949 MCCCCLXXXXIX, luglio Di Duhiijno, di . ter Piero Nudai conte et capitano, et Alvise ' Sagudino secretarlo, di IO. Coirne m sla per nostri intercepte lettere dii secretano dii ducha di Milan, et di Ambruoso Buzurdo, quali da Scutari scriveva al fratello Thomà Buzardo et al signor di Pexaro, scritte a dì 30 zugno : come a dì 25 erano zontì lì a Scutari, et Ferisbei esser in campo dal Signor, e li piace, hanno compra cavalli e drapi, et andarano al Signor; el sanzacho li à manda uno messo, tarano el bisogno, prega il signor di Pexaro avisi l’amico: le qual lettere intercepte fono lette in pre-gadi. Item, come haveano da alcuni lì a Dulzigno 1’ armata esser partita, è l’exercito a Filipopolì et veniva verso Corphù a Napoli di Romania. Item ricomanda il loco di Antivari per monitiom. Da Cataro, di sier Francesco Querini rector, el provedador, di 9. Ilaver aviso turchi esser per venir a le cadene, aricorda le provision, aspeta la risposta in la materia di Zupa et Montenegro, et haver aviso da li rectori vicini, turchi sono propinqui per venir lì. Da Zara, di rectori, di 18. Avisa il redur di turchi a Bossina, et esser iterum per corer su quel teritorio ; per tanto spazono un gripo a posta, et ha questo aviso da Spalato, et il patron dii gripo disse haver visto corer turchi su quel di Nona, tamen li homeni erano fuziti a la marina per fuzer. Da Sibinico, di sier Velar Brarjadin conte, do lettere, di 14 et 15. In la prima manda una lettera abuta dii conte Piero di Corbavia, la qual sarà qui sottoposta, per tanto voi monition. Per l’altra di 15, disse come era tornato quel corier che fu mandato da Seander bassa per la recuperation di le anime, et fu retenuto da ditto Seander fino tornò con la preda di Zara, qual è a Ostraviza, et li mostrò la preda dicendoli cognosestu alcun di laja, rispose 10 corier esser poveri homeni : or lo vendete per ducati 30 a uno mercadante dii qual era fuzilo, et venuto per zorni 7 per lochi aspri, et disse Seander haver mandà a presentar 60 puti al Signor turcho. Item, par esso conte habi aviso da Spalalo, turchi redursi et haver passato il fiume, dieno corer verso 11 Friul, per la qual cossa lui fazeva ogni provisi. >m per il teritorio. Ilem, ha ricevuto le munition ; et quella camera esser povera, fu speso ducali 100 a mandar il soccorso a 1’ Urana, per tanto voria la Signoria nostra li mandasse danari et fanti. DII caute Piero di Corbavia scritta al conte di Sibinico, in schiavo, recevula adì 14 lujo. La qual lettera dice cussi : « Potente signor et amigo, nostro honor. Sapia la Signoria vostra che ancho che dome- 950 nega havessemo nove de sopra, per le qual havemo de novo che ’1 ducha Conili è sta confìrmado nel banadego come son sta conlirmadi anche li altri baroni, et che el re ha confirmà la pase con el Signor turclio, et che el ducila Curvili à fato paxe con Cechel Jacomo, et che '1 ge à reso la cita che ’1 ge-haveva tolta chiama# Borimi con lutto el tesoro che li haveva trovà dentro, olirà quello che s’ò speso, et clie lui ge delia render le sue doy terre che ’1 ge havea dato in pegno, et questo render da un a l’altro dee esser a le fin de avosto, et questo se dia dar i piezi, ma non sapiamo quello che seguirà fino dido termine, el ducha Corvin s’è a Varasdin l’aspectemo questi zorni, et de’ turdii se disse che i vegnirà pur nel conta di Zara : ve avisaremo più spesso con le nostre lettere, ma squasi che nui se maraveliamo che fate tanti presenti a coloro che porta le nostre lettere, et loro sono molto ben remeritadi ». El è sottoscritta conte Piero conte di Corbavia. Di Albe, di sier Piero Boll ' conte, di tre. Ilaver 370 auto lettere dii conte Anzolo Frangipani, qual si duol esser sta discoperto dal re di Uungaria per li messi mandò a la Signoria nostra, et esser venuto in odio a soa majestà; et Seander bassà li ha mandato a dir si aeorda con lui, unde voi piar partido. Item, haver nova il re di Uungaria, over li baroni fanno certo consejo in una campagna apresso Buda, quello vo-rano far non lo sa, vederà, etc. Di Raspo, di sier Dmiel da Canal capitano, di 20. Manda una copia di una lettera aula ila un episcopo di nation di Liesna sufraganeo di Modrusa. Lo avisa lo adunar gran numero di turchi in quelle parte podio lontan, et in fin di la lellera, disse d signor conte Bernardin li ha dillo non creder, et parlano di certe pratiche. Di Caodislria, di sier Atoixe ila Mula podesl ! el capitano, di 20. Come slava di boli animo, pur intendeva turchi esser propinqui a Modrusa, et vie-neno per corer lì o in Friul ; manda una lettera dii castelam di Castelnovo Damian di Tarsia, scritta quel zorno a bore 6 di note : avisa esser venuto do soi, come turchi erano rechili a Briglia vicino a Modrusa mia 1*2, numero 12 milia per corer a’danni di la Signoria nostra, et didi turchi non fazevaiio alcun danno ai lochi di Hungari, imo li pagava tutto quello tolevano si per el viver come per altro. È da saper intisi : el ducha di Milan et il ducha di Ferrara haver mandato tino messo al marchexe di Mantoa el qual non li ha voluto parlar, et esso marchexe esser partito et andato a Gonzaga. In questo zorno, hessendo li savii sentati in [ire-