fo cazati li papalisti ; di pregadi et continuato la lettera scriveva in la materia di Ferrara, et dice Mantoa potrà esser di la Si-