737 MCCCCLXXXXlX, MAGGIO. 738 sejo di X non fo consultalo, e chiamati dentro li fo ditto: quanto a la prima si parlerà con lì Garzoni, li qual voi pagar tutti, e a la seconda si conse-jerà etc. Vene sier Album Darmer va patron.di una nave grossa, e disse fin 4 ¡forni sarà in bordine, tuttavia si arma, et lo arma sier Jacomo Contarmi proveda-dor sora l’armar, solo, etc. Et fo balotà alcune munition per la nave Pandora ; et fo scrito lettere a Verona e altrove mandino schiopetieri per ditta nave, atento non si trovava homini di armarla. Ih Milan, di /’ orator, di IO. Come el duella Iacea fortifichar le terre a li confini verso Aste, e à mandato missier Galeazo di Sanseverin a Novara, qual à fato ruinar mezo uno borgo e alcuni castelli à fato spianar che erano inuteli e fato fabrichar molti bastioni. Iiem, missier Galeazo Visconte era tornato con le zente, era in Toschana; et eri zonse de li el conte di Cajazo con la dona sua, fo fiola dii signor Zuam Francesco di Gonzaga, et si preparava zostre; et al principio di zugno el ducha voi far le mostre di le sue zente ; et eri il signor disse a l’orator cesareo di l’armata fa il Turcho, e che saria cossa dal re suo questa tal impresa contra turchi e unir Italia, et disse voleva dar in ajuto di la cristianità ducati 50 milia a l’anno, licei el papa securi pocho, di’ era suo ollicio. Da Zenoa, di missier Zuam Alvixe dal Fiesco. Una lettera di credenza a domino Thomaso Salvego, sta qui ; li fo risposto si aldiria doman. Da Ravena, tre lettere, di 17. l)i uno tratato si facea in Cesena per alcuni foraussiti habitano li a Ravena, e voleano amazar domino Polidoro di liberti, e domino Malatesta era sta discoperto, et esso podestà liavia preso uno Lodovico de Valionis et uno altro, qualli havia confessato aver intelligentia di una porta in Cesena, el quelli di Cesena voriano li mandasse questo tal ; sichè aspela risposta da la Signoria nostra quello habi a far. Ih Rimano, di Zorzi Franco secretarlo, do'lettere, di 17. In materia una di munition e artilarie, e de Marin Bianco che cargava li canoni su barche per qui, et esser stato lì sier Polo Capello el cava-lier. Ilem, le forine si venderano de li. Item, per uu’ altra lettera, di uno messo dii signor di Faenza, qual voleva certe artilarie, li ha risposto le ha mandate de qui. Ilem, quel signor Pandolpho voria danari o una promision a Roma, perchè il papa voi il censo, et il Cardinal di San Zorzi camerlengo apostolico li ha scrito manda la copia, per tanto prega I l)iarii di M. Sanuto. — Tom II. la Signoria nostra ex pur le vogli promoter a Roma ducati 1000 a conto dii suo stipendio. Da Rogasi, di Nicolò Gondola, di 4. Come lo ‘290 ' zente turchese!)« de quelli confini andavano con celerità a le marine, et l’armata facea il Signor era 30 nave, 100 galie, pakndarie et (uste assai, et era per ussir con molte bombarde, mortari 10, catene grosso, et bastioni di legno. E il capitano de d’l’armata, chi dice Jacub bassà et chi Acrnot fo fiol di Chazer-gi edam bassà ; et che Mustafà bei di la Valona havia mandà a Constantinopoli 45 soracomili, et Foris boi sanzacho in Albania aspstava zente. Item, era sta amazato uno alrnadar dii Turcho su quel di Cataro, erede esso Sanzacho 1’ habi fato amazar per trovar causa di làr mal contra la Signoria nostra incolpando quella. Etiam fu letto una lettera del ditto, scritta a sier Domenego Bendo quasi in questo tcnor, con una po-liza in zifra non intesa: pur avisa che Mustafà boi dia passa su la Grecia, etc. Di Corph ', dii redimento, di 5. Come hanno nova esser venuti quatro schiavi, portando da la porta a Fait bassà che vadi in Sophia. Item, le zente di la Natòlia si dice passerà su la Grecia, sichè aricordano si provedi. Et per un’ altra lettera, avisano il zonzer dii provedador Malipiero ; et ditte lettere è di mezo bagatiu di carta. Di sier Dmeneyo M dipiero provedador di l'ar-iruida, di G, apresso Cor/ ’ ingalia. Como a dì 5 zonse lì a Corphù, et havia messo le galie a charena per conzarle, et era alozato in terra; solicila li quatro albori dimandati, lo curaze et la sovention a lo zurme. Du Nepanto, di sier Zuam Moro rector el provedador, di 3. Come per una spiaturcha ha l’annata era per ussir questo mexe dì mazo, zoè nave 23, galie 70, fuste et parandarie 100. Item, ha 500 bastioni tra i qual uno caro lì va atomo. Et l’exercito era reduto a certo locho per passar poi in la Morea, etc. Da, Buje, di sier Sebastiani da Molin podestà. Zercha li homini tolti di quel locho per armar la galia Istriana, licei non dieno contribuir. Da poi disnar non si redusse collegio, nè fu altro consejo. A di 21 mazo. In collegio. Vene sier Hironimo Lìpomano fo dal banco, con sier Antonio Trum et altri parenti, et parlò esso sier Hironimo dicendo come li creditori havendo ditto lhoro falsificavano lì libri, presentò il libro dii banco, et uno conto per il quid voleno pagar tutti ; et disse erano debitori ducati 119 milia et tiOO. Al’incontro ducati 20 milia dia dar sier Mafio Soranzo suo arzentier, et ducati 41